Capolavori italiani proposti all'Unesco

Capolavori italiani proposti all'Unesco Capolavori italiani proposti all'Unesco MILANO — L'ambasciatore Artemisio Carducci ha presentato all'Unesco la proposta di inserire nel «patrimonio culturale e naturale mondiale» quattro beni italiani: il cenacolo di Leonardo da Vinci (a Milano), il monastero di Santa Giulia-San Salvatore (a Brescia), il complesso delle testimonianze dell'arte rupestre (nel Val Camonica), la zona classica dei Fori Imperiali (a Roma). L'iniziativa è stata illustrata — con particolare riferimento ai monumenti della Lombardia — lunedi mattina, con una conferenza stampa in corso Como, negli uffici della Regione. E' la prima volta che il nostro Paese è candidato al più alto consesso culturale internazionale: in un anno, tra le migliaia di domande che giungono da ogni nazione, a Parigi, il «Comitato intergovernativo del patrimonio mondiale» ne accoglie, in media, due, tre al massimo. ' Dell'Ultima Cena la cronaca si è specialmente occupata (da una decina di anni almeno) perché sta andando in pezzi. Il complesso bresciano comprende la chiesa di Santa Giulia (secoli XV-XVI) con affreschi (che vanno fino al XVII) e museo cristiano; la chiesa di San Salvatore, con affreschi e stucchi (sec. VII-IX), la cripta, costruita fra il IX e l'XI, e i relativi affreschi dei secoli XIV, XV e XVI; la chiesa di Santa Maria in Solario, del 1200, con capitelli dell'ottavo e nono secolo, ed affreschi del sedicesimo. Salvo il primo di tali edifici, ed alcuni locali degli altri, il complesso è in stato di generale degrado. Per quanto riguarda la Val Camonica, la zona è ritenuta fra i più importanti centri del mondo di arte rupestre preistorica. Ornella Rota

Persone citate: Artemisio Carducci, Leonardo Da Vinci, Ornella Rota

Luoghi citati: Brescia, Lombardia, Milano, Parigi, Roma, San Salvatore