Ex allenatore dell'Ivrea In tribunale per calunnia

Ex allenatore dell'Ivrea In tribunale per calunnia E' Sergio Valla, ora cura i ragazzi del Torino Ex allenatore dell'Ivrea In tribunale per calunnia Assolto per insufficienza di prove - La vicenda risale al 1971 quando venne alle mani con un tifoso e disse di essere stato aggredito Ancora una volta — probabilmente l'ultima visto l'esito dibattimentale — Sergio Vatta. il locoso allenatore dell'Ivrea Calcio nella stagione 1971. è dovuto comparire davanti ai giudici del tribunale per un episodio collegato allo scontro che ebbe con un tifoso della squadra, conclusosi con uno scambio di botte. Questa volta Vatta. che ora allena la squadra ragazzi del Torino, doveva rispondere di calunnia; i giudici, sentito il difensore avvocato Musumeci. hanno concesso l'insufficienza di pro-^ ve. Sul banco degli imputati c'e-' ra anche un medico dell'ospedale d'Ivrea. Franco Bernardini, 46 anni, che segue come sanitario la squadra di calcio. L'accusa per lui era di falso ma i giudici accogliendo la tesi degli avvocati De La Pierre e Gallo lo hanno assolto con formula piena. La vicenda aveva preso l'avvio il 29 maggio 1971 in un bar del centro dove Vatta incontrò Erminio Grifo, un barbiere d'Ivrea che a suo dire guidava il gruppo di tifosi che ogni domenica manifestava contro di lui per i poco brillanti risultati della squadra. Vatta affrontò il contestatore. Ne nacque una zuffa a conclusione della quale il Grifo dovette ricorrere alle cure dei medici che lo dichiararono guaribile in un mese. Il 5 dicembre dello stesso anno. Vatta fu protagonista di un altro scontro, vittima questa volta Mario Cereghin. che colpito al naso riportò lesioni guarite in 15 giorni. Nell'occa- sione Vatta venne spalleggiato da uno dei giocatori. Italo Ferrari. Entrambi vennero rinviati a giudizio. Ferrari coinvolto soltanto nella seconda rissa fu condannato a due mesi, a Vatta invece furono inflitti cinque mesi ridotti poi a quattro in appello. Nel corso del dibattimento l'allenatore sostenne di essere stato aggredito dal Grifo e di avere quindi agito per legittima difesa: a questo proposito sostenne anche di aver subito una frattura all'anulare sinistro e per confermare il racconto esibì un certificato rilasciato dal dott. Bernardini. Il pretore però non credette alla frattura per cui Bernardini venne rinviato a giudizio per falso, mentre a carico del Vatta il magistrato riscontrò l'accusa di calunnia per le accuse rivolte al Grifo. Nel corso del dibattimento di ieri il pm dott. Gumina. aveva chiesto la condanna del Vatta a 1 anno e 4 mesi (da condonare), mentre aveva proposto l'assoluzione ampia per il medico riconoscendo che la sua prognosi fu esatta. ■k Sette giovani sono stati condannati dal tribunale di Ivrea perché riconosciuti responsabili di un episodio teppistico compiuto nel giugno 1973 ai danni di due biellesi, Antonio Lacchia. 38 anni e Armando Magasse di 30. Costoro a bordo di una ..500» si fermarono una sera sul lungo Dora di Ivrea al segnale di due autostoppisti. Appena a bordo gli sconosciuti minacciandoli con un coltello li costrinsero a recarsi nella zona del cimitero dove li attendevano altri amici: qui i due malcapitati vennero sottoposti ad una lunga serie di angherie che si risolsero per il provvidenziale passaggio, di una pattuglia di agenti. A conclusione della indagine istruttoria otto persone vennero rinviate a giudizio per violenza privata, furto, sequestro di persona e minacce. Ieri i giudici riconoscendoli responsabili di violenza privata e sequestro di persone hanno inflitto un anno ciascuno a Riccardo Carlino. 24 anni, e Roberto Beltrami di 25; dieci mesi ciascuno ad Alfredo Saletta e Lorenzo Marra, entrambi ventiseienni e Roberto Bertaglia, di 25; sei mesi ciascuno a Ivo Lissolo. di 25. e Adriano Elena di 26: perdono giudiziale è stato concesso a Mario Caffaro Rore. di 24 anni.

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