Sfratti: forse entro domani l'approvazione del decreto di Marco Tosatti

Sfratti: forse entro domani l'approvazione del decreto Alla Camera, se non sorgeranno altri impedimenti Sfratti: forse entro domani l'approvazione del decreto ROMA — Il decreto legge sugli sfratti sarà forse approvato dall'aula di Montecitorio entro domani sera, se non sorgeranno impedimenti imprevisti. La definitiva conversione in legge dovrà avvenire, a Palazzo Madama, entro il 1 aprile, pena la decadenza del provvedimento. La novità della giornata, ieri, è stata costituita dall'annuncio della presentazione, da parte del governo, di alcuni emendamenti, tesi a rendere meno drammatico il problema, specialmente per chi dispone di mezzi limitati. La «battaglia degli sfratti» non si esaurisce certo in questi emendamenti; comunisti e socialisti, in presenza fra l'altro del problema giuridico creato dalla requisizione degli alloggi nella capitale e in altre città d'Italia, vorrebbero allargare il discorso, sia pure con sfumature diverse, affinché tramite il decreto si possa operare anche sul mercato degli alloggi. Degli emendamenti del governo, il primo riguarda i comuni con oltre 500 mila abitanti. Gli sfrattati, che abbiano i requisiti per concorrere all'assegnazione di case di edilizia pubblica, disporranno di una «riserva*, non superiore al 25 per cento del totale degli alloggi di edilizia residenziale pubblica destinati alla generalità dei cittadini. Il secondo emendamento obbliga gli enti previdenziali, con esclusione della Cassa nazionale del notariato, e le società ed enti assicurativi te¬ nuti ad effettuare investimenti immobiliari. «a rendere pubblico, mensilmente, mediante affissione presso la pretura, l'elenco delle unità immobiliari già destinate ad uso abitazione che si siano rese o che si rendano disponibili". Quegli stessi immobili non possono essere venduti, senza un'autorizzazione preventiva delle autorità di vigilanza, e non possono essere concessi in affitto se la «/oro disponibilità non è stata resa pubblica con le modalità indicate nel primo comma». Inoltre società ed enti devono dare la priorità a coloro che ne facciano richiesta e che possano dimostrare di essere stati sfrattati. Il terzo comma fissa in 500 mila lire il tetto massimo che le prefetture possono erogare a quanti stiano subendo lo sfratto per morosità. Gli interessati devono avere un reddito «non superiore complessivamente all'importo di due. pensioni minime Inps. per la generalità dei lavoratori per nuclei familiari costituiti da uno o due componenti». Entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge chi vuole ricorrere a questo aiuto «eccezionale e transitorio» deve presentare domanda al prefetto che versa direttamente al proprietario della casa o all'ufficiale giudiziario il contributo concesso, dopo aver accertato che l'inquilino abbia contribuito a saldare il resto del debito. A questo scopo sarebbe definito uno stanziamento di due miliardi di ! lire. Gli emendamenti governativi saranno discussi questa mattina dal «Comitato dei nove», e potranno subire modifiche, anche sostanziali, o venire addirittura ritirati, nel caso che non si raggiunga un accordo. L'iniziativa del pretore Paone ha «caricato., in maniera esplosiva il proble ma, ed è forse per non aggra vare la tensione che il pei ha deciso ieri di ritirare la propo sta di «requisizione tempora nea d'urgenza delle case sfitte». Milano, del pdup. ha criticato i comunisti per questa «marcia indietro», e ha reso noto che il suo gruppo «conferma i suoi cento emendamenti, finalizzati a una battaglia parlamentare per migliorare il decreto». La linea che sarà tenuta dal pei è stata illustrata dai deputati Todros e Giglia, del «Comitato dei nove». Essa prevede di destinare agli sfrattati gli alloggi disponibili nel patrimonio degli Istituti autonomi case popolari, e quelli degli Istituti previdenziali e delle Compagnie di assicurazione, esercitare una pesante pressione fiscale contro chi tiene gli alloggi sfitti «a scopi speculativi». Il presidente della Commissione speciale «fitti... Salvatore (psi). ha illustrato la posizione del suo partito: « Vogliamo ampliare il numero degli sfratti da sospendere, e calibrare meglio il peso che gli sfrattati debbono avere nella graduatoria dell'Iacp. per evilare una guerra tra poveri». Marco Tosatti

Persone citate: Giglia, Paone, Todros

Luoghi citati: Italia, Milano, Roma