Già nasce a Pitti la moda d'inverno

Già nasce a Pitti la moda d'inverno A FIRENZE, TRA SAGGEZZA E FANTASIA, IL NUOVO ABBIGLIAMENTO FEMMINILE Già nasce a Pitti la moda d'inverno NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE FIRENZE — Gli operatori che in questi giorni stanno costruendo, con i loro acquisti, la donna tipica del prossimo autunno-inverno e si spostano nelle diverse tappe obbligate degli incontri di moda, qui a Firenze hanno quattro giorni per visitare, saggiare un'offerta sfaccettata. In totale 353 espositori tra il Palazzo degli Affari, quello dei Congressi e la Fortezza da Basso, che attenti al contenuto moda, hanno saputo filtrare le tendenze della verticalità, delle spalle evidenti, della vita stretta, della gonna a ruota, in modelli sicuri per tutte le donne. Anche a Pitti la migliore fortuna arride al tailleur, specie se di flanella grigia, l'abitino con arricciature e alta cintura lascia vedere il ginocchio, si unisce a una giacca classica o al giaccone, che un'altra volta sostituisce, nella misura del 7/8 e del 9/10, il cappotto: anche se spesso cede il passo alla rediviva redingote, memore del neiv look di Dior, anno 47. Tornano i pantaloni, anche larghi e diritti, rispuntano le mantelle a pellegrina o fortemente avvolgenti, la maglieria ripete i temi d'obbligo, mitigandoli con intelligenza, interpretandoli negli effetti di lane gonfie e 'ricciute, in linee senza volume. E i tessuti, dalla molle e irta grazia del boucle o del Casentino alla sostenuta secchezza delle lane di genere maschile, grisaglia, occhio di pernice, gessati e flanelle, insistono sui toni già sperimentati a Milano: il grigio, il nero ma anche il giallo topazio o zafferano, i turchese, i viola e prugna, i violenti rubino e i verdi smeraldini, spesso accostati in inediti accordi. Siamo alla 58" edizione di Pitti Donna e come sempre la palma della fantasia va assegnata alla moda in maglia. Da Ates i due pezzi con la gonna a costine e la giacchetta a sottile punto pelliccia in un bel colore mosto spento, completati da mantelli a punto gauffrè sono altrettanto indovinati dei piccoli tailleur con la giacca a punto e disegno tappezzeria veneta del '500. E se fa piacere scoprire da Liolà l'astuzia carezzevole degli insieme di casacchina e gonna con cardigan e mantellona di maglia nera, se la Malus Sport fa centro con i suoi abiti in satin di seta pura, è ancora la maglieria il punto di forza della famosa sfilata della Sala Bianca. Le sfilate a Firenze, da quella dedicata alle «nuove firme» alle numerosissime organizzate privatamente dalle diverse case, sono a getto continuo. Alla Sala Bianca resta la sfilata ufficiale, diciannove ditte, che non esprimono certo, a parte la maglieria, la moda in pelle e qualche collezione pulita e fresca, come quella stile Claudine, di Avagolf, la forza e la vitalità della manifestazione fiorentina. Anzi finiscono con l'essere un momento frenante, in un tempo molto delicato per Pitti Donna. Ogni elogio a Lattuada, sti- lista di Albertina e a questa magliaia geniale e perfetta. Un bel colore muffa, e poi il granata, il violacciocca, l'azzurro petrolio: una linea asciutta che si espande nelle spalle rese importanti da uno speciale attacco manica con due pieghe ribattute, da spalline volanti di colore diverso, o nel busto grazie ad inserti a punto operato su liscio, tanto nei golfini che nei tailleurs, ■accesi da macchie di colore in puro gusto art deco. Leggeri nel mohair boucle i mantelli, i giacchini in soffice maglia a punto pelliccia unita o melange, giallo, marrone, prugna su grigio da Fiorentine Flowers e caldissimi i giacconi in doublé face, maglia-pelliccia di Milena Mosele, tutti nei colori lince e rosso California. Splendida la collezione di Lesy in pelle color sasso, noce, malaga: tailleurs con fodera in tessuto astrakan nelle ri¬ ghe degli stessi toni, trenches su gonne a tubo e twin-set in cachemere melarigito, tutto molto snello, diritto, sobrio, accurato. Ma che dire, in Sala Bianca, di certe intemperan ze a furia di gonne ultrastrette, in pelle giallo acido, delle cascate di tulle e velette con piume, di altre collezioni monocordi con un unico modello variazione sul tema? A fatica si fanno largo i nitidi verticali tailleurs neri di Ferragamo, gli smoking in faille di seta di Guarnera, i giacchini in lapin colorato di Anja. Meglio curiosare negli sta nds. fare un salto nel reparto lingerie, sentire il color cipria degli abiti da casa di Liliana Rubechini, afferrare un para-, pioggia in testurizzato a stampa persiana (Clemente), scoprire che da Serena la borsetta elegante per l'inverno è di lucida vernice nera. Lucia Sollazzo

Luoghi citati: California, Firenze, Milano