L'ex segretario psdi dichiarato decaduto dal Parlamento di Fabrizio Carbone

L'ex segretario psdi dichiarato decaduto dal Parlamento L'ex segretario psdi dichiarato decaduto dal Parlamento ROMA — Luigi Giti è stato riconosciuto innocente da tutti i ventotto giudici della Corte Costituzionale. E' prevalsa, a maggioranza, l'assoluzione con formula piena. Mario Tanassi è stato condannato dai due terzi del collegio giudicante: un blocco netto di palle nere contro l'ex ministro della Difesa socialdemocratico che è stato dichiarato decaduto da deputato e ha iniziato a scontare nel carcere di Rebibbia la pena di due anni e quattro mesi di reclusione. E' in una cella accanto a quella di Antonio e Ovidio Lefebvre. registi di una corruzione che — per i giudici della Suprema Corte — ci fu in modo chiaro. Gli Hercules C-130 non servivano alla nostra Difesa: furono acquistati dietro «sollecitazione» e distribuzione di novecento e passa milioni di tangenti. Camillo Crociani. Duilio Fanali e Bruno Palmiotti hanno fatto parte del «giro» della corruzione: l'ex presidente della Finmeccanica. latitante, andrà in prigione se verrà scoperto il dorato rifugio. L'ex capo di stato maggiore dell'Aeronautica e il segretario di Tanassi. invece, non sconteranno la condanna inflitta perchè questa è inferiore ai due anni di reclusione: la pena viene sospesa per 5 anni. E' assolto anche Luigi Olivi, amministratore della Ikaria di Vaduz. società accusata di aver ricevuto 78 mila dollari dalla Lockheed per passarli poi a un ministro non identificato. Ed è qui che la Corte Costituzionale — se ne legge il significato tra le righe nel dispositivo — ha fatto il suo colpo a sorpresa, imprevisto, clamoroso. I ventotto giudici hanno disposto lo stralcio della posizione di Olivi, chiedendo che sia processato dalla magistratura ordinaria competente e cioè dalla Procura della Repubblica di Roma. Il fascicolo è stato inviato al procuratore De Matteo, che dovrà affidare l'inchiesta preliminare ad un suo sostituto. La Suprema Corte in pratica dice: Olivi era nel gruppo della corruzione e ha operato per conto della multinazionale statunitense: noi però non siamo riusciti a individuare il destinatario delle tangenti, abbiamo solo escluso che sia stato il tramite per il ministro Gui. Si apre cosi il «Lockheed bis», un secondo processo. E ieri sera è circolata la voce che in questa seconda indagine potrebbe essere coinvolto un altro uomo politico, che all'epoca ricopriva incarichi di governo. Questi i punti cruciali della sentenza, letta ieri in undici minuti dal presidente Paolo Rossi. Per chiudere il processo c'è stata la camera di consiglio più lunga della storia d'Italia: 23 giorni. Perchè tanto tempo? Le indiscrezioni di buona fonte dicono che non ci sono stati né «gialli né scontri violenti. Si è discusso molto, tenen- do conto che la relazione del giudice Gionfrida e durata ben undici giorni. Una batta- glia giuridica c'6 stata tra i fautori della corruzione pro- pria (che poi ha prevalso) e quelli che volevano imporre la corruzione impropria (con- danne ridottissime e condono generale per gli imputati). Alia fine, i 28 giudici hanno 1 accolto le tesi del collegio d'accusa (Alberto Dall'Ora. Carlo Smuraglia e Marcello Gallo). riducendo di molto le pene. Infatti nella clausura di Palazzo Salviati la maggio ranza ha ritenuto le atte nuanti pari alle aggravanti e ha deciso che il reato com- messo non poteva considerarsi continuato nel tempo. Cosi è andata. Ieri in un clima di forsennata tensione, tra spinte, calci, grida, lacrime, nervosismo, paura, all'ultimo piano del palazzo che ospita, a lato del Quirinale, la Corte Costituzionale, si è svolta una battaglia tra cronisti, fotografi, operatori televisivi, giudici e imputati per cogliere battute, reazioni, commenti a una sentenza che farà storia perché per la prima volta è stato condannato un uomo che fu ministro e potente segretario di partito. Con lui altri sono finiti in prigione. A questa sentenza non c'è appello, ma gli avvocati difensori hanno tre carte da giocare: presentare ricorso in Cassazione per ottenere la revoca dell'ordine di carcerazione che ha colpito Tanassi e i fratelli Lefebvre. Questa prima mossa è stata già fatta: nel caso che l'istanza fosse respinta i legali hanno annunciato l'inoltro del cosiddetto «incidente dì esecuzione... formula che contesta i tre arresti di ieri. Su questo punto dovrà pronunciarsi la Corte d'Appello e se anche questa mossa fallisse, l'ultima «chance» e il ricorso all'Orni. Dal dicembre del '78 in Italia è in vigore il trattato internazionale sui diritti civili e politici. I Paesi firmatari riconoscono (articolo 14) che chiunque sia stato condannato in un processo penale ha il diritto ad un secondo grado di giudizio. E' un punto delicato su cui si apriranno battaglie fra esperti di diritto internazionale e costituzionalisti. Ma è indubbio che la contro. ersia esiste e va risolta. La sentenza letta ieri non chiude cosi il processo Lockheed: si aprono gli strascichi procedurali, le contestazioni giuridiche di chi vuole veder scarcerati i suoi clienti. E poi c'è il caso Olivi, l'appendice a sorpresa che aprirà nuove polemiche alla ricerca di altri colpevoli. Fabrizio Carbone Roma. Gli ex ministri Luigi Gui e Mario Tanassi durante la lettura della sentenza ieri mattina al Palazzo della Consulta (Ansa)

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