Claudio Sala: «Giocare con il nostro carattere» di Giorgio Barberis

Claudio Sala: «Giocare con il nostro carattere» Claudio Sala: «Giocare con il nostro carattere» TORINO — Claudio Sala, fra i granata, è il veterano del derby. Diciassette le sue presenze nella sfida stracittadina. altrettante ne ha Pulici che però oggi non ci sarà. Eppure la partita con la Juventus conserva anche per il «capitano» sempre un fascino particolare, grazie a presupposti che mutano di volta in volta. Oggi si verifica un fatto nuovo, essendo da 17 anni che il Torino non si presentava avanti ai «cugini» in classifica, interessato non soltanto al risultato ma anche a non sciupare l'eventuale occasione di avvicinare il Milan battistrada. I due punti sono l'obiettivo principale del Torino anche se tra i granata nessuno si nasconde le incognite dell'impegno: «E difficile fare discorsi in questi momenti — dice Claudio Sala —. noi dobbiamo centrare la nostra partita eppoi sperare. Comunque una volta in campo non ci sarà tempo per pensare alla classifica. Per noi certo questa partita è di grande importanza, ma altrettanto sono sicuro lo è per la Juventus: non credo che possiamo attenderci favori, né li chiediamo. Lo stesso fatto che per le grosse partite vengano recuperati i giocatori bianconeri della vecchia guardia è significativo: si vuol mandare in campo gente esperta per rischiare il meno possibile, almeno relativamente al piano dell'emotività e dell'inesperienza». Claudio Sala prende atto dei forfait di qualche bianconero (Furino e Morini) e subito sottolinea come anche il Torino renda per l'occasione all'avversaria due elementi del calibro di Pulici e Patrizio Sala: «Ormai siamo svezzati alle difficoltà — precisa il capitano granata — però a gioco lungo queste continue assenze potrebbero ritorcersi e condizionarci. Buon per noi che domenica 'scorsa a Vicenza abbiamo dimostrato di saper supplire a certe mancanze: questo è sintomo di salute, dunque di buon auspicio, tanto più considerando che la nostra gara in Veneto ha messo soprattutto in mostra il nostro carattere». Alle prese con problemi di varia origine /distorsione ad una caviglia, infortunio al ginocchio, botte varie con relativi ematomi) Claudio Sala proprio in questa stagione ha mostrato la poliedricità delle sue risorse di grandissimo campione alternandosi a compiti differenti a seconda delle esigenze: ha «disertato» abbastanza frequentemente le fasce per tenere una posizione di maggiore copertura eppoi. nelle ultime due domeniche, si è anche trasformato in goleador: segnando il punto-vittoria nella gara interna con la Roma e quindi ancora realizzando a Vi¬ cenza una rete però annullatagli per un fuori-gioco sulla cui esistenza hanno elevato molti dubbi la maggior parte dei critici neutrali. «Cerco di controbuire come posso al bene della squadra»; scherza Claudio che non si dispiacerebbe di ottenere un tris «valido» proprio nel derby. «Il tema della partita — continua Sala — non credo sarà molto differente da quello delle ultime sfide con la Juventus abbastanza abbottonata in difesa eppoi pronta a veloci offensive nel tentativo di sorprenderci in questo modo: è difficile pensare a sorprese sotto questo aspetto». Le «sorprese» escluse da Claudio Sala potrebbero, viceversa, venire dall'altoparlante che ufficializzerà le scelte definitive di Radice. Tanto per non venir meno ad una poco felice tradizione di quest'anno neppure dopo l'ultimo allenamento il trainer granata ha potuto annunciare lo schieramento in quanto Pecci, che aveva preso una botta alla schiena nell'allenamento di venerdì, sembrava piuttosto a mal partito: «Oggi come oggi — ha detto l'interessato al termine dell'allenamento — non potrei certo giocare. Vedremo domani». E altrettanto preoccupato si mostrava l'allenatore: «Ritene¬ vamo che il malanno di Eraldo fosse meno grave: chiaro, comunque, che io spero di avere Pecci in campo». Presente Pecci, il Torino dovrebbe schierare per dieci undicesimi lo schieramento di Vicenza: la variante sarebbe il sicuro rientro di Greco con la conseguente esclusione del giovane Mandorlini. Proprio la presenza di Greco con la maglia numero dieci lascia incertezza circa l'utilizzazione che Radice farà di Zaccarelli, anche se. l'allenatore granata ieri è stato abbastanza esplicito precisando che «il Torino con Zaccarelli dietro è interessantissimo, bello e producente» ma che «questo si può fare quando ci sono tutti». JJ itbero. dunque, sarà con ogni probabilità — come nelle ultime partite — Santin con Donava su Bettega, Salvadori su Virdis e Vullo su Causio, mentre a centrocampo non è da escludersi una disjìosizione a zona. «Certo — precisa Radice — nel decidere le marcature terremo anche conto delle capacità singole degli avversari: e sotto questo aspetto Bettega. Causio e Tardelli dovranno essere particolarmente considerati». Tutti in preallarme, dunque, e tutti concentrati al massimo. Giorgio Barberis

Luoghi citati: Torino, Vicenza