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Moncalieri: la giunta «espropria» 4 asili Secondo le accuse mosse dalla de Moncalieri: la giunta «espropria» 4 asili Sono le materne di Revigliasco, la Umberto I, la Boccardo di Testona e il Dubliè di Moriondo Prosegue a Moncalieri la battaglia sul problema Ipab (Istituti di pubblica assistenza e beneficenza). La città è tappezzata di manifesti distribuiti dalla de che accusa la giunta socialcomunista di aver incaricato due legali per avviare le pratiche che consentano di entrare in possesso di quattro materne non statali: l'asilo di Revigliasco. l'Umberto I. il Boccardo di Testona e il Dubiè di Moriondo. I primi atti, firmati da un avvocato e dal sindaco Guido Piga (psì) hanno suscitato vivaci reazioni. «La legge — dicono presso le scuole —esclude dal trasferimento ai Comuni quelle Ipab che. a giudizio della commissione nominata dal presidente del Consiglio dei ministri, hanno una funzione educativo-religiosa. Alle materne di Moncalieri questa finalità è stata riconosciuta e per questo sono state dichiarale autonome». La giunta comunale il 20 febbraio ha deliberato di ricorrere contro il decreto del Consiglio dei ministri e contro le materne per «l'assenza di indicazioni sui criteri adottati circa il riconoscimento dell'attività edueativoreligiosa», Secondo il consigliere comunale Bergesio (de), gli atti sono illegali in quanto il sindaco avrebbe dovuto attendere che la delibera diventasse esecutiva prima di incaricare i legali affinché procedano presso il Tar. Ma sul ricorso latto pervenire dall'amministrazione alle varie scuole si legge: «Occorre badare all'attività e vedere se questa è rivolta al mantenimento e all'educazione dei bimbi poveri», e ancora: «Gli asili in questione non svolgono attività religiosa ed hanno un consiglio d'amministrazione prevalentemente laico». L'amministrazione comunale si riserva di .presentare alle scuole dei motivi aggiunti, appena possibile, sul provvedimento. Centro Pannunzio — Sabato, ore 18. a Palazzo Cisterna (v. Maria Vittoria 12) Davide Lajolo parlerà su: «Gozzano. Pavese. Fcnoylio».