Un abile pretore e la foto d'un delitto sgominano il nuovo racket delle bische

Un abile pretore e la foto d'un delitto sgominano il nuovo racket delle bische Dopo una serie di rapine nei «club» che nascondono case da gioco Un abile pretore e la foto d'un delitto sgominano il nuovo racket delle bische La nascente organizzazione criminale (che ha preso il posto di quella di Rosario Condorelli) aveva organizzato gli assalti per ripristinare l'esazione delle tangenti - Il giudice ha chiuso i «club», allora i titolari hanno parlato Il «racket» delle bische e dei ristoranti che da un paio di anni era quasi scomparso stava riorganizzandosi. Ma le indagini del dott. Pappalardo della .Mobile», appoggiate dal pretore Vitari l'hanno stroncato sul nascere. Identificati i due boss che stavano rimettendo in piedi il clan dei taglieggiatori (per adesso la polizia ne tace i nomi), identificati anche tre dei manovali della banda, quelli cioè che pistola in pugno dovevano imporre il ricatto alle vittime. Uno é già in galera, in Sicilia: Si chiama Angelo Sciotti, 22 anni, catanese. La sera del 9 marzo scorso ha ucciso a pistolettate a Nesima Superiore, un borgo alle porte di Catania, la sua fidanzata Antonina Renna. 19 anni, ed il padre della ragazza. Santo. 57 anni. Nella sparatoria era rimasta ferita anche la sorella di Antonina. Grazia. 17 anni. Angelo Sciotti, nel novembre del '75, era stato accusato di un altro omicidio ed incarcerato. Prosciolto, era uscito di prigione pochi mesi fa, aveva cercato di riprendere il fidanzamento con Antonina, il padre si era opposto. Per questo, secondo gli inquirenti. Sciotti ha teso il mortale agguato a padre e figlia. Ma. prima di vendicarsi in modo cosi efferato per il rifiuto di Antonina, Angelo si era dato da fare nel mondo del crimine torinese. In questura non hanno dubbi: è stato lui. insieme ad altri complici, ad assaltare tra dicembre e febbraio diverse bische. Assalti compiuti non tanto per rapinare il denaro dei giocatori quanto per persuadere il proprietario ad accettare una «protezione» e a pagare la relativa tangente. Assalti che non sono mai stati denunciati, ma dei quali ugualmente il dott. Pappalardo è venuto a conoscenza indagando sul mondo del gioco d'azzardo. .77 racket — dice Pappalardo — molto forte fino ad un paio di anni fa. aveva perso potere dopo l'assassinio al ristorante Marechiaro del commissario Rosano. Il killer. Rosario Condorelli. era il boss del racket. Datosi alla macchia lui. la piaga dei taglieggiamenti era pressoclié scom-, parsa. Condorelli i1 stato arrestato il febbraio del 78 a Firenze, qualcuno del clan ha cercato di riedificare il sm piccolo impero del crimine*. Angelo Sciotti e compari, ha scoperto Pappalardo, hanno rapinato bische nascoste sotto il paravento di «club» privati in appartamenti di via Rubiana 19. via Bene Vagienna 16 bis. corso Traiano 166. via Montcbello 32. nel retro del bar «Dello studente» di corso S. Maurizio. Il coni missario ha inviato un rapporto al pretore Vitari. che ha disposto per una serie di perquisizioni, gli agenti hanno ispezionato e chiuso altre bische, denunciando i titolari. Qualcuno forse aveva già ricevuto la visita ar mata di Sciotti, ma si e ben guardato dal dirlo alla polizia Con un provvedimento mai adottato prima nella nostra città, il pretore Vitari. richiamandosi all'articolo del codice che consente il .sequestro di tutto quanto è atto a perpetrare un reato», e ritenendo comprese in questa formula le bische clandestine, ha fatto sigillare l'alloggio di Sergio Olmo in piazza Castello 51: di Carmelo Petruso in via S. Ottavio 31 e quelli di Pasquale Lamanna di via Cavour 42 e corso Rosselli 41. dove funzionava la .roulette». Di fronte a quest'azione, molto più dura del consueto e inutile sequestro di dadi e fiches. qualcuno del sottobosco delle bische si è deciso a rompere la consegna del silenzio che l'omertà impone anche alle vittime. Pretore e commissario hanno cosi appreso che gli emissari del racket si presentavano sempre in tre. che uno era soprannominato «Lo smilzo», e un al¬ tro era di sicuro catanese. I brigadieri Contini e Sclafani hanno scoperto che il catanese aveva fiutato il pericolo ed era tornato alla fine del mese scorso a Catania. Gli uomini della -mobile» l'hanno riconosciuto dalle foto dei giornali, che raccontavano del feroce duplice omicidio di Nesima Superiore: l'assassino era anche il sicario del racket. Cosi è slato agganciato il primo anello di una catena che ha consentito di dare un nome a chi stava riorganizzando il racket. Ora anche per i «pezzi da novanta», l'arresto è solo questione di tempo. if Pietro Marangelo. 30 anni, via Principe Amedeo 54. è stato rapinato martedì notte nella sua abitazione da tre amici occasionali. Li aveva conosciuti al bar e invitati a casa. Ad un tratto uno di loro, estratta una pi¬ stola, lo ha minacciato mentre gli altri due s'impadronivano di 6 anelli d'oro, un orologio, catenine e 60 mila lire. La .Mobile» sta indagando per chiarire l'episodio. it Per oltraggio, minacce e resistenza ai carabinieri è stato arrestato a Nichelino Domenico Labruzzo. operaio. 32 anni, via Puccini 20. Domenica notte, verso le 2. era stato fermato in via Torino, mentre era alla guida di una «125». Alla richiesta di esibire i documenti il giovane ha dato in escandescenze. Movimento delle donne. E' convocato oggi, ore 21. alla Cisl. una riunione per organizzare la manifestazione sulla casa della donna, indetta per sabato, alle 14.30 in piazza Palazzo di Città. Seminario Uniccf sul bambino — Oggi alle 21 all'Unione Industriale (via Fanti 17) tavola rotonda e dibattito sul bambino. ,.,atife;: Angelo Sciolti

Luoghi citati: Catania, Firenze, Nichelino, Sicilia