Sta per esplodere la protesta di oltre tre milioni di statali

Sta per esplodere la protesta di oltre tre milioni di statali Oggi si decide lo sciopero per il 19 o il 20 aprile Sta per esplodere la protesta di oltre tre milioni di statali ROMA — La mina vagante del pubblico impiego, ormai da molti mesi, sta per esplodere. Si decìdono oggi data e modalità (probabilmente il 19 o il 20 aprile, per l'intera giornata) di uno sciopero generale che coinvolgerà tre milioni di statali, dipendenti della scuola e lavoratori degli enti locali, mentre si avvia con difficoltà la trattativa per il nuovo contratto nazionale dei parastatali sulla quale pesano notevolmente due fattori negativi: all'Inps, l'agitazione promossa da un «comitato di lotta» analogo a quello che tanti disagi ha creato di recente nel trasporto aereo, in dura contestazione nei confronti dei sindacati confederali; nel settore dell'assistenza di malattia, la crescente tensione del personale degli enti mutualistici (circa 60 mila impiegati) investiti dal processo di riforma sanitaria. Se si aggiungono minacce di astensioni nell'ambito della dirigenza statale e sospensioni dal lavoro, «spontanee» o indette dalle organizzazioni confederali, nelle ferrovie, nelle poste, nei servizi di vigilanza urbana, si può facilmente prevedere un lungo periodo di paralisi o di intralci nel funzionamento della macchina dello Stato e degli organismi pubblici collaterali. Nel pubblico impiego, sottolinea il segretario confederale della Uil Bugli, si gioca la credibilità del sindacato, che non può cominciare a discutere i nuovi contratti se i vecchi non sono ancora conclusi e integralmente applicati. «72 governo —rileva Bugli — deve onorare gli impegni presi, né possiamo tollerare ulteriori ritardi Non vorrei che si tentasse di esasperare i problemi, risolvendoli solo in prossimità delle elezioni, magari facendo ricorso agli anticipi: non vogliamo elargizioni fatte a scopo elettoralistico, che potrebbero acuire sensibilmente il malcontento diffuso nelle nostre categorie». Il governo è preoccupato dei possibili sviluppi della ver¬ tenza. «Si potrà avviare una discussione sulle richieste dei sindacati per i nuovi contratti, ma il vero problema — ha osservato il sottosegretario per la Pubblica amministrazione, Mancini — è quello della esecuzione dei contratti già conclusi». Si sta esaminando la possibilità di utilizzare lo strumento del decreto-legge per attuare gli accordi relativi all'ordinamento dei dipendenti statali e della scuola, •ma è evidente che, data la peculiarità del momento attuale, si potrà fare un decretolegge solo se ci sarà un'intesa fra i partiti ». Se ne discuterà con i sindacati —ha annunciato il sottosegretario — probabilmente nella prossima settimana. Nel frattempo, al Tesoro si ricercano le coperture finanziarie necessarie soprattutto per quanto riguarda il recupero dell'anzianità a favore degli statali e dei dipendenti della scuola: nel complesso, 1.260 miliardi di lire. n negoziato per il contratto dei parastatali si è aperto ieri sera con un incontro fra la delegazione degli enti parastatali, costituita di recente, e i sindacati del settore. Sono stati esaminati aspetti preliminari ed è stato fissato il calendario delle riunioni. La piattaforma (approvata dal direttivo della federazione unitaria della categoria e in corso di ratifica da parte delle assemblee dei lavoratori) si articola in una premessa politica interessante, in una parte generale sulla contrattazione, in una parte normativa e in una parte retributiva. Con la valorizzazione della professionalità e una nuova organizzazione del lavoro, i. sindacati chiedono una nuova struttura del salario basata su una scala del valori professionali, su una progressione economica orizzontale profondamente diversa rispetto a quella attuale, su un nuovo valore del «piede», cioè della retribuzione iniziale. Gian Carlo Fossi'

Persone citate: Bugli, Gian Carlo, Mancini

Luoghi citati: Roma