Un italiano sostituirà Villot?

Un italiano sostituirà Villot? Giovanni Paolo II ai funerali del segretario di Stato Un italiano sostituirà Villot? Successori probabili: Benelli o Casaroli - L'enciclica di Wojtyla ROMA — Giovanni Paolo II, parlando ieri mattina dalla finestra del suo studio ai fedeli riuniti in piazza San Pietro, ha ufficialmente annunciato che giovedì prossimo sarà resa nota la sua prima enciclica. Il documento papale, di cui da diversi giorni si parìa, reca la data del 4 marzo ed ha come titolo «Redemptor hominis*. Redentore dell'uomo. Argomento centrale, come ha precisato Papa Wojtyla, sarà «t! mistero della redenzione in Gesù Cristo e la dignità dell'uomo*, nel desiderio di «unire la missione della Chiesa col servizio all'uomo*. Il Pontefice ha aggiunto di aver cercato di esprimere nella sua enciclica i pensieri maturati in lui negli anni del servizio sacerdotale ed episcopale e che ritiene debbano essere destinati a dare impronta al suo pontificato. Giovanni Paolo II presiederà domattina, nella basilica di San Pietro, il rito funebre in onore del segretario di Stato cardinale Villot, morto venerdì sera. Con la morte del cardinale, che sarà sepolto a Roma nella chiesa di Trinità dei Monti, si chiude definitivamente l'era montiniana. Papa Wojtyla dovrà ora scegliere il suo successore. I nomi dei possibili candidati sono tutti italiani. Lo stesso Villot, all'indomani dell'elezione a pontefice di un cardinale polacco, consigliò il nuovo Papa di ricomporre l'equilibrio con la nomina di un segretario di Stato italiano. Pur prolungando l'incarico di Villot, il Papa condivise il consiglio rendendolo noto. I nomi dei possibili sostituti sono parecchi e la lista è destinata ad allungarsi col passare dei giorni. Ai primi posti ci sono il cardinale Benelli e il segretario del Consiglio per gli Affari pubblici della Chiesa, mons. Agostino Casaroli, che per la carica che ricopre è considerato il' «ministro degli Esteri» del Vaticano. Ha 65 anni, è prosegretario di Stato ed è considerato l'uomo della Ostpolitik. Vi è poi mons. Giuseppe Caprio, sostituto alla segreteria di Stato, considerato il «ministro degli Interni» della Santa Sede. Altri nomi sono quelli del cardinale Samorè, il diplomatico che recentemente si è occupato della controversia tra Cile e Argentina, e del Nunzio apostolico in Argentina mons. Pio Laghi, forlivese, 57 anni, dalla personalità assai spiccata, il quale prima di assumere il suo ultimo incarico si occupò molto attivamente della questione di Gerusalemme e della Palestina.

Luoghi citati: Argentina, Cile, Gerusalemme, Palestina, Roma