Rapina ai vagoni postali si cerca la primula rossa

Rapina ai vagoni postali si cerca la primula rossa L'evaso Lattanzio ha guidato il clamoroso assalto? Rapina ai vagoni postali si cerca la primula rossa Fuggito dalle Nuove il 13 marzo scorso, il giovane sarebbe stato anche uno degli assalitori, giovedì l'altro, della banca di Firenze Daniele Lattanzio. 25 anni, evaso dalle «Nuove» lunedi 13 marzo, esponente di primo piano della malavita torinese, sarebbe il cervello della clamorosa rapina ai vagoni postali dell'espresso Roma-Firenze avvenuta sabato mattina a Fabro Scalo. L'ipotesi viene formulata dalla questura di Firenze in base al suo «curriculum vitae» e alla certezza che egli abbia scelto la Toscana come base. Inoltre sarebbe anche uno dei 4 banditi che giovedì scorso assaltarono in pieno centro di Firenze una banca, riuscendo poi a fuggire dopo una sparatoria nella quale rimase ferita una ragazzina. L'avrebbero riconosciuto, attraverso le foto segnaletiche, gli impiegati dell'istituto di credito, assieme a Oreste Cussino. 26 anni, anch'egli di Torino, pregiudicato per rapina e arrestato subito dopo il colpo da tre finanzieri. Il presunto ideatore della rapina al Roma-Firenze è uno specialista in evasioni. Le più clamorose sono quelle dell'aprile scorso dal carcere di Padova, dopo avere bloccato un agente e quella dalle Nuove di 20 giorni fa dove con altri 4 complici riuscì a guadagnare l'uscita con coltelli da cucina e una pistola di legno. Damele Lattanzio fu l'unico a far perdere le tracce, nonostante fosse stato ferito da una guardia, mentre gli altri quattro furono subito arrestati. La sua carriera, costellata di rapine e di furti, è iniziata quando aveva 15 anni e la prima evasione avvenne proprio alle «Nuove, tre anni dopo. Nel '77 era già una .primula rossa., ma nel settembre dello stesso anno la sua latitanza fini dopo la sanguinosa rapina alla Banca nazionale del lavoro di Trento dove venne ucciso il maresciallo di polizia. Francesco Massarelli. Condannato all'ergastolo, tentò piti volte di riconquistare la libertà dimostrandosi un uomo spietato. Quando fuggi da Padova disse all'agente che teneva in ostaggio: «Non ho nulla da perdere, piuttosto che trascorrere la vita in carcere ammazzo tutti». Ma il dossier di Lattanzio non parla solo di omicidio e di rapine alle banche. Il bandito ha all'attivo anche assalti ai vagoni postali. Fu infatti sospettato nel '73 di avere rapinato fra Crescemmo e Trino Vercellese, il Torino-Milano, e di avere partecipato un paio d'anni fa all'assalto di un treno diretto a Potenza. Daniele Lattanzio, latitante

Persone citate: Damele Lattanzio, Daniele Lattanzio, Fabro, Francesco Massarelli, Oreste Cussino