Lirica senza soldi rischia di fermarsi

Lirica senza soldi rischia di fermarsi Per la crisi in Parlamento Lirica senza soldi rischia di fermarsi ROMA — L'attività musicale italiana rischia di fermarsi di colpo per mancanza di soldi, nonostante che nel '78 sia stala registrata in questo settore un'espansione qualitativa e di pubblico che non trova riscontro nel rapporto offerta-domanda di nessun altro genere di spettacolo. Si parla infatti di un incremento del 40 per cento rispetto all'anno prima. E' questo uno dei casi più urgenti che il nuovo ministro del Turismo e Spettacolo, senatore Ariosto, è chiamato ad affrontare. Se il Parlamento non approva immediatamente il finanziamento dei tredici enti lirici e sinfonici e delle altre attività musicali, i più prestigiosi teatri italiani (Scala di Milano, Opera di Roma, Regio di Torino, ecc.) non saranno nelle condizioni di pagare al personale gli stipendi di aprile e contemporaneamente parecchie manifestazioni estive vedranno compromessa l'imminente stagione. In allarme sono gli organizzatori di Verona, Spoleto, Macerata, della Sagra Umbra e del festwal di Stresa. La situazione sta precipitando per il fatto che questi Enti hanno finora ricevuto soltanto -lettere di anticipo», da scontare in banca, per sovvenzioni quantificate sulla base dei costi produttivi del '69. quando venne approvata la legge attualmente in vigore, che allora prevedeva complessivamente 1S miliardi per le altre attività. Negli ultimi due anni, ossia nel 77 e nel '78, a causa della mancata elaborazione ed approvazione di una nuova legge di riforma sì era rimediato con un rifinanziamento di 74 miliardi e 800 milioni per gli enti lirici, e di 18 miliardi per l'attività delle dieci orcìiestre regionali, dei 23 teatri di tradizione, delle 500 società di concerti e dei 120 festival musicali esistenti in Italia. Non essendo, nel frattempo, passata la riforma, la situazione si è aggravata per l'attuale crisi parlamentare, che ha ritardato V«ìter» del previsto piano dì integrazione dello stanziamento '78 e l'entità dello stanziamento '79. Secondo la proposta avanzata al Senato, l'adeguamento per l'annata '79 dovrebbe essere di circa cinque miliardi annui per gli Enti lirici e sinfonici, e di circa quattro miliardi per le altre attività musicali. e. b.

Persone citate: Ariosto

Luoghi citati: Italia, Macerata, Milano, Roma, Spoleto, Stresa, Torino, Verona