Una spinta a cambiare

Una spinta a cambiare Una spinta a cambiare Al di là degli esiti specifici della vicenda giudiziaria, cioè delle valutazioni circostanziate (e verosimilmente assai contrastate e tormentate) che la Corte ha dato delle responsabilità dei singoli, il caso Lockheed ha rappresentato un punto di svolta nella storia recente di questo Paese: nel senso del costume sociale, della moralità collettiva, non senza influenze importanti sulla storia propriamente politica. Il caso esplose agli inizi del 1976 e parve, anzi fu un esempio-limite di un certo modo deteriorato, opaco, equivoco di gestire il potere pubblico. Sarebbe assurdo, insensato, identificare i trentanni precedenti, i trentanni della democrazia, con questa storia di tangenti e d'imbrogli: i partiti che. attraverso loro rappresentanti, vi sono stati coinvolti hanno ben altri argomenti per difendere il proprio passato e la propria rispettabilità democratica. Tuttavia resta inquietante lo squarcio che l'inchiesta e il dibattimento hanno aperto su un sottobosco di clientelismi e di favoritismi, e a volte di autentica corruzione. Furono rivelazioni come questa, fra l'altro, a rafforzare la spinta a un cambiamento, che già si era intravista nelle ..amministrative» del 15 giugno 1975. Nelle elezioni politiche del 20 giugno 1976 ne trasse beneficio anzitutto il partito comunista, nel quale molti italiani, anche non marxisti e tanto meno leninisti, videro un possibile strumento di rinnovamento della classe dirigente. Ma. poiché ciò poneva una serie d'interrogativi d'altro genere, l'ini per rafforzarsi elettoralmente anche la de (una rappresentazione emblematica della situazione di stallo del sistema italiano»). Se però non potè rivelarsi lui decisivo detonatore polii ico. il caso Lockheed agi come una scossa importante sul piano del costume pubblico. Alla richiesta collettiva che fosse latta luce e fosse fatta giustizia segui la messa in stato d'accusa di personaggi di rilievo, senza più reticenze o indulgenze: il primo processo a ex ministri, oltre che a Ioin clienti e frequentatori, davanti alla Corte Costituzionale nella storia della Repubblica. S'instauri) o si restaurò un modo diverso, che pei sarebbe ciucilo normale, di valutare i comportamenti privati e pubblici, semiprivati e semipubblici, di chiunque sia chiamato alle cariche della democrazia e dello Stalo: un modo tanto più severo quanto più alte sono le cariche. Ed è la logica che avrebbe portato più lardi alle dimissioni di Giovanni Leone, il piccolo ma significativo ..Watergate» italiano. Frattanto la legge sul finanziamento pubblico dei parlili ha annullato il più importante pretesto o alibi per iranici e transazioni inammissibili. Ciò non vuol dire, ovviamente, che questa sia ormai una Repubblica bene ordinala. Mollo resta da fare sul piano della moralizzazione e più ancora sul piano del buon funzionamento della .macchina, dello Staio e del para-Stato, nel senso della limpidezza e dell'efficacia delle procedure (questo secondo piano e strettamente connesso al primo: è la vera, grande riforma» che gli italiani attendono da sempre). E neppure t parlili maggiori hanno trailo ogni lezione possibile, benché la de si sia -rifondata . almeno moralmente, con Zaccagnini, e il pei appaia seriamente impegnato nella ricerca di un'identità tale da qualificarlo senza più riserve (orza di governo in un Paese dell'Occidente democratico e allanlico. Aldo Ki//.o

Persone citate: Aldo Ki, Giovanni Leone, Zaccagnini