Braccio di ferro Moser-Saronni Battaglin fa il bis nel «Pantalica»

Braccio di ferro Moser-Saronni Battaglin fa il bis nel «Pantalica» II veneto sfrutta anche in Sicilia la rivalità fra i grandi Braccio di ferro Moser-Saronni Battaglin fa il bis nel «Pantalica» NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE SORTINO — Battaglin rischia di appiccicarsi l'etichetta del «terzo che gode» nella guerra Moser-Saronni. ormai esplosa con accenti pirotecnici. Battaglin ha vinto anche il Trofeo Pantalica in Sicilia, bissando il successo ottenuto solo due giorni fa in Calabria. Anche il copione della sua recita di attore recuperato alla scena ciclistica si è ripetuto identico. E' partito a venti chilometri dal traguardo mentre Moser e Saronni erano impegnati nelle grandi manovre. Sono due, quindi, anche in Sicilia i motivi conduttori della corsa: la resurrezione di Battaglin. sulla quale ormai non si possono più avere riserve, e questa rivalità Moser-Saronni che. francamente, rischia di trascendere anche i limiti del buon gusto, oltre a quelli dell'opportunità sportiva. Va ricordato che da anni si cercava di mettere in piedi un binomio capace di calamitare nella fantasia della gente la folata di passione necessaria per rinnovare il tifo creato dal dualismo Coppi e Bartali. Prima si è tentato con lo stesso Battaglin, poi con un Moser— Baronchelli non pienamente riuscito, poi con Moser-Gimondi e ora con questo Moser-Saronni. Va però osservato che la gente ancora non ha dimostrato di essere trascinata come si voleva e questo perché la rivalità è sta- ta realizzata è vero ma ha avuto ripercussioni di segno negativo. Insomma è basata più sulle sconfitte che sulle vittorie e ne sa qualcosa proprio Battaglin. incredulo beneficiario anche a Sortino. Dal clan dei cosiddetti migliori sono evasi nel finale anche Baronchelli e Visentini, proprio come era accaduto in Calabria. I due hanno tagliato il traguardo alle spalle dei battistrada e con mezzo minuto di anticipo su Moser e Saronni. Questi si sono impegnati ancora una volta in una volata pateticamente tirata per un sesto posto che non costituisce piatto ambito neppure per il più modesto dei loro gregari. L'ha spuntata Saronni e. quando ha superato il traguar¬ do, si e voltato indietro verso Moser gratificandolo di un gesto di disprezzo. Poi c'è stata una raffica breve ma violenta di accuse e di repliche. Proprio come in Calabria: «Cosi non si può andare avanti — è sbottato Saronni —; lui corre non per vincere, ma solo per fare perdere me. Se è questo che vuole, farò anch'io lo stesso-. E Moser: «Non vedo perché avrei dovuto andare a prendere io Battaglin e Masciarelli visto che quest'ultimo è uno dei miei gregari e poteva anche vincere-. 'Ci vedremo al Giro d'Italia — ha tuonato Chiappano direttore sportivo di Saronni verso Vannucci direttore sportivo di Moser —. Là faremo tutti i conti-. -Noi siamo pronti per fare qualsiasi genere di conti- — ha replicato Vannucci, il quale ha insistito a dire che anche se avesse vinto con Masciarelli non sarebbe poi stato un reato. Solo che ■c'è stata una volata che non sarebbe stata cristallina nemmeno fra lo stesso Masciarelli e Battaglin, ma quest'ultimo è caduto dalle nuvole e ha detto che per lui tutto è filato liscio. Carlo Valeri Ordine di arrivo: 1) Battaglin. km 183 in 4 ore 55', media 37.220 : 2) Masciarelli s.t.; 3) G. B. Baronchelli a 39"; 4) Visentini s.t.; 5) Saronni a l'I"; 6) Moser: 7) Gavazzi; 8) Panizza; 9) Knudsen: 10) Casiraghi Sortino. L'arrivo vittorioso di Battaglin nel Trofeo Pantalica

Luoghi citati: Calabria, Italia, Sicilia, Sortino