Tre anime differenti dentro un 'unica città

Tre anime differenti dentro un 'unica città Padova, la violenza, gli arresti Tre anime differenti dentro un 'unica città DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE PADOVA — Dentro Padova ci sono tre città. Intorno a Padova molte domande, dopo gli arresti di questi giorni, che non hanno ancora risposte chiare. La prima città è quella più visibile e ostentata, molto ricca, molto efficiente, scoppiata nella speculazione edilizia come nella più semplice esibizione di grandezza. Questa prima città ha la tendenza al riserbo sui problemi civili ed economici, ama il silenzio: ma ha anche i suoi riti pubblici: un dibattito col sindaco Merlin (do sul caso Lockheed trasmesso da una tv privata, un convegno su Gandhi e la non violenza al collegio Don Mazza, un colloquio di tre giorni sull'immagine di Sant'Antonio alla basilica del Sa n to. La seconda città è occupata essenzialmente dalla sinistra storica, soprattutto dal pei: gli attentati periodici, le sprangatine, le bombe molotov colpiscono in prevalenza i comunisti e in particolare quelli legati all'università. La terza città, la più piccola, è abitata dagli Autonomi, il gruppo fluido, ma storicamente rilevante, oggi accusato in modo diretto e clamoroso, che sta tra la nuova sinistra e il partito armato. L'università cresce in mezzo, non è vero che sia un corpo separato, con reazioni indipendenti: essa partecipa delle tre città e diversamente le rispecchia o le sopporta. Quasi 00 mila iscritti su 250 mila abi¬ tanti. Dicono: «Mancano le : strutture, i collegamenti sociali». C'è chi approfitta degli studenti che vengono dalla re; gione e gli offre miniapparta[ menti per 150 mila lire al mese. C'è chi campa sui pendolari e sulle loro piccole spese. In ! vent'anni ognuno ha sentito 1 solo i suoi problemi e i suoi interessi. Dice il preside di Scienze politiche. Sterpi: «L'organizzazione dell'università sembra quella di un club di intellettuali, mentre siamo di fronte alla scuola di massa». Il preside di Scienze. Giacometti. lamenta «con lo strapotere della de la debolezza politica della sinistra a Padova». Nel momento degli arresti e delle gravissime accuse, nei giorni in cui l'istituto di cienze politiche «viene dimezzato del suo organico», le tre città si ritrovano, sgomente o furenti, all'università. Il preside di Scienze politiche confessa che la facoltà «è nell'imbarazzo»; domani convocherà il consiglio. C'è chi vuole esprimere solidarietà agli arrestati e chi vorrebbe tacere. «Siamo combattuti tra il diritto sacrosanto ad ogni opinione e il ritegno ad avallare eventuali gesti violenti». E' la prima volta che la magistratura interviene in modo cosi massiccio sugli insegnanti. Bisognerebbe chiedersi, olStefano Reggiani (Continua a pagina 2 in quinta colonna)

Persone citate: Gandhi, Giacometti, Merlin, Reggiani

Luoghi citati: Padova