Nella caserma dei bersaglieri rubate dall'armeria 69 pistole

Nella caserma dei bersaglieri rubate dall'armeria 69 pistole Individuati i colpevoli alla «Cavour» Nella caserma dei bersaglieri rubate dall'armeria 69 pistole Sono state ritrovate seppellite in un angolo del cortile - Denunciati per il furto due soldati, con un civile che ne ricevette un paio Due bersaglieri pensavano di lucrare un bel po' di milioni vendendo le pistole rubate nell'armeria della caserma. Individuati dalla polizia militare e incarcerati dovranno subire un paio di processi, uno presso il tribunale militare (non ancora fissato), un altro, che si è iniziato ieri presso il tribunale ordinario perché nella vicenda, seppure marginalmente, entra anche un «civile». Gli imputati sono: Ciro Di Noia, 26 anni, Antonio Contaldo, 22 anni, ambedue già noti alla polizia, e Vincenzo Calò 21 anni, corso Corsica 186. Il processo per furto e detenzione abusiva di armi da guerra è affidato ai giudici della quarta sezione penale. Un processo per direttissima che tuttavia ha subito una prima battuta d'arresto perché i difensori, avvocati Forchino, Durante, Caputo e Ambrosecchia hanno chiesto qualche giorno per studiare meglio la posizione dei loro clienti che si presenta delicatissima, cosi come delicato è l'episodio. Il tribunale ha aggiornato l'udienza a lunedi. Nell'ordine di cattura si legge che il 17 scorso, di notte, Contaldo e Di Noia hanno rubato dall'armeria della caserma «Cavour» di corso Brunelleschi, 69 pistole Beretta cai. 9 mod. 34 (il vecchio modello della guerra), 107 caricatori e 10 pistole lanciarazzi «Minolux». Facile immaginare lo smarrimento seguito alla constatazione del furto. Inchiesta immediata, il comando della 3' brigata meccanizzata «Goito» è giustamente allarmato. Dove sono finite le pistole? Tra i soldati ce n'è uno che fa il sornione: .Magari sono 1111 m 11111 i 1111 ? ' 1111111111 r n f 111111111111111 > 111 : i [, i : 11 sotto terra.. Una frase buttata 11 che risulterà fondata: in un angolo del cortile della caserma c'è un enorme mucchio di spazzatura; qualcuno scava: vengono alla luce pistole, munizioni e lanciarazzi. Sospiro di sollievo. Ma chi le ha rubate? I «superiori» mettono alle strette la truppa e risalgono rapidamente a Contaldo e Di Noia. Sono loro? Secondo la denuncia, sono loro. Viene fatto anche l'inventario delle armi, mancano all'appello due pistole e una lanciarazzi. Chi le ha? «Le abbiamo regalate a un amico, che si chiama Calò.. E cosi Vincenzo Calò è arrestato per la detenzione abusiva delle armi e rinviato a giudizio. Non è chiara la destinazione delle pistole. Pare che gli imputati volessero venderle (con la, mediazione del Calò?) sperando di ricavare un prezzo (in realtà assurdo) di mezzo milione al pezzo. Sulla faccenda indaga però la polizia militare : c'è una pista che conduce più lontano? Ci sono collegamenti più oscuri? Qualcosa a proposito potrebbe emergere, lunedi durante l'interrogatorio degli imputati.

Luoghi citati: Goito