Potenziando i voli si aiuta l'economia

Potenziando i voli si aiuta l'economia Dice il presidente Camera Commercio Potenziando i voli si aiuta l'economia Alcuni chiarimenti (e smentite) sulla recente posizione della compagnia di bandiera Il presidente della Camera di Commercio. Enrico Salza, ci ha inviato questa lettera che volentieri pubblichiamo: «In merito alla conferenza stampa del dottor Gabotto dell'Alitalia, per quanto attiene alle nostre responsabilità ed ai nostri convincimenti, desidero confermare: «Abbiamo sempre riconosciuto ai dirigenti Alitalia il merito di aver riportato in equilibrio il bilancio, e di questi tempi, con certi esempi, non è merito da poco. Siamo peraltro convinti che una maggiore liberalizzazione dei cieli, cosi come sta avvenendo in altri Paesi, si imporrà. Ci parrebbe opportuno, quindi, che la Compagnia di bandiera si preparasse al riguardo, anche* in riferimento alle necessità di svolgere una più attiva politica turistica e del settore "cargo". «Chiediamo, per quanto serve al Piemonte, che le forze politiche locali continuino ad aiutarci a sostenere il discorso e che quelle nazionali e rAlitalia prestino maggiore attenzione ai problemi di Torino; non perché ai piemontesi sia presa la mania di volare, ma perché aiutare i voli da e per Torino, a livello nazionale ed europeo, significa aiutare l'economia torinese, e quindi, per il peso che essa esercita, aiutare tutto il Paese. «Per quanto concerne i collegamenti esteri europei, mentre non siamo, al momento, in grado di valutare compiutamente la convenienza economica dei vari voli proposti, confermiamo di aver sentito "con le nostre orecchie" e di aver avuto sollecitazioni ufficiali da Sabena (compagnia di bandiera belga) ad intervenire nei confronti delle varie autorità italiane, poiché sono pronti ad istituire — per l'autunno 1979 — un volo misto merci e passeggeri Torino-Bruxelles, convinti da loro studi e dalla situazione di fatto (e comunque il rischio è loro) che questo sia subito economicamente valido. Una press'a poco analoga situazione si verifica per il Torino-Barcellona-Madrid, che Iberia avrebbe voluto attivare già per l'estate prossima. «Per quanto riguarda, infine, il Torino-Firenze, sono da precisare' tre punti: a) il permesso era stato richiesto per Firenze-Torino-Lione, su iniziativa della Camera di commercio di Firenze che da tempo con Avioligure ha istituito un Firenze-Milano ed un Firenze-Roma, che si è dimostrato economicamente valido dopo pochi mesi; b) da una indagine della locale Associazione industriali, dopo Torino-Zurigo e Torino-Bruxelles, Torino-Lione è stata giudicata la linea più richiesta (Lione, città paragonabile a Torino, ha 60 collegamenti, contro i nostri 8); c) per un periodo di prova di sei mesi cinque enti torinesi, due privati e tre pubblici, sostengono finanziariamente la linea, per importi tra l'altro estremamente modesti, e probabilmente lo faranno per ulteriori sei mesi, poiché hanno ritenuto unanimemente ragionevole aiutare il decollo di una nuova linea, e favorire la crescita di compagnie di terzo livello. I passeggeri (apparecchi da 26 posti) sono in crescita: gennaio 11 %. febbraio 19%, marzo 27%. Tra l'altro, è utile ricordare che in altri Paesi, ad esempio la Francia, le Camere di commercio costruiscono e gestiscono gli aeroporti, incentivano nuove linee, con ciò rispondendo ad una funzione precisa: favorire lo sviluppo economico, e quindi sociale e civile, del loro Paese. «Prendiamo atto che vi sono delle ipotesi di voli diretti con il Sud, senza scalo a Roma, ma poiché sovente questo è stato preannunciato e, con giustificazioni varie, mai realizzato, insistiamo per impegni precisi da parte della Compagnia di bandiera».

Persone citate: Enrico Salza, Gabotto, Sabena