Vincono i laici seguiti dal pci all'università Bocconi di Milano di Gino Mazzoldi

Vincono i laici seguiti dal pci all'università Bocconi di Milano Percentuale record degli studenti che hanno votato (28,68) Vincono i laici seguiti dal pci all'università Bocconi di Milano In totale: 6 seggi a Iniziativa laica (pli-psdi-pri) e 5 ai comunisti - Nessun seggio ai cattolici MILANO — Le votazioni all'Università Bocconi per il rinnovo della componente studentesca nel consiglio dell'opera universitaria, nei consigli del dipartimento di economia politica e di quello di economia aziendale, hanno confermato le previsioni. La lista di -Iniziativa laica» (costituita da liberali, repubblicani e socialdemocratici) ha stravinto, le sinistre (con la lista « Unità, lotta e democrazia») hanno fatto qualche passo avanti, mentre i cattolici (raggruppati nella lista « Cattolici popolari») sono stati battuti. L'affluenza alle urne ha registrato la percentuale record del 28,68 per cento. Hanno votato 1260 studenti sui 4394 iscritti. Nelle elezioni per il consiglio dell'opera universitaria (che rappresentano di fatto lo specchio fedele dei rapporti di forze complessivi tra le varie componenti dell'ateneo). -Iniziativa laica» ha ottenuto il 53 per cento (2 seggi): -Unità, lotta e democrazia» il 34% (1 seggio): i -Cattolici popolari» (che nelle elezioni del febbraio scorso si erano affermati negli altri tre atenei milanesi, la Statale, la Cattolica e il Politecnico) hanno avuto solo il 12 per cento che non ha consentito loro l'attribuzione di seggi. La «Nuova sinistra» non si è presentata. Per il dipartimento di economia politica. -Iniziativa laica» ha ottenuto il 33.1 per cento dei voti (1 seggio):Unità, lotta e democrazia» il 40.8% (2 seggi): «Nuova sinistra» il 14% (nessun seggio): i -Cattolici popolari» 9.6% (nessun seggio). Per il dipartimento di economia aziendale. -Iniziativa laica» ha avuto il 58.25 per cento dei voti (2 seggi): «Unità, lotta e democrazia» il 19.7% (1 seggio): i -Cattolici popolari» 13,75% (nessun seggio): -Nuova sinistra» 8,25% (nessun seggio). Per il «comitato sportivo», infine. -Iniziativa laica» ha ottenuto il 53.28 per cento (1 seggio): «Unità, lotta e democrazia» il 33,64% (1 seggio): i «Cattolici popolari» il 12,97% (nessun seggio). Tirando le somme: 6 seggi sono andati alla lista di «Iniziativa laica»; 5 alla lista appoggiata dai giovani comunisti: nessun seggio ai cattolici e alla -Nuova sinistra» Sull'esito delle elezioni era dato per scontato il successo di «Iniziativa laica» e la sconfitta dei «Cattolici». Ha stupì- to invece il successo delle sinistre in una Università tutta particolare, simbolo del mondo manageriale lombardo. Il profilo socio-economico ricavato dalla professione dei padri indica, infatti, che il 25.70 per cento degli studenti della Bocconi sono figli di impiegati pubblici e privati: il 23.30 di dirigenti d'aziende industriali, commerciali e bancarie: il 17.85 di artigiani e commercianti: il 12.15 di liberi professionisti: il 9.20 di operai e braccianti; il 7.45 di imprenditori e il 4.35 di insegnanti. La Bocconi è dunque una tipica Università borghese e la riprova è data dal fatto che soltanto il 35 per cento dei suoi iscritti appartiene a famiglie che hanno un reddito dichiarato inferiore ai 9 milioni e i due terzi dei padri risultano percettori di redditi da lavoro subordinato ad alto livello. Le tasse della Bocconi sono rapportate ai redditi della famiglia, ma anche lo studente privo di mezzi può frequentare l'ateneo gratuitamente. Questo gruppo rappresenta il 10 per cento degli iscritti: un altro 25 per cento paga il minimo; gli altri pagano per sé e per coloro che pagano meno o non pagano affatto Gino Mazzoldi

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