Il capo della polizia: "Chiederò un'adeguata difesa per la città"

Il capo della polizia: "Chiederò un'adeguata difesa per la città" Il capo della polizia: "Chiederò un'adeguata difesa per la città" Rinaldo Coronas si è incontrato con i genitori del ragazzo ucciso, con l'appuntato ferito e con il sindaco: "Ho fatto la gavetta proprio a Torino, e so bene che cosa manca" Improvvisa visita ieri a Torino del nuovo capo della polizia Giovanni Rinaldo Coronas. 60 anni, preletto, ex capo di gabinetto del ministro dell'Interno e da due mesi al vertice della Ps in sostituzione di Giuseppe Parlato. Dopo un colloquio con il sindaco Novelli ed un commosso incontro con i genitori di Emanuele Iurilli. ultima vittima innocente della guerriglia che insanguina la città. Coronas s'è recato a visitare in ospedale gli agenti feriti nei più recenti scontri a fuoco ed ha quindi analizzato, in Questura, con funzionari e dirigenti di polizia, la grave realtà dell'ordine pubblico a Torino. Sarebbe emersa, da questi colloqui, una posizione schietta e decisa che ha piacevolmente sorpreso gli uomini della ps. abituati in altre occasioni a discorsi di circostanza ed a promesse non mantenute. Anticipando le richieste e l'esposizione dei problemi ancora insoluti, il capo della polizia ha elencato perso nalmente le lacune da colmare e si è impegnato ad un intervento presso le autorità politiche romane. «Ho iniziato la mia carriera dalla gavetta proprio in questa città, nel commissariato San Paolo — ha detto Coronas ai funzionari della Questura — e so bene che cosa manca e che co sa c'è da fare con urgenza. Posso chiedere il necessario con la dovuta risolutezza-. Una frase che lascerebbe aperta anche la strada delle dimissioni in caso di col pevoli ritardi del governo. In precedenza c'erano stati rincontro con Novelli, in Prefet tura, e la visita sul luogo dell'ul tinta, tragica sparatoria, cui aveva latto seguilo il colloquio con i genitori dello studente ucciso. -Con il sindaco abbiamo parlato dei problemi di questa città laboriosa, oggi nel mirino del terrorismo — ha detto Coronas — che deve trottare pace, co¬ si come altre grandi metropoli italiane. La visita ai genitori di Emanuele Iurilli è stato un dovere sentito, per esprimere le mie condoglianze e quelle del ministro: ho un figlio della stessa età di quel ragazzo, e posso capire la sofferenza della famiglia in questo momento'. Da via Millio a via Tofane, il capo della polizia si è quindi recato nell'ospedale Martini Nuovo per incontrare l'appuntate D'Angiullo. ferito nell'agguatc di venerdì, e l'agente Nocito. ricoverato dopo lo scontro a fuocc con Matteo Caggegi e Barbara Azzaroni. Sulle condizioni del capopattuglia ferito in via Millic i sanitari hanno espresso un cauto ottimismo, anche se la prognosi per ora resta riservata. Congedandosi dai due agenti con gli auguri di rito. Coronas ha quindi raggiunto la Questura per i colloqui in programma al mattino ed al pomeriggio. Incontrando i giornalisti all'intervallo di pranzo, il capo della polizia ha affrontato senza mezzi termini il problema del terrorismo e del potenziamento delle forze dell'ordine: «Era net miei programmi venire a Torino ed a Milano, e purtroppo devo farlo in queste circostanze, per incontrare uomini vigliaccamente colpiti: perché è da vili colpire uomini al servizio della collettività. Non sono qui per piangere sulla situazione, però, ma per farmi conoscere- ha aggiunto Coronas. quasi sollecitando domande precise. Che cosa intende fare nell'immediato futuro? «Con la crisi di governo vi sono, tra i disegni di legge fermi, provvedimenti che dovranno migliorare la polizia come mezzi e come uomini. So die a Torino, ed in altre città, esiste da sempre una carenza d'organico: speriamo di risolverla con l'impiego di più uomini attraverso un servizio di leva che verrà istituito con incentii'i anche economici: una soluzione che riteniamo giusta, anche perché i giovani devono partecipare alla vita delle forze dell'ordine, che fanno parte della collettività-. Si lamentano la scarsità delle Volanti e la mancanza di coordinamento tra polizia e carabinieri. «Non si inventa nulla dicendo che più uomini e mezzi vi sono di presidio nelle strade, più sicurezza si dà ai cittadini. Oltre a potenziare le scuole di Alessandria e Brescia per assicurare agli agenti maggiore professionalità, stiamo organizzando corsi per gli uomini delle Volanti che combattono la delinquenza in prima linea. A Torino questi corsi sono già cominciati da alcune settimane. Il coordinamento con i carabinieri è una realtà (a Roma; ad esempio, i terminali elettronici sono in comune con la polizia), mentre purtroppo è ferma in Parlamento la legge che prelude nuove auto, giubbotti antiproiettile, armi e persino elicotteri-. Nel discorso sull'emergenza di Torino si inseriscono spesso le voci di una fuga degli agenti verso il Sud. «Non ci saranno trasferimenti senza immediata sostituzione — ha assicurato Coronas in conclusione dell'incontro — egli organici saranno presto potenziati. I nuovi allievi che escono in questi giorni dalla scuola di Alessandria sono destinati proprio a Torino, Milano, Genova, Roma e Napoli, le città più colpite dal terrorismo, che necessitano di maggiore protezione-. Roberto Reale