Padre e le tre figlie spacciavano biglietti falsi da ventimila lire

Padre e le tre figlie spacciavano biglietti falsi da ventimila lire La «banda familiare» è stata colta sul fatto davanti a un negozio Padre e le tre figlie spacciavano biglietti falsi da ventimila lire Protagonista della vicenda un girovago che vive in una roulotte - Arrestato con due ragazze; la terza, di dodici anni, affidata a parenti - Estorsione di Venaria: due arresti Arrestati un girovago e due ragazze per detenzione e spaccio di banconote false. Sono: Arturo Cena. 42 anni, già noto in questura per analoghi reati e le figlie Fatima e Patrizia di 18 e 17 anni. Una terza figlia, dodicenne, pure implicata nel traffico illecito, è stata affidata ai parenti. Il sistema adottato era semplice. L'uomo accompagnava le tre giovani nella zona prestabilita, consegnava loro una ban- conota contraffatta da 20 mila lire per fare spese, e restava in auto in attesa. Sfoderando la loro aria ingenua, le ragazze entravano nei negozi di alimentari gremiti di clienti per le compere pasquali. Nessuno prestava loro molta attenzione. Fatima e Patrizia sceglievano le merci esposte sugli scaffali: pasta, verdura, formaggio, frutta. La più giovane prendeva in consegna i pacchetti e li riponeva nella sporta di plastica. Conto frettoloso, la banconota cambiava proprietario, intascato il resto le sorelle uscivano. Depositati in auto viveri e de-, naro (buono), prendevano un'altra banconota e il raid proseguiva, n primo negoziante ad avere dei sospetti sull'autenticità del pezzo da 20 mila è stato il titolare di un girarrosto in corso Regio Parco 24. che aveva venduto un pollo con patatine fritte. Ha telefonato in questura raccontando l'episodio e fornendo una sommaria descrizione delle ragazze. Pochi minuti più tardi, intorno alle 11,30 seconda telefonata, questa volta di un ver(1 uri ero in piazza Sofia 11: -Ho venduto scatolame, mi hanno pagato con denaro fasullo-. Il centro radio ha mandato due pattuglie nella zona. Lé ricerche hanno avuto esito positivo: le due ragazze più grandi stavano uscendo da un fioraio con alcune piante ornamentali. Hanno subito indicato l'auto del padre, una vecchia Opel, ormai colma di merce. In questura Arturo Cena è stato perquisito, nel portafogli aveva 350 mila lire «buone», probabilmente il resto delle spese e cinque pezzi falsi. Si è difeso: -Alle ragazze piace comperare, ignoravo che le banconote non fossero buone-. Non ha voluto dire dove abita, neppure le figlie più grandi hanno aperto bocca. Solo la più piccola ha fatto il nome di alcuni parenti a Carmagnola che. nel pomeriggio, l'hanno presa in consegna. Anche loro sapevano poco, solo che Arturo Cena è" proprietario di una piccola giostra per bambini a Mirafiori e che vive in una roulotte. L'ostinato silenzio è forse spiegato dal fatto che il caravan custodisce altra refurtiva. Sono stati arrestati i due taglieggiatori che venerdì erano riusciti a sfuggire, dopo una sparatoria, ad un agguato dei carabinieri in piazza Stampalia Sono Francesco Sergi. 24 anni, operaio, via Chiesa della Salute 38; Concetto Foti, 29 anni, via G. Francesco Re 63. operaio. Sono stati bloccati nelle loro case ed hanno confessato tutto. Volevano estorcere 15 milioni ad Albina Bussi, 45 anni, via Mantovani 19. Venaria. titolare di una ditta di autotrasporti. Inizialmente la richiesta era stata di 40 milioni, poi avevano detto di accontentarsi di 15. L'appuntamento era per venerdì presso la cabina telefonica di piazza Stampalia, ma nella zona c'erano anche i carabinieri. I due. preso il denaro, sono stati inseguiti ed hanno dovuto abbandonare i soldi e l'auto, dopo che erano stati sparati numerosi colpi di pistola per fermarli. Quartiere Vanchiglia — Mercoledì, ore 21, vìa Mongrando 50, consiglio sull'orario dei negozi ed asili nido. Arturo Cena finito in carcere con Fatima e Pulrizia - Francesco Sergi (in allo) e Concetto Fot

Persone citate: Arturo Cena, Concetto Fot, Concetto Foti, Francesco Sergi

Luoghi citati: Albina Bussi, Venaria