Le polemiche tra ministri hanno fermato l'Intersind
Le polemiche tra ministri hanno fermato l'Intersind Ieri rincontro tra aziende pubbliche e Firn Le polemiche tra ministri hanno fermato l'Intersind NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE ROMA — Le aziende pubbliche dell'Intersind sono rimaste quasi ferme nell'incontro di ieri con la Federazione lavoratori metalmeccanici (Cgil - Cisl - Uil) per il contratto di lavoro. Le concessioni (che erano state annunciate in un incontro riservato con i sindacalisti) non sono «venute fuori» ufficialmente al tavolo del negoziato a causa delle polemiche che si erano scatenate nei giorni scorsi sull'eccessiva disponibilità dell'Intersind, tra il ministro del Lavoro, Scotti (favorevole), e quello del Bilancio, Visentini (contrario). I sindacalisti non drammatizzano questa «battuta d'arresto», che non è stata una sorpresa perché si sapeva fin da lunedi che l'Intersind non sarebbe andata avanti. Anzi, i dirigenti della Firn tendono a distinguere l'atteggiamento dell'Intersind da quello degli industriali privati della Federmeccanica (con i quali si incontrano oggi). Ciò nella speranza che i responsabili delle aziende pubbliche, superata la polemica, siano in grado di dare risposte positive al sindacato nell'incontro già fissato per il 23 aprile. II segretario generale aggiunti della Cisl, Pierre Carniti (che viene indicato come l'artefice del tentativo di accordo con l'Intersind. d'intesa con il ministero del Lavoro, Scotti) ieri ha fatto dichiarazioni durissime: Se il padronato ricercherà l'intesa troverà il negoziato; se cercherà di stravolgere le piattaforme avrà una lotta più aspra». Il leader della Cisl (che ha fatto della riduzione dell'orario, il "cavallo di battaglia" della sua organizzazione) ha ribadito che «i contratti si chiudono quando ci sono risposte positive su tutte le parti della piattaforma, sema esclusioni e senza mutilazioni- ed ha specificato che un punto essenziale è «/a minore durata del lavoro"- Invece, è proprio sull'orario di lavoro che ieri l'Intersind non ha fatto passi avanti (rispetto alle indiscrezioni dei giorni scorsi). I dirigenti delle aziende pubbliche hanno addirittura posto una pregiudiziale: per aprire eventualmente un discorso sulla riduzione dell'orario bisogna che il sindacato accetti di modificare l'attuale normativa sulla «carenza», cioè sul primo giorno di malattia per combattere l'assenteismo anomalo (l'Intersind ha proposto che la retribuzione per il primo giorno di malattia, anziché esser corrisposto al lavorato¬ re, sia devoluto a un fondo speciale). Il segretario nazionale della' Firn, Viviani, ha subito respinto questa impostazione: «Non accettiamo — ha detto — di rimettere in discussione norme acquisite-. Dall'esposizione fatta dal presidente dell'Intersind. Massacesi, e dal direttore generale Capecchi, i sindacalisti hanno visto «passi avanti» sull'informazione, sull'inquadramento unico (esclusa la riparametrazione della quale non si è parlato) e la riforma degli scatti. Informazione. L'Intersind è disponibile ad esaminare l'intervento delle Finanziarie negli incontri di settore (come chiedono i sindacati). Inquadramento. L'Intersind conferma la disponibilità alla introduzione di un sistema di inquadramento su otto livelli mantenendo le attuali «declaratorie» ed i profili professionali (fatti salvi alcuni limitati ritocchi alla quarta categoria); la creazione di una nuova sesta categoria (dove confluiscano gli attuali impiegati della «quinta super»). Scatti di anzianità. L'Intersind propone la «deindicizzazione» degli scatti per gli operai e gli impiegati da subito (non calcolare più gli aumenti della contingenza sugli scatti): propone, inoltre, il congelamento in lire degli scatti maturati prima del 31 dicembre 1979 e l'introduzione di un nuovo regime a partire dal 1 gennaio 1980 con due scatti biennali. Salario. L'Intersind ha affermato che nella valutazione dell'onere globale del contratto non si può prescindere dal considerare la sopportabilità per i conti economici delle aziende e la compatibilità rispetto alle pressioni inflazionistiche. Diritti sindacali. (Permessi, diritto allo studio). Nessuna disponibilità ad ampliare le nonne in atto. L'Intersind chiede anzi di disciplinare meglio la realtà esistente. Oggi c'è l'incontro della Firn con le aziende private della Federmeccanica e con le piccole imprese (non aderenti alla Confindustria) della Confapi. Sergio Devecchi
Persone citate: Capecchi, Massacesi, Pierre Carniti, Sergio Devecchi, Visentini, Viviani
Luoghi citati: Roma
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