Licenza edilizia d'obbligo per gonfiare palloni sui campi da tennis in inverno

Licenza edilizia d'obbligo per gonfiare palloni sui campi da tennis in inverno La sentenza del pretore tronca la polemica che si era accesa Licenza edilizia d'obbligo per gonfiare palloni sui campi da tennis in inverno Ma gli imputati sono assolti perché non potevano sapere di violare una norma - Il diritto di alzare le «coperture pressostatiche» costerà comunque poco: sulle 300 mila lire Si è conclusa in parità, senza vinti né vincitori, la partita sui «palloni., del tennis invernale. Le coperture pressostatiche che da ottobre a marzo coprono i campi non saranno sgonfiate ma le società sportive dovrebbero richiedere la licenza edilizia. Il condizionale è d'obbligo perché non si conoscono i motivi della sentenza emessa ieri dal pretore Palmisano. ma l'interpretazione del dispositivo sembra abbastanza facile. Le quattro società sportive. Riv-Skf (rappresentata dal presidente Giovanni Giraudi). Enel (Luciano De Matteis), Sisport Fiat (Giampiero Boniperti). River Side (Alberto Vigliano) e il titolare della ditta che ha montato i «palloni» sono stati assolti dall'accusa di non aver chiesto la licenza perché «il fatto non costituisce reato per mancanza di elemento soggettivo». Vale a dire che il reato oggettivamente ci sarebbe, ma che gli imputati erano legittimati a pensare che la concessione non fosse n<>cessaria. Il Comune, in particolare l'assessorato all'Urbanistica, che aveva presentato l'esposto, ha visto accolto, d'altra parte, il suo punto di vista: palloni si. ma con licenza edilizia. Il dottor Palmisano ha applicato la normativa sui suoli (legge Bucalossi) là dove parla di «modifiche urbanistiche» e ha fatto rientrare i palloni in questa normativa. Il timore di migliaia di sportivi che hanno seguito la polemica dovrebbe rientrare: i palloni saranno sgonfiati a fine marzo come ogni anno. poi. fino ad ottobre, ci sarà tempo per richiedere la licenza. Sembra che alcune spspdzcrla5pbsidtnndsnnstdsrnpl'bfllllllllllimillllllllllimillllllllimillllllllllllllllM società non abbiano perso tempo provvedendo sin d'ora a presentare la richiesta. E il «costo» per la concessione non è alto. Il dottor Narducci. capo ripartizione edilità del Comune, ha chiarito che gli oneri rientreranno nella fascia applicata per la «trasformazione del terreno»: 500 lire al metro quadrato che per un campo da tennis dovrebbe comportare una spesa non superiore alle 300 mila lire. Ieri in aula gli imputati hanno confermato di non essere stati informati dal Comune sull'obbligo della licenza. Il p.m. avvocato Santoni ha chiesto l'assoluzione con formula dubitativa per tutti. I difensori (Zaccone e Morra per l'Enel. Chiusane e Festa per Riv-Skf e Sisport Fiat. Zancan per River Side e Gianaria per Mario Prando) hanno sostenuto che gli accusati andavano assolti con formula piena perché «il fatto non sussiste». Questa in sintesi la loro tesi. La legge regionale del dicembre '77 successiva alla normativa Bucalossi ha fatto un elenco di «opere» per le quali basta la semplice autorizzazione: i palloni rientrano appunto in questo elenco. Le prime coperture a Torino risalgono al '70 e lo stesso Comune ne ha gonfiati diversi. E ancora. I palloni non viola no l'assetto urbanistico, non è stato modificata la destinazione del terreno, non c'è alterazione dei valori territoriali. I legali hanno anche ricordato che lo stesso Comune si è rivolto in pratica al pretore per avere una 'risposta sul problema, per chiarire i dubbi. Ma la sentenza del pretore, dopo mezz'ora di camera di consiglio, non ha accolto la richiesta di assoluzione perché «il fatto sussite» (cioè perché i palloni non hanno bisogno di li cenza edilizia). Ha detto sempli cernente che gonfiare palloni senza licenza è di per sé un reato, ma gli imputati erano autorizzati a pensare che non lo fosse: perciò vanno assolti. it Rinvio di 24 ore per il prò cesso in Corte d'assise contro il gruppo di «Prima Linea» accusato di una serie di attentati compiuti a Torino tra la fine del '76 e il giugno del '77. Ieri mattina, in apertura d'udienza, il pre sidente Barbaro ha constatato che in aula erano presenti soltanto quattro avvocati. Tartaglino. Guidetti Serra. Nisi e Rogolino. «Dal momento che tutti e quindici gli imputati hanno difensori di fiducia e che i quattro legali presenti in aula non sono sufficienti a rappresentare gli assenti — ha detto Barbaro — la ' Corte si aggiorna». IIIIIIIIIII IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII1IIIIIIIIIIIIII

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