«Vedremo cosa farà Andreotti» dicono gli indipendenti di sinistra

«Vedremo cosa farà Andreotti» dicono gli indipendenti di sinistra ta un gruppo che comprende diciassette senatori e otto deputati «Vedremo cosa farà Andreotti» dicono gli indipendenti di sinistra «Non ci siamo mai sognati di avanzare la nostra candidatura» fa notare Raniero La Valle Provengono da diverse matrici politiche - Per Donat-Cattin sono «comunisti travestiti» ROMA — « Vedremo cosa ci dirà Andreotti. Non abbiamo nulla da chiedere, andiamo ad ascoltare. Poi valuteremo-. Cosi dice il senatore Raniero La Valle, cosi possono ripetere tutti gli indipendenti di sinistra balzati di colpo alla ribalta politica come apparenti scioglitori o annodatori del nodo della crisi. «Non ci siamo mai sognati di avanzare la nostra candidatura, né chi ha pensato a noi si è mai preoccupato di domandarci qualcosa-, aggiunge La Valle. E' la lamentela che. insieme con un certo orgoglio di gruppo, accomuna i diciassette senatori e gli otto deputati della sinistra indipendente. Provengono dalle matrici più diverse, alcuni sono atei, altri cattolici, c'è anche il sen. Tullio Vinay pastore valdese, si dividono su molti punti, ma concordano su un certo stupore di trovarsi involontariamente «ago della bilancia» sulla necessità di non prestarsi ad «alibi» per nessuno. -Il problema vero — dice La Valle — va ben oltre gli indipendenti nel governo. L'aver concentrato tutto su di noi ini sembra un'altra mistificazione e l'indice della inadeguatezza con cui si muove la classe politica-. E' un fatto che la soluzione della crisi sembra dipendere dagli indipendenti: Saragat entra nel governo come vicepresidente purché qualche indipendente sia ministro: i so¬ cialisti condizionano il loro ingresso nel governo a quello degli indipendenti; i comunisti li proposero come garanzia di cambiamento (ma al «laico» La Malfa): Andreotti è favorevole, non da oggi se due anni fa parlò per primo dei «tecnici» per rafforzare l'intesa con pei e psi, la de appare divisa: Zaccagnini sembra propenso, Donat-Cattin ripete che sono «comunisti travestiti». -Il problema — spiega La Valle — è se si intenda andare verso un superamento delle discriminazioni. In questo caso, siamo d'accordo. Ma se pensano di usarci come alibi, sarebbe ipotesi inaccettabile, perché contro l'obiettivo die perseguiamo nella vita politica-. E' la stessa posizione del sen. Luigi Anderlini, presidente dei senatori indipendenti: «In un momento così drammatico per il Paese siamo per un governo d'emergenza di unità nazionale-. Questo equivale a dire che i comunisti devono stare nella maggioranza: -Certo — precisa il sen. Luigi Spaventa, noto economista, uno dei candidati "in pectore" — sarebbe difficile appoggiare un governo contro il pei. Ma occorre soprattutto giudicare sulla base del programma e della composizione del Ministero-. Riprende La Valle: -Per questo motivo noi sentiremo Andreotti, e giudicheremo quel che ci dirà su tale base di motivazioni, che non riguarda solo il nostro gruppo, ma le soluzioni che si vogliono dare alla crisi-. -Il nostro giudizio sul governo — sottolinea La Valle, concludendo — non dipende in modo assoluto, ripeto in modo assoluto, dalla presenza o meno della sinistra indipendente nel gabinetto ma nel senso complessivo del cambiamento-. Anderlini conferma che se l'offerta eventuale di entrare nel governo corrispondesse agli indirizzi di fondo degli indipendenti, se la struttura governativa avesse le necessarie garanzie «non avremmo alcun motivo di opporre un rifiuto-. Con questi propositi Anderlini e l'on. Altiero Spinelli, vanno stamane dal presidente incaricato Andreotti. Vedremo cosa ne verrà fuori, ma la risposta dipende soprattutto dai partiti, e dalla de in modo specifico. Secondo la geografia parlamentare, teoricamente, potrebbe diventare ministro anche l'on. Silverio Corvisieri, ex comunista, ex giornalista de «l'Unità», passato prima nell'ultrasinistra con la quale fu eletto il 20 giugno, ma da qualche mese dimessosi dal gruppo del pdup per iscriversi al gruppo misto come indipendente di sinistra. E' una possibilità puramente astratta: Corvisieri non ha chi lo proponga né chi lo sostenga, benché sia l'indipendente di sinistra forse più indipendente. Lamberto Fumo

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