Per le 50 e 100 mila lire false allarme a Milano, Torino, Roma di Bruno Ghibaudi

Per le 50 e 100 mila lire false allarme a Milano, Torino, Roma Come riconoscere i difetti delle banconote Per le 50 e 100 mila lire false allarme a Milano, Torino, Roma ROMA — L'allarme è già scattato in alcune grandi città. Nei giorni scorsi a Torino. Milano e Roma (ma molto probabilmente anche altrove) sono state spacciate banconote false da 50 mila e da 100 mila lire. Su segnalazioni ricevute da Torino e da Milano abbiamo interpellato alcuni cassieri di banca romani, i quali hanno ammesso di aver sequestrato banconote di questi tagli contraffatte. Alla Banca d'Italia e alla Criminalpol se ne sa ancora poco, perchè la segnalazione avviene attraverso procedure che richiedono tempi tecnici non molto brevi. E' quindi ancora difficile stabilire la reale estensione del fenomeno e delincare le aree in cui le banconote false sono state spacciate. Si tratta comunque di contraffazioni piuttosto grossolane, che possono trarre in inganno soltanto gli sprovveduti e i distratti. Da alcuni anni la Banca d'Italia ricorre ad accorgimenti sempre più sofisticati per scoraggiare la falsificazione della cartamoneta, e una di queste è per esempio il ricorso a inchiostri di colore diverso sulla stessa facciata e sulla stessa figura. E solo chi possiede apparecchiature tipografiche molto sofisticate può presumere di ottenere lo stesso risultato. «A un'occhiata un po' attenta questi falsi non possono sfuggire — ha spiegato un cassiere —. La carta del biglietto è lucida e presenta una consistenza analoga a quella delle banconote autentiche, ma i vari colori pur essendo fedeli nella tinta, appaiono malamente impastati nella zona in cui si fondono per la sfumatura. L'effetto filigrana, è invece molto approssimato e basta osservare la banconota in trasparenza per rendersene conto. La strisciolina di garanzia, rappresentata da un sottilissimo filo di materiale plastico verticale che nelle banconote autentiche viene annegato nella carta al momento della preparazione e figura poi nella zona sinistra del biglietto, qui — conclude il cassiere — è semplicemente appoggiata sul retro e potrebbe ingannare soltanto chi osservasse in trasparen¬ za la banconota guardandola dalla parte anteriore». L'apparizione delle banconote false da 100 mila lire ha sorpreso un po' tutti; come se i falsari avessero giocato d'anticipo. La falsificazionedelia moneta non è certo una novità: per quanto si è saputo dalle statistiche ufficiali, negli ultimi due anni in Italia sono circolate banconote false per almeno due miliardi di lire. Ma di solito intercorrono dai tre ai quattro anni prima che i falsari riescano a preparare i nuovi strumenti di contraffazione. A riprova di questo fatto, solo un paio di mesi fa sono state segnalate le prime contraffazioni delle banconote da 20 mila lire, messe in circolazione nel febbraio di quattro anni fa. Le banconote da 50 mila sono state messe in circolazione nell'estate del 1977. Quelle da 100 mila, invece, sono giovanissime: la loro apparizione risale appena al 20 novembre scorso. La contraffazione delle 100 mila è però piuttosto scadente e risente di una fretta che solo un falsario dilettante potrebbe avere. Grazie ai sofisticatissimi accorgimenti adottati, la banconota risulta veramente a prova di falsificazione. La carta viene per esempio ot-* tenuta da fibre di cotone vergine, trattate con procedimenti chimici speciali per colorare leggermente l'impasto. A esse sono poi miscelate fibrille di sostanze particolari, che diventano luminescenti quando sono esposte alla luce di una lampada a raggi ultravioletti. Per la stampa si ricorre alla calcografia, un procedimento delicato e complesso che consente di realizzare immagini straordinariamente nitide e precise. Con questa tecnica di stampa l'inchiostro non viene trasferito dalla matrice alla carta mediante pressione diretta (come nei procedimenti tradizionali) ma per assorbimento. In tal modo si possono ottenere linee sottilissime e ben separate anche quando l'intervallo fra l'una e l'altra è ridottissimo. L'inchiostro diventa inoltre percettibile al tatto. I colori sono «tagliati», ossia accostati l'uno all'altro senza soluzione di continuità. Le linee cambiano cioè di colore nel loro sviluppo e senza la minima interruzione. Con altri sistemi di stampa una continuità di linee cosi perfette è praticamente irraggiungibile. Altro elemento di autenticità della banconota da 100 mila lire è un riferimento recto-verso che la Banca d'Italia ha voluto per la prima volta. Quasi al centro del biglietto compare un disegno geometrico a righe bianche, su fondo verde, racchiuso in un cerchio di circa 2 em. di diametro. Grazie alla particolare tecnica di stampa, il disegno viene ripetuto sull'altra facciata esattamente nella stessa posizione. Nell'osservazione in controluce, le due immagini risultano perfettamente sovrapposte. Anche se non si dispone di banconote autentiche per un confronto immediato, la scoperta dei falsi non dovrebbe quindi essere difficile. Bruno Ghibaudi

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