Un aumento di 68 lire il kg per la carta dei quotidiani

Un aumento di 68 lire il kg per la carta dei quotidiani H Cip deciderà domani se dare parere favorevole Un aumento di 68 lire il kg per la carta dei quotidiani Il rincaro (del 17,56%) proposto dalla Commissione prezzi - Conguaglioip^Jlgasolios^ ROMA — Nulla di fatto al Comitato Interministeriale Prezzi sulla istituzione di una cassa conguaglio per il gasolio, né sul prezzo della carta per i giornali. Contrariamente alle previsioni, il Cip si è occupato ieri — sotto la presidenza del ministro dell'Industria Prodi — di argomenti di minor rilievo, come l'aumento dei prezzi di alcuni farmaci e il ritocco delle tariffe di qualche acquedotto, fra le quali quella dell'acquedotto del Basento. Il Cip ha inoltre ratificato l'aumento del prezzo del metano entrato in vigore il 1 marzo. I provvedimenti riguardanti il petrolio e la carta per i giornali (insieme alla possibilità di aumentare il prezzo dei quotidiani) saranno discussi, e quasi certamente definiti in una nuova riunione fissata per domani, giovedì. I due argomenti, certamente scottanti, sono stati esaminati nella stessa giornata dalla Commissione centrale prezzi, l'organo consultivo che vaglia preventivamente le questioni da sottoporre al Cip e le relative proposte. La Commissione ha espresso parere favorevole a un aumento 'del 17,56% sul prezzo della carta da quotidiani (circa 68 lire al chilogrammo): il prezzo salirebbe così dalle attuali 388 a 456,20 lire rispetto alle 496,80 richieste dalle industrie cartarie per ogni chilogrammo. Per quanto riguarda il problema del gasolio, la Commissione ha espresso un orientamento contrario all'istituzione di una cassa conguaglio prezzi, non essendosi verificata ancora una situazione internazionale tale da giustificare l'adozione di un provvedimento in questo senso. Nel caso dovessero verificarsi difficoltà nei rifornimenti, la Commissione sarebbe favorevole alla creazione di una cassa conguaglio per rimborsare alle compagnie petrolifere parte della differenza tra il prezzo internazionale e quello praticato sul mercato interno (due lire al chilogrammo, limitatamente a quantitativi determinati di gasolio). La Commissione si è pronunciata anche sul problema del prezzo dello zucchero, alla luce della sentenza della Corte di Giustizia della Comunità europea che ha dichiarato illegittimo, in tutti i paesi della Cee. il sovrapprezzo di circa 37 lire al chilogrammo imposto due anni fa dalla Cassa conguaglio zucchero. La Cassa dovrà restituire ai com- mercianti all'ingrosso il sovrapprezzo illegittimamente riscosso con gli interessi legali maturati nel frattempo. In merito, poi, all'integrazione delle tariffe praticate dalle aziende minori di elettricità non assorbite dall'Enel (soprattutto imprese sarde e siciliane) la commissione ha deciso di proporre il rientro nell'integrazione anche della remunerazione del capitale e dei nuovi ammortamenti effettuati dalle aziende minori. g. c. f. Nuove imputazioni a Viglione e Frezza per truffa e calunnia ROMA — Un nuovo mandato di cattura è stato spiccato dal giudice Francesco Amato contro il giornalista Ernesto Viglione e contro Pasquale Frezza per le loro presunte rivelazioni sulla vicenda Moro. Il magistrato ha contestato ai due la truffa ai danni del deputato democristiano on. Egidio Carenini, il tentativo di truffa ai danni dello Stato e la calunnia ai danni dell'Arma dei carabinieri. Viglione, arrestato un mese fa per favoreggiamento e testimonianza reticente, è ora accusato anche di truffa per 15 milioni versatigli da Carenini affinché convincesse il «confidente» a fare le sue rivelazioni. Il giudice ha consegnato personalmente a Viglione il nuovo mandato di cattura sottoponendolo ad un interrogatorio, mentre si è limitato a notificare a Frezza il provvedimento, riservandosi di ascoltarlo nei prossimi giorni. Savona: Pertini tra i contribuenti SAVONA — E' stato reso noto ieri a Savona l'elenco dei contribuenti per il 1976. Certamente, il nome di maggior spicco fra essi è quello di Sandro Pertini, che nel 1976 non era ancora Presidente della Repubblica, ma che a tutti gli effetti era cittadino di Savona. Per il 1976, il reddito denunciato dall'onorevole Sandro Pertini era pari a lire 9 milioni e 168 mila lire. E' da tenere conto che soltanto il 40% dell'indenntià parlamentare concorre alla formazione del reddito di un deputato mentre la parte restante è ritenuta rimborso spese. Tra gli altri nomi dei contribuenti per il 1976, di rilievo è anche quello del presidente della giunta regionale ligure. Angelo Carossino, comunista, cittadino savonese, che denunciò un reddito di lire 4 milioni e 402 mila lire.

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