Uve brigatisti catturati mentre prendono il caffè
Uve brigatisti catturati mentre prendono il caffè Operazione-sorpresa alla periferia di Torino Uve brigatisti catturati mentre prendono il caffè L'arresto è stato casuale: qualcuno avrebbe telefonato in questura segnalando individui sospetti - Geloso riserbo della polizia - In corso una vasta battuta per scoprire base e complici Due terroristi sono stati arrestati mentre prendevano il caffè in un bar di corso Grosseto. Si presume che siano brigatisti rossi. L'operazione è avveìiuta sabato, da 48 ore è in corso una vasta battuta per rintracciare complici e «fiancheggiatori» e per scoprire la loro « base». La polizia mantiene un geloso riserbo. Non comimica i nomi degli arrestati, ma presto dovranno essere nominati gli avvocati difensori. Secondo alcune «voci» un terzo terrorista sarebbe riuscito a fuggire. Gli agenti avrebbero anche rinvenuto un'auto sulla quale si trovavano numerose armi. Gli arresti sarebbero avvenuti in modo quasi casuale, o nel corso di una delle «tante operazioni di controllo», o In, seguito ad ima telefonata anonima in questura che segnalava in un bar la presenza di alcuni «individui sospetti». I due terroristi sarebbero stati circondati dagli uomini scesi armi in pugno dalle «volanti». Sorpresi non avrebbero opposto resistenza. L'operazione presenta singolari analogie con l'episodio conclusosi con lo scontro a fuoco e con l'uccisione di Matteo Caggegi e di Barbara Azzaroni. i due militanti di «Prima linea» individuati in un bardi via Veronese. Forse è stato proprio il ricordo di quella tragedia a «consigliare» ai due terroristi di non tentare reazioni. E' probabile che i dintorni di corso Grosseto siano stali scelti da chi pratica la «lotta armata» come «zona d'appoggio». Vi sarebbero basi, si sono verificati, in passato, sanguinosi scontri a fuoco. Il 20 gennaio, due brigatisti ferirono l'appuntato Francesco Satina e la guardia Angelo Cali. Erano stati sorpresi sempre in via Paolo Veronese, nei pressi dell'ipermercato «Metrò», mentre bruciavano lui pacco di volantini e di documenti delle Brigate rosse. I poliziotti avevano visto un falò e si erano avvicinati. Avevano chiesto i documenti ma. mentre controllavano via radio i nomi, i due brigatisti estrassero le pistole ed aprirono il fuoco. Poi. fuggirono rapinando un'auto a due fidanzati che si trovavano nei pressi. Da quella sera i due. identificati perché lasciarono nelle mani degli agenti i loro documenti, si erano resi irreperibili. Dunque, la zona è considerata «calda» dalla polizia. I clandestini, .tuttavia, forse, per allontanare i sospetti, hanno deciso di tendere un agguato ih un altro quartiere. Cosi, dieci giorni fa. per vendicare la morte di Caggegi e Azzaroni. hanno attirato la polizia in un bar di via Millio. Hanno sparato decine di colpi. Uno ha ucciso lo studente Emanuele Iurilli. di 18 anni. c<s. HI L'ultimo tragico agguato delle Brigate rosse a Torino davanti al bar di via Millio. dove è stato assassinato il giovane Emanuele Iurilli. vittima innocente del terrorismo. Nell'attentato è rimasto ferito anche un brigadiere di p.s.
Persone citate: Emanuele Iurilli, Francesco Satina
Luoghi citati: Torino
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