Paperino di Gianni Rondolino

Paperino Los Angeles Paperino e una metropoli Giovanni Brino: «La città capitalistica. Los Angeles», Edizioni Medicea, pag. XXXII-319, ili. 1074, Lire 15.000. Può sembrare ardito, anticonformistico o anche soltanto divertente descrivere le strutture della «città capitalistica» servendosi dei modelli forniti da Hollywood, da Disneyland o da Paperopoli, come fa Giovanni Brino in questo bellissimo libro dedicato a Los Angeles. Eppure è un metodo di approccio critico che apre prospettive inconsuete e getta una luce splendente sulla civiltà urbana del tardo capitalismo come si è venuta formando in questi ultimi cinquantanni in California, e più in generale nella società occidentale. Perché analizzando Hollywood, nel suo sviluppo e nella decadenza — con i miti e i riti sociali connessi —, e più ancora sezionando la struttura fantastica di Disneyland o la pianta urbanistica di Paperopoli, si riesce a cogliere alcuni degli elementi caratteristici di quella che può essere definita la città capitalistica per eccellenza, Los Angeles. I rapporti fra l'uomo e l'ambiente vi sono infatti affrontati e risolti alla luce d'un progetto, meglio ancora di una pianificazione, che tende a risolvere ogni e qualsiasi problema umano e sociale che nasce dalla vita dei cittadini. Il nomadismo e il consumismo, la città vista come scenario della propria esperienza esistenziale e al tempo stesso parte integrante delle proprie scelte culturali, l'ambiente reso artificiale ma contemporaneamente umanizzato sul piano dell'uso che se ne fa, derivano da una tradizione e una pratica di vita che hanno nella storia di Hollywood (e più in generale del cinema hollywoodiano) il loro modello, e nella realizzazione utopistica di Disneyland e nella progettazione virtuale di Paperopoli il loro emblema. A leggere il libro succoso di Brino e a vedere attentamente le numerosissime illustrazioni che lo accompagnano, e ne costituiscono parte integrante e indispensabile, si ha ia sensazione che la città capitalistica sia il riflesso reale d'un mondo soltanto sognato attraverso i mille film hollywoodiani che abbiamo visto. Ma è vero anche il contrario; quasi che la realtà del cinema di Hollywood, e della stessa Hollywood come punto di partenza e d'arrivo d'un grande progetto esistenziale, abbia trovato un contraltare illusorio e fantasmagorico tra le case e le vie d'una città fantastica come Los Angeles. Ma è proprio quando la fantasia diventa realtà che sorgono i problemi cruciali del vivere sociale, o meglio della socializzazione dell'esistenza Osservando la struttura di Los Angeles non soltanto sul piano urbanistico e architettonico, ma anche attraverso l'attenta analisi delle «pagine gialle» e delle superstrade, delle scritte murali e delle automobili personalizzate, delle case viaggianti e dei giocattoli Mattel, vien fuori un quadro d'insieme che ci consente di comprendere la vera natura del nostro comportamento sociale. L'urbanistica, nella sua accezione più vasta, si fa modello di vita. In questa prospettiva, ci rendipmo conto di quanto vasta e capillare sia stata l'influenza del cinema e dei fumetti sulla società del tardo capitalismo. Questo libro ci dice che la città contemporanea è anche, e forse soprattutto, il riflesso delle immagini dei film e dei fumetti che abbiamo consumato. Gianni Rondolino i

Persone citate: Giovanni Brino