«I 700 miliardi ci sono arriveranno dallo Stato»

«I 700 miliardi ci sono arriveranno dallo Stato» Al bilancio regionale 29 sì, 26 no «I 700 miliardi ci sono arriveranno dallo Stato» L'assessore Simonelli ha spiegato il meccanismo di registrazione della somma nel «conto di cassa» -1 residui passivi Il bilancio preventivo della Regione è stato approvato di stretta misura: 29 si contro 26 no. Per evitare brutte sorprese la maggioranza priva di due uomini (Fonio e Bellomo, malati) ha fatto arrivare da Roma il consigliere Mlnucci che è impegnato ad alto livello nel partito; anche la minoranza mancava di due uomini: Picco, malato, e Fumar! (psdl) all'estero e all'ultimo momento dopo aver espresso anche con una certa durezza il voto negativo del suo partito, anche il socialdemocratico Cardinali si è allontanato. Il voto rispecchia lo schieramento politico e anche l'andamento del dibattito che ieri mattina, prima della risposta della giunta, ha visto ancora un intervento del de Chiabrando. Lamenta «un calo notevole dell'impegno in agricoltura» e fa molte cifre. Ne riportiamo una sola: •Gli impegni di tutta la legge 63 per la zootecnia fino all'SO, di 2 miliardi e mezzo, non bastano a soddisfare le giacenze al 27 ottobre 78 che richiedono 3.2 miliardi: Le risposte della giunta (Viglione. Ferraris, Bajardi, Simonelli) sono state di carattere tecnico e politico. Sui residui passivi Viglione e Simonelli hanno fatto il discorso inverso, cioè la capacità di spesa. Ecco l'andamento: nel '72 la Regione ha pagato 57 miliardi, 67 nel '73 e poi via via 95.152,400,529,933 nel '78 con previsione di 1.600 miliardi nel '79. ./ residui passini — dice Viglione — sono residui di investimenti, cioè soldi impegnati e non finiti di spendere alla fine dell'anno, perché non si può finire un'opera rigorosamente alla fine dell'anno». Sul 700 miliardi (questione sollevata da Paganelli) iscritti nelle previsioni di cassa (e quindi definiti spendibili) Simonelli precisa: «E' la somma degli stanziamenti che il governo deposita sul conto corrente inte- stato alla Regione presso la Tesoreria centrale. E' una somma presunta, l'abbiamo scritta con una certa ampiezza, anche perché se non arriva tutta non dà luogo a residui passivi, ma soltanto alla cancellazione-. Osserva Paganelli: «Rimane comunque come esempio di bilancio gonfiato: Agricoltura. Viglione e Ferraris contestano l'opposizione. mNel '74 il prodotto lordo vendibile dell'agricoltura piemontese fu di 800 miliardi, oggi supera i 2 mila: Si affretta a precisare: • Non certo solo per merito della Regione, ma anche per merito SUO: Ferraris dà alcune cifre e punta sulla programmazione, come punta Bajardi il quale fa soprattutto un discorso programmatico: «Dobbiamo operare in una visione unitaria anteponendo i problemi del paese alla nostra realtà regionale, ma procedendo con coraggio sulla via del riequilibrio territoriale-. Due interventi sono prioritari: nelle zone di regresso assoluto (montagna e collina) e nelle zone congestionate. Ancora In tema di programmazione, Viglione precisa sulla spesa sanitaria: «Non possiamo considerarla scorporata dal bilancio, non è solo una semplice partita di giro: riceviamo e distribuibuiamo, ma è una spesa die richiede programmazione: di locali, di strutture, di attrezzature-. Le dichiarazioni di voto hanno avuto tutte un aspetto politico anche se il solo Calsolaro (psi) ha affermato: «Il voto sul bilancio è anche un appuntamento per dare un giudizio politico sull'attività della giunta, e il nostro giudizio è positivo-. Il discorso di Bori tempi (pei) è stato diretto soprattutto in difesa delle istituzioni, impegno al quale ha richiamato tutte le forze politiche del consiglio. Bianchi (capogruppo de) esprimendo voto contrario, ha però affermato: «Il nostro apporto sarà senz'altro caratterizzato dalla ricerca comune della maggiore efficienza ed adeguatezza delle istituzioni e della Regione al ruolo che le è affidato, ma soprattutto da una maggiore fiducia nell'apporto creativo che una società libera, attraverso le sue articolazioni autonome, saprà fornire-. Vaccarino (pri), Marchini (pli) Cardinali (psdi) hanno motivato il no dei loro gruppi, poi si è passato al voto dei singoli articoli di legge.

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