Preso Lattanzio, la primula rossa Anello fra «comuni» e «politici»

Preso Lattanzio, la primula rossa Anello fra «comuni» e «politici» Brillante operazione dei carabinieri di Dalla Chiesa a Sauze Preso Lattanzio, la primula rossa Anello fra «comuni» e «politici» Evaso dalle Nuove il 12 marzo, il guerriero si riposava tra le nevi con un'amica - Abitava un alloggio affittato fin dal 1° marzo e in cui sono state trovate armi e molto denaro E' finita a Sauze d'Oulx la breve latitanza di Daniele Lattanzio, l'ergastolano -re delle evasioni», scomparso nel nulla dopo una clamorosa fuga dalle Nuove portata a termine il 12| marzo con altri quattro detenu ti: gli uomini del nucleo speciale| antiterrorismo del generale Dalla Chiesa lo hanno bloccato alle 18 di martedì in via Prarion, alla periferia del paese mentre, sci a spalle, tornava dalle piste con una giovane complice. Raffaella Nocera, 22 anni, di Firen ze (figlia di un trafficante dì quadri falsi). Abbronzato, perfettamente guarito dalla ferita al braccio che s'era procurato il giorno del l'evasione trovando scamapo agli inseguitori nel palazzo della Sip di corso Inghilterra. Lattanzio non ha avuto il tempo di reagire: gli agenti gli sono balzati addosso, immobilizzandolo. Era disarmato, ha detto soltanto • Mi arrendo, non sparate». L'arresto è avvenuto al termi ne di appostamenti e pedina menti durati alcuni giorni: l'evaso era giunto a Sauze venerdì in compagnia dell'amica e si era subito rifugiato in un appartamento al quarto piano del condominio Florida Prata in piazza Assietta, proprio sopra l'ufficio postale. L'alloggio era stato af fittato il primo di marzo da uno sconosciuto, tramite un'agenzia immobiliare diretta dal geom Fiore Crepaldi. Quando Lattanzio e la Nocera sono slati bloccati, in tasca avevano documenti intestati rispettivamente a Mario Marinelli e Nerina Sartore: le due patenti risulterebbero analoghe a quelle recuperate in alcuni covi terroristici negli ultimi tempi. Nell'appartamento gli investigatori hanno trovato una rivoltella cai. 38, una Lugcr, centinaia di cartucce e 4 milioni in contanti. In base ai primi accertamenti. Lattanzio e la Nocera. in questa brevissima vacanza, avrebbero speso circa 2 milioni. La rete tesa dal nucleo antiterrorismo aveva previsto anche una possibile «soffiata» e la conseguente rapida fuga in auto dei due ricercati: per questo le gomme della «Diane 6» gialla targata Cuneo con cui l'evaso e l'amica avevano raggiunto Sauze. erano state tagliate. Con questo arresto (un altro, intanto, sembra sia stato compiuto in queste ore sempre a Sauze nei confronti d'un giovane del posto) la figura di Daniele Lattanzio, rapinatore, assassino, specializzato in evasioni spettacolari, assume una luce ancora più sinistra nel probabile intreccio con organizzazioni terroristiche. Il 12 marzo era fuggito dalle Nuove insieme con due carcerati aderenti ai Nap (Emanuele Attimonelli. 25 anni, di Andria in provincia di Bari, e Giorgio Zoccola. 30 anni) ed uno. Giorgio Piantamore. 27 anni, che stava scontando 14 anni per il sequestro di Tony Carello, dichiarato «comontista». I complici erano stati subito ripresi dalla polizia, lui solo, «primula rossa» con all'attivo l'omicidio a Trento di un sottufficiale di polizia, parecchie rapine e cinque evasioni, era riuscito a scomparire. S'era pensato, allora, ad un -legame di comodo- tra detenuti politici e professionista delle fughe spericolate. Pare invece che il rapporto di Lattanzio con i compagni sia stato più profondo. Lo testimonierebbero i documenti falsi di cui il bandito e la sua donna erano in possesso. Un'organizzazione collaudata ha agito nell'ombra per appoggiare e proteggere la fuga, preparando un sicuro nascondiglio per l'evaso (e per gli altri quattro, se fossero riusciti a scappare?) già 12 giorni prima che lasciasse le Nuove. La stessa organizzazione che, probabilmente, 10 ha curato della profonda ferita riportata alla Sip (aveva sfondato una vetrata), consentendogli, poi, di fuggire in montagna con 6 milioni. Da dove proveniva questo denaro? Altre tessere del mosaico sembrano trovare la loro sistemazione: il 31 marzo (sei giorni prima che Lattanzio arrivasse a Sauze) c'era stata la clamorosa rapina all'espresso Roma-Firenze. La questura del capoluogo toscano aveva ipotizzato che proprio la «primula rossa» fosse 11 cervello di questo assalto avvenuto a Favro. in provincia di Orvieto, e durante il quale un commando di banditi aveva bloccato il convoglio sganciando cinque vagoni che trasportavano valori per centinaia di milioni. Sempre secondo gli investigatori, il Lattanzio sarebbe stato uno dei quattro rapinatori che. il 29 marzo, in pieno centro a Firenze assalirono una banca e ferirono a rivoltellate una ragazza. Allora s'era parlato di •certezza che l'evaso avesse scelto la Toscana come base-: è una semplice coincidenza che Raffaella Nocera sia fiorentina? Si ha la sensazione che l'operazione riservi nelle prossime ore ulteriori sviluppi: gli uomini di Dalla Chiesa continuano a compiere perquisizioni ed accertamenti in Torino ed in Val di Susa alla ricerca dei fiancheggiatori dell'evaso. Indagini coperte da un segreto assoluto: la cattura di Lattanzio non è un punto d'arrivo ma. forse, l'anello di una catena che annoda delinquenza comune a delinquenza politica in un nero groviglio. * * Daniele Lattanzio, catturato ieri a Salice d'Ulzio dopo la clamorosa evasione dalle Nuove, è stato processato in contumacia nei giorni scorsi a Vasto (provincia di Chteti). Era accusato di aver organizzato una rapina ai danni della filiale della Cassa di Risparmio di Chleti in compagnia di Sergio Settimo (suo compagno anche nella fuga dal carcere, ma subito ripreso) e di Giovanni Virdò, già condannato per omicidio ed ucciso il 27 settembre 1977 a Trento nel corso di un conflitto a fuoco con i carabinieri. A Vasto, Lattanzio e Settimo sono stati condannati a 10 anni di reclusione. il fatto. Il 28 giugno di due anni fa verso le 14,30 tre banditi armati ed a volto scoperto entrano nella filiale della banca, intimano ad una dozzina di impiegati di alzare le mani e di scendere in un sotterraneo dove vengono rinchiusi. Negli uffici resta soltanto il cassiere al quale uno dei rapinatori ordina di aprire la cassaforte. Dopo pochi minuti i banditi se ne vanno portandosi via oltre 130 milioni in contanti. Scattano le indagini, gli impiegati riconoscono attraverso le foto segnaletiche Virdò, Lattanzio e Settimo. Altri testimoni dicono di aver visto il terzetto accompagnato da altrettante donne (le «fidanzate» Maria Albano, Marisa Soci ed un'altra rimasta sconosciuta) in vari locali, si accerta inoltre che le tre coppie avevano affittato un appartamento proprio davanti all'abitazione estiva del direttore della banca rapinata, alloggio abbandonato precipitosamente dopo il "colpo". Il processo è finito come s'è detto, assolte invece le donne, difese dagli avvocati Trebbi di Torino e Cappelli di Milano. Negozi per Pasqua — Domenica prossima, festa di Pasqua, i negozi di latterìa e panetterìa sono autorizzati a rimanere aperti fino alle ore 13; nella giornata di lunedi 16 aprile i negozi di fiorì sono autorizzati a rimanere aperti fino alle ore 12,30. Daniele Lattanzio, l'ergastolano evaso a marzo dalle Nuove