A Baghdad i Paesi arabi preparano sanzioni contro l'Egitto e gli Usa

A Baghdad i Paesi arabi preparano sanzioni contro l'Egitto e gli Usa A Baghdad i Paesi arabi preparano sanzioni contro l'Egitto e gli Usa BEIRUT — La conferenza dei ministri degli Esteri e dell'Economia dei Paesi arabi riuniti a Baghdad per decidere le sanzioni politiche ed economiche contro l'Egitto, sarebbe orientata a trasferire la sede della Lega Araba dal Cairo a Tunisi e a nominare nuovo segretario generale dell'organizzazione l'ex ministro degli Esteri tunisino Habil al Chatti, in sostituzione dell'egiziano Mahmoud Riad, dimissionario. La seduta inaugurale della conferenza è stata caratterizzata da un'esortazione del vicepresidente iracheno Saddam Hussein (che alcuni osservatori considerano invece un velato attacco ai Paesi moderati e all'Arabia Saudita in particolare) perché le sanzioni che saranno decise contro Sadat «non restino un pezzo di carta», e da una violenta requisitoria del presidente dell'Olp. Yasser Arafat. perché le sanzioni siano estese agli Stati Uniti, definiti la «testa del serpente» traditore degli interessi arabi e palestinesi. Sulla stessa posizione di Saddam Hussein si è posto il leader libico Gheddafi. che in un messaggio ai capi di Stato arabi ha denunciato l'atteggiamento da «camaleonti» di alcuni di essi, per i loro «ipocriti legami» con il presidente Sadat. Gheddafi non ha fatto nomi, ma in questo messaggio sostiene che questi capi ipocriti «sono alla base del tradimento di Sadat perché sono essi i finanziatori del suo tradimento». Per quanto riguarda la natura delle sanzioni anti-egiziane. la conferenza avrebbe già acquisito il principio che non dovranno colpire i lavoratori egiziani residenti nei Paesi arabi. Si tratta di oltre duecentomila persone, che nella stragrande maggioranza costituiscono la burocrazia che tiene in vita la struttura di molti Paesi arabi ostili a Sadat. Il documento presentato alla conferenza dalla delegazione palestinese chiede al terzo punto il «completo boicottaggio dell'Egitto nei campi politico, economico, commerciale e diplomatico» insieme con l'espulsione del Cairo dalla Lega Araba, dal gruppo dei non allineati. dall'Organizzazione dell'unità africana e dal «Congresso islamico». Per quanto riguarda gli Stati Uniti, il documento palestinese esige il boicottaggio politico, diplomatico, finanziario (con il ritiro completo di tutti i depositi arabi dalle banche americane) e commerciale, oltre alla totale nazionalizzazione delle società amerìcna operanti nei Paesi arabi. Ieri la conferenza ha deciso di far riunire i capi di Stato in un «vertice economico». Fonti ufficiose hanno detto che la proposta ha fatto uscire i lavori dalle secche in cui stavano per arenarsi, essendo apparso inconciliabile il conflitto tra radicali e moderati sull'estensione delle sanzioni economiche per l'Egitto ad altri Paesi e in particolare agli Stati Uniti. Numerose delegazioni avrebbero fatto rilevare che la conferenza deve dare esecuzione alle risoluzioni del «summit» di Baghdad del novembre scorso, che non prevedono l'estensione delle sanzioni chiesta dall'Olp e da altri Paesi. Occorreva una decisione ad altro e più alto livello: da qui l'idea irachena del nuovo «summit». (Ansa)

Persone citate: Gheddafi, Mahmoud Riad, Sadat, Saddam Hussein, Yasser Arafat