Sagat bilancio attivo di Gianni Bisio

Sagat bilancio attivo I conti per il '78 Sagat bilancio attivo Centosedici milioni 193 mila 552 lire: è questo l'attivo della Sagat. che gestisce l'aeroporto di Caselle, nel '78. Si tratta del primo bilancio in positivo dopo otto anni ininterrotti di deficit, dai 178 milioni del '70 ai 1182 del '77. La previsione, come aveva già anticipato il presidente Filippa, era di arrivare al pareggio, ma alcuni (attori hanno consentito un risultato ancora più soddisfacente. In sostanza, in un giro di affari che sfiora i 10 miliardi e a fronte di costi aumentati del 3.32 per cento, i ricavi hanno compiuto un balzo del 41.23 per cento. Il documento sarà esaminato oggi dal consiglio di amministrazione della Sagat al quale sarà sottoposta anche la prima bozza dei conti di previsione per il '79, un anno che si presenta difficile dopo il blocco dei voli dell'Amalia, un elemento che pesa già negativamente sulle entrate della società aeroportuale. Per il personale sono stati spesi 3529 milioni ( + 13.87 per cento rispetto al 77); per i materiali 235 milioni ( + 7.41) Fra gli aumenti più forti, sia pure per cifre limitate, le spese legali e notarili (da 2 a 14 milioni), stampa e propaganda (da 1 a 7). Decisamente diminuiti invece gli interessi passivi per il risanamento della situazione debitoria della società: da 448 milioni si è scesi a 188. Nonostante la diminuzione del movimento aerei (9761 contro 10.776), si è registrato un notevole incremento delle entrate dovuto in parte al ritocco delle tariffe pagate dalle compagnie per utilizzare lo scalo. Nei voli di linea l'aumento degli incassi è stato del 23 per cento ed ha raggiunto i 2354 milioni. Più forte quello per i «charters»: il 36 per cento in più. Anche il maltempo sugli altri scali ha favorito Caselle che registra un incremento del 98 per cento nei ricavi da dirottamenti. In totale le entrate del traffico assommano a 3190 milioni contro i 2451 del '77. Fra i ricavi «inattesi» sono da annoverare anche 378 milioni che chiudono una vecchia causa intentata dalla Sagat al ministero dell'Interno per i servizi dei vigili del fuoco. Da sottolineare, in questo consuntivo, gli effetti di uno sforze costante nel contenimento delle spese di gestione che ha raggiunto un buon risultato dopo anni di conti in rosso E' molto interessante notare che, nonostante la diminuzione dei voli, sono aumentati i passeggeri (600.411 nel '78 contro i 581.729 de! '77) e le merci (9518 tonnellate a fronte di 8905). Al pareggio — lo aveva già detto il presidente della Sagat nei mesi scorsi — si è arrivati con una più razionale utilizzazione del personale (senza aumentare i carichi di lavoro) e con una politica di lesina sulle spese, eliminando tutto il superfluo e utilizzando le strutture esistenti al meglio della loro capa cita. Nella politica di incremento dei voli portata avanti dalla Sagat (e favorita concretamente dalla Camera di commercio) si è inserita l'istituzione del volo Torino-Firenze con i Jet Yak 40 (28 posti) dell'Avioligure. L'inizio è difficile, ma lo sciopero del personale Alitalia ha causato di riflesso l'incremento delle presenze. A gennaio, in totale, sono partiti per Firenze 35 passeggeri e 36 sono arrivati, a febbraio si è passati rispettivamente a 77 e 79 mentre a marzo, nei primi 23 giorni, si è già saliti a 120 e 99. La Sagat infine sta per dare il via ai lavori di ristrutturazione dell'aeroporto dopo 7 mesi di difficile gestione degli appalti. Nei giorni scorsi i lavori sono stati «affidati» al raggruppamento Gambogi di Pisa. Il consiglio di amministrazione ha deciso anche di incaricare della direzione dei lavori gli ingegneri Manfredi e De Palma. Nei prossimi giorni dovrà essere completato anche il progetto esecutivo del rammodernamento, già approvato dal ministero, ma mancante del 40 per cento per la parte di costruzioni edilizie stradali e del 15 per cento per l'impiantistica. E' la volta di decollare anche per Caselle? Tutti ce lo auguriamo. Gianni Bisio

Persone citate: De Palma, Gambogi

Luoghi citati: Firenze, Pisa, Torino