Il "test" sul terrorismo Si continua a discutere di Claudio Giacchino

Il "test" sul terrorismo Si continua a discutere Il questionario già distribuito nei quartieri Il "test" sul terrorismo Si continua a discutere Cinque circoscrizioni hanno votato unanimi la bozza originaria, cinque l'hanno variata - Novelli: «Rispondere è un dovere civico» In alcuni quartieri è già cominciata la distribuzione del questionario antiterrorismo, in altri si sta provvedendo a ristampare i moduli con modifiche alle domande 4 e 5. aggiunte di nuovi quesiti, correzioni. In aìtri ancora, invece, si continua a discutere su come debba essere formulato il test. Nocciolo delle dispute, il famoso punto 5. Un nocciolo che potrebbe, in qualche area cittadina, rivelarsi uno scoglio insormontabile alla realizzazione dell'iniziativa voluta dai consigli di circoscrizioi,e e dal comitato regionale antifascista. Sembra che in certi quartieri i dissensi siano abbastanza aspri. Sul fronte dei partiti nulla è cambiato anche ieri, ognuno è restato sulle proprie posizioni. Nel pomeriggio era in programma un incontro In municipio tra le forze politiche per cercare un'intesa, ma non c è stato. Non si sono fatti vedere liberali, repubblicani e democristiani. «C'è stato un disguido organizzativo — dicono alla de — la nostra assenza è dovuta a Questo-. L'incontro forse avverrà domani, diversamente il dibattito sul questionario si svolgerà martedì in Consiglio comunale. Vediamo qual è la situazione. Quartieri — Un gruppo (S. Salvarlo: Aurora - Valdocco Rossini; Vallette - Lucento; Madonna di Campagna - Lanzo; Borgo Vittoria; Barriera Milano) hanno votato all'unanimità la bozza originale del questionario, sono quelli più avanti nella fase operativa; il documento è già stato recapitato a parecchie famiglie. Un altro gruppo (S. Paolo; Vanchiglia; Parella; Regio Parco; S. Rita) ha invece, in misura differente, variato il testo, con introduzione di nuovi quesiti, cambiamenti sintattici ai punti 4 e 5. Ciascun consiglio ha deciso da sé, quello di S. Rita, ad esempio, ha portato ad 8 le domande. .Inalterate le prime quattro — spiega il presidente Gianfranco Respiggi (psi) — abbiamo strutturato cosi la 5: "In caso affermativo di che tipo? (aggressioni, attentati, delitti, etc.)". In questo modo la 5 è più direttamente consequenziale alla 4, ove si chiede: "Potete segnalare fatti di criminalità politica accaduti a voi o ad altri nel vostro rione?". La 6 è stata cambiata: "Ai>ete provveduto a segnalarlo all'autorità competente? Se si, a quale autorità?Se no, perché?"-. I due nuovi quesiti sono: 'Sareste disposti, qualora ne veniste a conoscenza, a segnalare alle autorità competenti fatti concreti atti ad individuare coloro che commettono attentati, aggressioni, delitti etc...?-. .Avete delle valide proposte da fare per migliorare la situazione nel vostro quartiere?-. Due domande in più che. se nella sostanza non mutano di molto la struttura del questionario, sgombrano il campo dalla polemica incentrata su un presunto invito alla delazione e aspirano a fare del test un'analisi sui comportamenti della popolazione di fronte agli episodi di violenza. .11 documento è stato votato — specifica Respiggi — da pei, de, psi, psdi, pri e pli. Contrari soltanto i due rappresentanti del msi-. I quartieri Centro e S. Donato hanno adottato la soluzione proposta dall'on. Giorgio La Malfa: due buste separate, una per le prime 4 domande, una per la quinta, che sigillata sìa fatta pervenire direttamente alla magistratura. Più complesso, invece, il quadro in altri consigli di circoscrizione, almeno 7, ove non è stato ancora trovato un accordo. Accordo che in alcuni casi pare difficile. Osserva il presidente di Cenisia. prof. Claudio Morterra (pei): .Se non raggiungeremo l'unanimità di pareri va a finire die del questionario non se ne farà nulla. E' tutto molto strano: prima i consensi erano assoluti, poi, dopo l'improvvisa retromarcia di alcuni consiglieri, i democristiani tanto per capirci, si è aperta una grave spaccatura. Impossibile fare previsioni adesso. Staremo a vedere-. Giudizi — Il sindaco Novelli dice: .Dissento da quanto sldclismvulncccmLtdplcnccgssFSdldsqha scritto su La Stampa Jemolo relativamente alle prime 3 domande. Per me non sono inutili, al contrario ritengo che stimolare le famìglie torinesi a riflettere insieme, a discutere, a scambiarsi opinioni ed argomenti sul comune destino della città e della vita nazionale sia sul serio un utile veicolo di fiducia, razionalità, consapevolezza e, perché no? di speranza-. Sul punto 5 il sindaco nota che la maggioranza delle critiche elude .una delle questioni centrali, oggi, dell'iniziativa democratica contro il terrorismo. La questione del dovere dei cittadini di denunciare agli organi di Stato ogni fatto concreto che possa aiutare magistratura e polizia nella comune battaglia contro le barbarie. Infine, la di¬ sputa su questo quesito non si pone perché esso è facoltativo, tant'è che in alcuni questionari la domanda è stata sostituita o modificata-. Tra i giudizi negativi, quello del Cogidas, dell'on. de Picchioni, tra i positivi quelli di Mario Arcari, consigliere comunale Uld. e dello storico Corrado Vivami. Stamane, alle 9,30, al cinema Nazionale, si terrà un'assemblea contro il terrorismo indetta dalle Leghe degli studenti e dall'associazione studenti per la democrazia ed il pluralismo. Hanno aderito i sindacati, numerosi consigli di fabbrica, una decina di istituti superiori, il comitato regionale antifascista. Claudio Giacchino

Persone citate: Barriera Milano, Claudio Morterra, Gianfranco Respiggi, Giorgio La Malfa, Mario Arcari, Picchioni, Rossini