Un computer in tasca che parla sei lingue

Un computer in tasca che parla sei lingue INVENTATO DJ USA, INVADERÀ' I MERCATI Un computer in tasca che parla sei lingue NEW YORK — In America è già il simbolo del successo, la prova che si è arrivati, che si viaggia, che si è uomini di mondo, quasi un marchio di internazionalità. In Europa, e senza dubbio in Italia, sarà presto l'oggetto più alla moda, e andrà a ruba tra industriali e belle donne, seduttori balneari e segretarie d'azienda. Si tratta del traduttore, un computer tascabile che parla più lingue, saltando con indifferenza dall'una all'altra, e che fa appunto traduzioni al semplice tocco di un tasto. Attualmente, di traduttori in commercio in America ve ne è un tipo solo, il Lexicon LK 3000, prodotto dall'omonima ditta di Miami, che intende aprire una succursale a Milano a giugno. Ma da marzo, ve ne sarà anche un secondo, più avanzato, prodotto dalla Craig di Los Angeles, la cui esclusiva per l'Europa appartiene alla Priends-Amis di Parigi. Il primo costa 225 dollari, 190 mila lire; l'altro costerà 200 dollari, 170 mila lire. In Italia saranno forse un po' più cari. Abbiamo parlato per telefono col presidente della Lexicon in Florida, un giovane greco a nome Kyriakides, e col direttore dell'ufficio progetti della Craig in California, Phil Callaghan. I due traduttori funzionano in base allo stesso principio, e hanno dimensioni analoghe, un po' più voluminose dei normali calcolatori tascabili, 12 centimetri per 18. Ma qui la somiglianza finisce. Se il Lexicon LK 3000 ha l'orgoglio di essere il pioniere, il traduttore della Craig (si chiama solo cosi) rivendica un salto di qualità notevole. Le sei lingue dei due computers sono le stesse, inglese, francese, tedesco, italiano, spagnolo e giapponese, ma l'uso che il Lexicon ne fa è limitato. Il computer fun-, ziona con due sole capsule alla volta, per esempio dall'inglese in italiano o viceversa, dal francese al tedesco e al contrario, e cosi via. Per avere la traduzione in una delle altre lingue, le capsule vanno sostituite insieme con delle componenti elettroniche interne. Ciascuna capsula costa 65 dollari, 55 mila lire. Il traduttore Friends-Amis funziona invece con tre capsule alla volta, e perciò in tre lingue contemporaneamente, a un prezzo più modesto, 25 dollari. 20 mila lire l'una. Le capsule si sostituiscono senza toccare l'apparato elettronico. Le memorie dei due computer contengono circa 1500 parole a testa, più che sufficienti, dice Kyriakides a esprimersi in qualsiasi lingua. Se l'utente scrive una parola sbagliata, o per errore nell'uso della tastiera, o per ignoranza, il computer lo corregge, trova cioè quella giusta, e la traduce come si deve. «Il nostro successo è stato tale- racconta Kyriakides. che ha una laurea in economia «da indurre i sovietici ad adottare il Lexicon LK 3000 per le Olimpiadi di Mosca nell'80. Molte agenzie di viaggio lo hanno collaudato nel settore del turismo con buoni risultati. Praticamente, sema ai'erla studiata, chiunque può sfoggiare la conoscenza di una lingua straniera-. Kyriakides. che si rende conto della concorrenza che farà la Craig, ha allo studio «la seconda generazione del Lexicon, un apparecchio che desterà meraviglia-. Phil Callaghan ritiene che sia comunque difficile battere il suo traduttore. «Esso ha parecchio in più. Ha 26 frasi-chiave, quelle di uso più comune, in una memoria a parte. Ne ha altre 23 che si completano facilmente. Esempio. Dove è? E si aggiunge, l'ospedale, lo stadio, Mario, mia moglie ecc.. Ha una tavola per la conversione del sistema metrico decimale nel sistema duodecimale e dei pollici e delle yarde. E naturalmente può eseguire le quattro operazioni, come qualsiasi calcolatore-. Inventore del traduttore è stato il californiano Pvon Gordon (la paternità del Lexicon è dello stesso Kyriakides) che con dei partner francesi ha fondato la società Friends-Amis (amici, in italiano). Gordon ha affidato la produzione del modello alla Craig, che è all'avanguardia dell'industria elettronica. Entrambi i computers funzionano a corrente alternata e a batteria, e possono servire come dizionari, disponendo per ciascuna parola della relativa spiegazione. Callaghan prevede che computers di questo genere diverranno d'impiego corrente negli Anni Ottanta, e raggiungeranno una complessità tale da sostituire interpreti e traduttori in simultanea nella maggioranza dei casi. «Il ruolo degli esseri umani- dice «sarà più di tecnici, cioè controllori. E' inutile che io sottolinei l'impulso che questa invenzione darà ai commerci, i risparmi che permetterà nelle aziende, e i miglioramenti che porterà nei rapporti internazionali, tra persone coinè tra Stati-. Al pari di quello che è accaduto coi calcolatori tascabili, il prezzo dovrebbe diminuire. Alla terza o quarta generazione, i traduttori automatici potrebbero costare sulle 100 mila lire. Nel frattempo, la -Lexikon- di Miami e la «Craig» o «Friends-Amis» dovrebbero ammassare una vera fortuna. Per ■ trambe. le vendite previste nella seco..Ua parte dell'anno, in America e all'estero, sono di circa mezzo milione di computers. e. c.

Persone citate: Callaghan, Phil Callaghan