II bilinguismo in Alto Adige ha creato gravissimi problemi di Enzo Pizzi

II bilinguismo in Alto Adige ha creato gravissimi problemi II bilinguismo in Alto Adige ha creato gravissimi problemi L'obbligo del «patentino» per tutti i dipendenti degli enti pubblici solleva vivaci polemiche e causa una parziale paralisi dei servizi DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BOLZANO — In Alto Adige l'obbligo del bilinguismo per tutti i dipendenti degli enti pubblici e quello del rigoroso rispetto della proporzionalee etnica nelle assunzioni (per ogni posto assegnato agli italiani, due vanno ai tedeschi in rapporto alla consistenza numerica dei due gruppi), ha creato, a causa della mancanza di personale, vivacissime polemiche e anche una par¬ ziale paralisi di diversi importanti servizi: le Poste, la ferrovia. l'Intendenza di Finanza, i telefoni di Stato, gli uffici della motorizzazione e quelli delle imposte, e altri ancora. I concorsi, che qui sono a carattere provinciale, vengono banditi con ritardo o addirittura disertati perché parecchi possibili candidati non sono in possesso dell'indispensabile «patentino» per la bilinguità che viene rilasciato \ I i ■ menti di emergenza che dovrebbero servire a porre ri¬ al termine di difficili esami e anche perché, generalmente, i tedeschi — agli impieghi pubblici — preferiscono quelli meglio remunerati di altri settori privati. Gli statali dell'Alto Adige, con l'appoggio dei sindacati, non hanno mancato di denunciare ripetutamente le serie carenze esistenti e di recente i ferrovieri, i dipendenti postali e quelli degli uffici della, motorizzazione hanno anche proclamato uno sciopero per richiamare nuovamente l'attenzione dei rasponsabili e della pubblica opinione su questi problemi: tuttavia una soluzione a breve termine delle carenze denunciate appare quanto mai difficile. Lo stato di disagio della pubblica amministrazione si aggrava cosi sempre più e qualche volta si determinano persino situazioni di grave pericolo per la stessa vita dei cittadini, come avviene, ad esempio, per le persone traumatizzate ricoverate all'ospedale di Bolzano. Nel nosocomio, infatti, non esiste un efficiente reparto di rianimazione e non funziona adeguatamente (appunto per le difficoltà della applicazione delle rigide norme sulla bilinguità) nemmeno quello di anestesia: su un organico di quattordici medici, prestano stabilmente servizio soltanto tre. Di conseguenza, quando è necessario il trasporto urgente di traumatizzati gravi negli ospedali di Verona o di Innsbruck (a Bolzano manca anche un reparto di neurochirurgia), in assenza di un completo e efficiente primo soccorso di anestesia e rianimazione, si profila per i feriti la costante possibilità di aggravamenti o addirittura di decesso. Questa drammatica situazione è stata riscontrata da un magistrato, il Sostituto Procuratore della Repubblica dott. Anania, il quale non ha esitato dall'inviare una diffida al presidente della giunta provinciale, Silvius Magnago, e all'assessore alla Sanità, Gebert-Deeg, nonché al presidente dell'ospedale, cavalier Battisti, al direttore sanitario, prof. Steger, e al medico provinciale, dottor Verde, notificando che se dovessero perdurare le carenze denunciate, potrebbero essere ipotizzati nei loro confronti anche i reati di lesioni o omicidio colposo. n magistrato ha considerato preminente l'obbligo della tutela della salute pubblica di fronte al rispetto delle norme sul bilinguismo previsto dallo statuto autonomo: nelle motivazioni della sua diffida ha osservato che la potestà legislativa della Provincia in materia di assistenza sanitaria e ospedaliera trova un limite invalicabile nel necessario rispetto della Costituzione italiana (come appunto prevede espressamente lo statuto stesso). La tutela dei beni primari della vita e della salute di ogni persona a qualunque gruppo etnico egli appartenga, deve essere in armonia — sostiene il dott. Anania — con qualsiasi altra norma che, pur fondata sulla Costituzioone, come lo statuto di autonomia, garantisca esigenze sociali e culturali di una minoranza. Dopo questo severo ammonimento, il presidente dell'ospedale. Battisti, ha dichiarato di avere svolto finora le sue funzioni nell'ambito delle leggi vigenti e ha aggiunto che, quando la provincia autonoma respinge l'assunzione di medici perché sprovvisti del «patentino» per il bilinguismo, l'amministrazione ospedaliera non può opporsi. Da parte sua il presidente della giunta provinciale ha annunciato alcuni provvedi- medio, sia pure in via provvisoria, alle pericolose disfunzioni denunciate dalla magistratura. Enzo Pizzi

Persone citate: Anania, Battisti, Gebert, Silvius Magnago, Steger, Verde

Luoghi citati: Alto Adige, Bolzano, Innsbruck, Verona