Abbiamo inquinato le acque ripulirle ci costerà 50 miliardi

Abbiamo inquinato le acque ripulirle ci costerà 50 miliardi La Regione impegnata nella campagna ecologica Abbiamo inquinato le acque ripulirle ci costerà 50 miliardi In corso i lavori per i depuratori consortili - Entro giugno il "Piano idrico,, - 40 milioni di dati già inseriti nel calcolatore elettronico E' tempo di risparmi. Si parla molto di risparmio energetico, ma si dimentica troppo facilmente una raccomandazione che da anni i tecnici vanno ripe-, tendo: risparmiare acqua. • L'anno 1979 — scrive il diretto-1 re dell'Acquedotto torinese Aldo Pedussia in un volumetto recentemente pubblicato dalla Eda di Torino, "Le acque in Piemonte" — sarà per le Regioni Vanno delle acque ed entro il 13 giugno dovranno essere predi¬ sposti i piani regionali di risanamento». Il Piemonte si è dotato di questo piano fin dal 29 aprile '75 e in questi giorni il presidente della giunta regionale. Viglione. ha fatto una serie di riunioni nei comprensori per sollecitare i lavori che prevedono, per il triennio 1979-1981, finanziamenti per 50 miliardi. • Bisogna sveltire ancor più i lavori — ha detto Viglione —per salvaguardare al massimo le condizioni igienico-sanitarie del nostro patrimonio idrico». Contemporaneamente a questi lavori, da circa un anno il Centro di calcolo è impegnato — insieme con gli altri lavori — in una ricerca relativa al piano delle acque. «£' un progetto — dice Viglione — che impegna la Regione per 350 milioni e che sarà pronto entro il mese di giugno. Stiamo raccogliendo 40 milioni di dati su tutti gli usi dell'acqua: essi costituiranno un nero e proprio "bilancio idrico" da cui partire perché in tutti i settori produttivi, industriale, agricolo, eccetera, e per gli usi sociali, si possa fare finalmente dell'acqua un uso razionale ed eliminare gli sprechi estremamente dannosi per la comunità». Il Piano delle acque, al quale sta lavorando un gruppo di esperti (professori del Politecnico. dell'Università, del Centro elaborazione dati) dovrà fornire tutte le notizie utili per soddisfare le necessità del Piemonte. In particolare »la sicurezza die la qualità dell'acqua sia sempre idonea alle finalità cui è destinata e in quantità sufficiente per usi potabili, agricoli, industriali e per produzione di energia senza comportare degradazioni del territorio interessato». Si ricerca inoltre •adeguata dis}>onibilità di acqua per usi ricreativi, per la conservazione del patrimonio ittico, per la tutela del paesaggio e dell'ambiente in generale». L'elaborazione del Piano, con i 350 milioni stanziati dalla Regione, divide il Piemonte in 11 bacini idrografici e in 29 sottobacini che coincidono con i bacini idrografici dei maggiori corsi d'acqua piemontesi. In essi vengono raccolti quei 40 milioni di dati per consentire la formulazione di tutti i modelli matematici per l'uso plurimo (agricoltura, industria, potabile, energetico) di questa risorsa che si rivela sempre più ricercata e quindi sempre più scarsa. ^ , garb.

Persone citate: Aldo Pedussia, Viglione

Luoghi citati: Piemonte, Torino