Dalla pianta «miracolo» il futuro dell'umanità?

Dalla pianta «miracolo» il futuro dell'umanità? La leucaena delle Filippine contro la fame e la crisi energetica Dalla pianta «miracolo» il futuro dell'umanità? Resistentissiina, è ottima da ardere - Cresce ovunque in meno di 8 anni e non va ripiantata. Le radici frenano l'erosione del suolo, le foglie rendono fertile il terreno. Il legno è lavorabile (carta), i frutti (legumi) sono commestibili per l'uomo; ottimo foraggio per bovini Per la maggior parte dell'umanità energia non significa carbone o petrolio, ma legna da ardere. Nelle regioni tropicali e subtropicali metà del legname disponibile è già stato usato. In media ogni utente del Terzo Mondo brucia circa una tonnellata di legna all'anno. Ogni giorno il contadino deve andare sempre più lontano dal villaggio per cercare combustibile. Ogni giorno la carbonella costa un poco di più. Ogni giorno diminuiscono le foreste e aumenta l'erosione del suolo. Questa è la crisi energetica dei poveri. In futuro l'energia solare o gli impianti di biogas potranno essere una alternativa, ma la soluzione principale continuerà ad essere la legna da ardere, in quantità sempre crescente. Gli alberi non possono crescere abbastanza rapidamente per soddisfare le necessità di ogni villaggio: la risposta può venire da una interessante specie che si chiama leucaena. E' una pianta che completa la crescita in meno di otto anni e brucia bene. Nota anche come ipil-ipil (nelle Filippine) richiede poche cure. Ha la resistenza di un'erbaccia senza averne che pochi aspetti negativi. Le lunghe radici scavano in profondità, consentendo all'albero di sopravvivere anche a periodi di siccità. Dopo il taglio, non c'è bisogno di ripiantarlo: nuovi rami crescono rapidamente dal vecchio ceppo. Nelle Filippine la coltivazione della leucaena è ormai affermata. In una zona di montagna intere foreste sono state sfruttate in continuità per 60 anni senza essere spopolate. Tre grandi società, attirate dal suo ciclo eccezionalmente breve (da tre a dieci anni), ne coltivano migliaia di ettari per uso commerciale. L'esperienza delle Filippine ha dimostrato che le piantagioni di leucaena hanno fornito maggiori quantità annuali di legna che qualsiasi altra specie. Si è constatato che si trasforma bene in carbonella, e brucia al 70 per cento d'efficienza rispetto ai prodotti petroliferi. Attualmente i 12 mila ettari di leucaena nelle Filippine forniscono l'equivalente energetico di un milione di barili di petrolio. In una provincia il governatore ha ordinato che vivai di questa pianta siano istituiti nei cimiteri e sui terreni delle scuole. Il successo della leucaena nelle Filippine è stato ripetuto in altre regioni tropicali umide, soprattutto Hawaii e Indonesia, dove le sue profonde radici possono contribuire a prevenire l'erosione del suolo. E' stata usata per stabilizzare i terreni scoscesi di Zanzibar, dove altre specie avevano fallito. Un rimboschimento estensivo di leucaena è attuato in Indonesia: su una delle isole oltre 30 mila ettari son già stati piantati per difendere i fragili pendii vulcanici. Anche l'India ha in programma il rimboschimento di vaste zone con la leucaena. Un elemento limitativo, tuttavia, è la sua difficoltà a crescere sopra i 500 metri. La leucaena è un sempreverde, originario dell'America Centrale. Cresce in ogni forma e dimensione. Ci sono tre tipi principali, che variano dal cespuglio basso all'albero di 25 metri, e oltre 100 tipi diversi sono attualmente coltivati. Una tale diversità genetica dà la possibilità di incroci per migliorarne le caratteristiche. Il suo merito principale è tuttavia la sua adattabilità: può crescere perfino in regioni semi-aride, dove può avere un ruolo importante nel trattenere l'avanzata del deserto. Il lungo tronco diritto della specie Salvador, per esempio, è ideale per fabbricare traversine ferroviarie, travi, pali per recinzioni. Il legno, semiduro, è facilmente lavorato a macchina. Può anche essere trasformato in polpa e. sebbene la carta fatta di leucaena si strappi facilmente, è ottima per stampare giornali. La leucaena è una leguminacea (come i piselli e i fagioli). ..imparentata» con i cespugli Mesquite delle terre aride americane e con l'acacia spinosa dell'Africa e dell'Asia. Come la maggior parte delle leguminacee. produce baccelli altamente nutritivi, e le sue radici hanno la capacità di «accumulare» azoto dall'aria. Questo significa che aumenta il contenuto dell'azoto del suolo in cui la pianta cresce, rendendolo più fertile. Le sue robuste radici possono anche giovare al terreno rompendo stratificazioni difficili da penetrare, migliorando quindi l'assorbimento dell'acqua e diminuendo lo scorrimento.; La leucaena, tuttavia, non è senza difetti. Il maggiore è la difficoltà di crescita nei terreni acidi e alluminosi generalmente reperibili ai Tropici. Dove il terreno è adatto, il tipo a cespuglio può soffocare tutto se non è regolarmente tagliato. Questo è accaduto in alcune parti della Tanzania, dove si è trasformato in una erbaccia soffocante, la cui fitta rete è un ottimo ambiente di riproduzione per la mosca tse-tsè. Il cespuglio così pericoloso, tuttavia, è un eccellente foraggio per il bestiame. Le foglie della leucaena sono Ricche di proteine e vitamine. Nell'America Centrale i baccelli sono consumati dall'uomo oltre che dagli animali, e nelle Filippine hanno cominciato a sostituire l'alfalfa. ••Giovani o mature, verdi o secche — scrive Noel Vietmayer. autore di un rapporto americano sulla leucaena — le foglie sono gradite al bestiame, soprattutto quando mancano i pascoli verdi .Alcune colture in Australia producono ancora dopo quasi 20 anni di continui raccolti. La Thailandia e il Malawi hanno trovato nel Giappone e a Singapore un buon mercato per mangimi animali fatti con la leucaena. La leucaena serve soprattutto per i bovini, i quali sono immuni da uno spiacevole effetto collaterale: la perdita di pelo. Questo inconveniente può colpire, oltre a pecore e capre, anche l'uomo: la colpa è di un aminoacido, la mimosina. Ma anche questo può essere trasformato in un vantaggio. Se le pecore sono foraggiate esclusivamente a leucaena per otto giorni, basta una passata di mano per staccare la lana. Robert Lamb Copyright 1979 Earthscan

Persone citate: Noel Vietmayer, Robert Lamb