Ora si cerca chi acquistava il burro dei contrabbandieri

Ora si cerca chi acquistava il burro dei contrabbandieri Dopo gli arresti compiuti alla frontiera del Monginevro Ora si cerca chi acquistava il burro dei contrabbandieri Solo quando saranno scoperti, la nostra magistratura si occuperà ufficialmente del caso - La disavventura di un operaio Fiat Quali sono le dimensioni della banda di contrabbandieri scoperta al Monginevro mentre tentava di far passare un Tir carico di 22 tonnellate di burro? Chi. dalla Germania Est, Paese di partenza, ha spedito il carico trasportato attraverso Svizzera e Francia? A chi era diretto? Gli uomini della Guardia di Finanza con 1 colleghi francesi tentano di rispondere agli interrogativi. Si parla di una banda internazionale, si sa che oltre ai sei italiani arrestati alla frontiera del gruppo faceva parte anche un francese: colui che ha guidato l'autotreno dalla frontiera fra Svizzera e Francia a Briancon. dov'è avvenuto il passaggio. La motrice, un Fiat 190, è stata affittata alla Hertz, in Francia: e anche questo un espediente dei contrabbandieri per evitare il sequestro dell'automezzo se scoperti. Gli arrestati, che abitano tutti a Torino, vengono interrogati tra oggi e domani dal procuratore della Repubblica di Gap: sono il maresciallo di pubblica sicurezza, in servizio alla questura torinese. Benedetto Latiano. 59 anni; gli impiegati all'Intendenza di Finanza di corso Bolzano, Franco Inglese e Giuseppe Todisco; l'agente immobiliare Giuseppe Lassandro, strada Val San Martino 135; gli autisti Adelchi Pascutti e Bruno Garberò. Gli autisti, dicono gli inquirenti, non sono novellini: altre volte sarebbero finiti nelle reti della Guardia di Finanza. Un gruppo di «professionisti», insomma, e come «professionisti» si sono comportati. All'interrogatorio informale dei gendarmi francesi alcuni hanno dato risposte sprezzanti: -Siamo saliti quassù per ammirare le vostre belle piste da sci. Ci piace la montagna-. Altri hanno consegnato documenti falsi: il camionista Garberò ha consegnato un passaporto dov'era indicato l'indirizzo di via Boston 86/7. In quella casa abita un impiegato Fiat. Ieri mattina parecchi colleghi, preoccupati, sono andati a cercarlo nel suo ufficio. E' probabile che il contrabbandiere abbia preso dall'elenco telefonico i dati fatti poi apporre sul documento. Anche Giuseppe Todisco. impiegato all'Intendenza di Finanza, in un primo momento aveva consegnato una tesseraferroviaria nella quale era scritto Giuseppe Lovati, corso IV Novembre 30. L'inchiesta in Italia punta soprattutto all'individuazione dei «clienti», di coloro cioè a cui era destinato il burro. A quel punto anche la magistratura italiana si occuperà ufficialmente del' caso e come primo atto potrebbe chiedere l'estradizione dei sei.

Persone citate: Adelchi Pascutti, Bruno Garberò, Giuseppe Lassandro, Giuseppe Lovati, Giuseppe Todisco, Hertz

Luoghi citati: Briancon, Francia, Germania Est, Italia, Latiano, Svizzera, Torino