Rinviata la libertà per Sarcinelli Nuovi controlli alla Banca d'Italia di Silvana Mazzocchi

Rinviata la libertà per Sarcinelli Nuovi controlli alla Banca d'Italia Una decisione sarà presa dai giudici oggi o domani Rinviata la libertà per Sarcinelli Nuovi controlli alla Banca d'Italia Italcasse: l'inchiesta per i finanziamenti agevolati forse abbinata a quella della Sir ROMA — Slitta la libertà per Mario Sarcinelli. interrogato Ieri in carcere per la seconda volta dal giudice Alibrandi. Era stato il vicedirettore della Banca d'Italia a chiedere, tramite 1 suoi difensori, un secondo colloquio che, automaticamente, gli è costato la «riserva» agganciata dal procuratore capo al parere favorevole espresso per la sua libertà provvisoria. Oggi De Matteo prenderà in esame il verbale d'interrogatorio di Sarcinelli e i risultati dei nuovi accertamenti che ieri gli Inquirenti hanno svolto nella sede della Banca d'Italia. Subito dopo il capo della Procura dovrebbe inviare la richiesta al giudice istruttore Alibrandi che deve decidere se dare il v.a all'ordine. Il segreto calato sull'interrogatorio di Sarcinelli — durato due ore — non ha permesso di conoscerne il contenuto ed è possibile avanzare solo ipotesi. I giudici contestano al responsabile del settore vigilanza della Banca d'Italia di non aver trasmesso il rapporto ispettivo sui finanziamenti concessi dal Credito Italiano Sardo alla Sir di Rovelli, nonostante questa rela¬ zione avesse «rilevanza penale». E' ipotizzabile quindi che Sarcinelli abbia voluto chiarire in base a quali valutazioni e a quali elementi 1 vertici dell'Istituto di emissione abbiano deciso di applicare la discrezionalità concessa dalla legge bancaria e di conseguenza di non trasmettere il rapporto perché giudicato «non rilevante penalmente». Il sopralluogo nella sede di via Nazionale può essere stato reso necessario dall'esigenza di controllare quanto affermato da Sarcinelli. Sembra dunque essere scesa sulla vicenda Bankitalia una pausa di riflessione. Il rinvio della soluzione legata alla sorte di Sarcinelli e alla sua libertà ha imposto una battuta d'arresto-anche all'iter procedurale delle 17 richieste per altrettanti mandati di comparizione per peculato da inviare ai vertici degli organismi tecnici che erogarono circa tremila miliardi alla Sir di Rovelli. De Matteo si riserva di vistare le richieste di Infelisi e magari di «correggere» in certi casi l'accusa e quindi di trasmetterle ad Alibrandi, che dovrà emettere i provvedimenti. Prima | di prenddre queste decisioni saranno esaminati i risultati delle perizie tecniche disposte d'ufficio. L'inchiesta Sir-Banca d'Italia è destinata ad arricchirsi di un nuovo episodio finora al vaglio di altri giudici nell'ambito dell'Inchiesta Italcasse. I magistrati che si occupano della vicenda, infatti, stanno lavorando per dividere il processo in due tronconi: ieri i sostituti procuratore Orazio Savia e Luigi Ierace hanno chiesto al giudice istruttore Pizzuti di scindere gli atti riguardanti i fondi «neri» che ricalcasse, gestione Arcaini. distribuì negli anni '73-74, dai finanziamenti «bianchi», cioè dalle somme distribuite ai fratelli Caltagirone (274 miliardi) all'Immobiliare e alla Slr di Rovelli. Ne deriveranno cosi due «pacchetti». Il primo che riguarda i miliardi distribuiti dall'Istituto che raccoglie tutte le Casse di Risparmio italiane, soldi che non risultano — a stare alla relazione Inviata dalla Banca d'Italia ai giudici — nel bilancio dell'Italcasse. Il secondo riguarda le erogazioni compiute attingendo direttamente dalle i i e a , e e e e i i e somme disponibili, ma concesse sotto forma di mutui super-agevolati. Automaticamente questa «scissione» in due del processo comporterà la spaccatura tra gli imputati. Nel primo gruppo rimarranno pochissime delle oltre cento persone coinvolte nell'inchiesta, mentre il «grosso» passerà nell'Indagine che per decisione del procuratore-capo De Matteo, passerà ad altri giudici. Ieri, intanto, nell'ambito dell'Inchiesta Italcasse. il giudice Pizzuti ha interrogato per la quarta volta Edoardo Calieri Di Sala. Nuove adesioni al documento di solidarietà firmato dagli economisti convocati come testimoni a Palazzo di Giustizia dal giudice Alibrandi: si sono aggiunti alla lista dei 135 Giorgio La Malfa, Luigi Frey, Luciano Buggio. Stefano Zamagni, Renata Livraghl e Gilberto Seravalli. Secondo quanto si è appreso, gli economisti avrebbero intenzione, il 24 aprile, giorno della convocazione, di recarsi tutti insieme in tribunale e di tramutare l'appuntamento in un'occasione «di critica» Silvana Mazzocchi

Luoghi citati: Caltagirone, Roma