Pressioni degli Stati Uniti sulle iniziative per la pace

Pressioni degli Stati Uniti sulle iniziative per la pace Pressioni degli Stati Uniti sulle iniziative per la pace Una mozione dei 5 Paesi dell'Asean parla di "cessazione di tutte le ostilità in Indocina,, - Scambio di messaggi fra Carter e Teng DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Il dibattito al Consiglio di sicurezza dell'Onu è ripreso ieri sera, dopo un intervallo di 24 ore. con la presentazione di una mozione dell'Asean (l'associazione dei Paesi filo-occidentali del SudEst asiatico), per la fine immediata dei combattimenti in Cambogia e in Vietnam, e per una conferenza internazionale di pace in Indocina. Contemporaneamente il Dipartimento di Stato ha annunciato a Washington che il ministro del Tesoro americano Blumenthal aveva consegnato al vicepremier cinese Teng Hsiao-ping. a Pechino, un messaggio personale del presidente Carter per il ritiro delle truppe dal territorio vietnamita. A sua volta. Teng lia dato all'ospite un messaggio per Carter, definito .. rassicurante ma fermo», e protetto da grande riserbo. Il Dipartimento di Stato ha respinto anche le accuse del ministro degli Esteri sovietico Gromyko. secondo cui gli Stati Uniti si prestano al gioco cinese di metterli contro l'Urss. Le probabilità che la mozione dell'Asean (Thailandia. Malaysia. Singapore. Indonesia. Filippine) venga approvata dal Consiglio di sicurezza sono modeste. Essa infatti, pur senza fare denunce, accomuna l'invasione vietnamita della Cambogia a quella cinese del Vietnam. La mozione parla genericamente della «cessazione di tutte le ostilità in Indocina» e del ritiro «di tutte le truppe nei loro confini nazionali», e invita il segretario dell'Onu Waldheim a promuovere una conferenza del tipo di quella del '54 a Ginevra con la partecipazione delle grandi potenze oltre che dei Paesi interessati. L'Urss ha già indicato che opporrebbe il veto se non ci fosse nessuna censura dell'attacco cinese contro il Vietnam, ed esso fosse anzi presentato come una rappresaglia per l'attacco vietnamita contro la Cambogia. Altre mozioni verranno sicuramente presentate dai Paesi comunisti, a cominciare da Vietnam e Urss, per vanificare questa dell'Asean. che è considerata una emanazione del piano di pace in quattro punti elaborato la scorsa settimana dagli Stati Uniti. Non è escluso un tentativo di mediazione di Paesi come la Francia e la Germania, che vorrebbero prendere maggiormente le distanze dalla Cina, e mostrare all'Urss di non essere insensibili alla linea moderata da essa finora perseguita. La posizione americana è che il conflitto vietnamita non può essere scisso da quello cambogiano, su cui a gennaio l'Urss impedi al Consiglio di sicurezza di agire, ricorrendo al veto. Il Dipartimento di Stato ritiene che sia compito delle grandi potenze insistere su questo parallelismo. A Pechino, dove oggi assisterà alla cerimonia ufficiale dello scambio degli ambasciatori (anche se quello americano. Woodcock, è ancora a Washington) Blumenthal ha chiesto a Teng Hsiao-ping. a nome di Carter, di richiamare in patria le truppe dal Vietnam, e di negoziare un accordo globale, quindi anche sulla Cambogia. Teng ha risposto che la Ci- na non intende occupare il Vietnam, che è disposta a trattare, ma che prima deve «finire di impartirgli la lezione che merita». Il colloquio a Pechino tra i due uomini è durato un'ora e trenta, e Blumenthal lo ha definito «costruttivo per i rapporti Usa-Cina». Il Dipartimento di Stato ha anche ribadito che gli Stati Uniti non sono complici di nulla, né svolgono una politica antisovietica. Esso si è richiamato alle recenti dichiarazioni di Carter, che l'interesse per la conclusione dei Salt rimane precipuo, e che se anche il Parlamento rifiutasse di ratificare il trattato egli lo farebbe entrare in vigore con un decreto. «La limitazione delle armi strategiche — ha detto il portavoce Hodding Carter — è un fatto troppo importante per l'umanità perché venga abbandonata». Il portavoce ha invece messo in rilievo che l'Urss sta accentuando le pressioni sulla Cina. A Washington, la partenza della portaerei sovietica «Minsk», di 40 mila tonnellate, dal Mar Nero, è stata collegata al rafforzamento della flotta sovietica del Pacifico. La Minsk, la nave «più armata del mondo», sarebbe diretta ad Haiphong. fatto questo clie allarma profondamente il Pentagono. La mancata partenza di Woodcock. la cui nomina è stata approvata a stragrande maggioranza, sembra dovuta a tale evento, e non al desiderio di manifestare alla Cina la disapprovazione americana. Woodcock attenderebbe indicazioni sulle intenzioni sovietiche dal segretario di Stato Vance. il quale dovrebbe incontrare l'ambasciatore Dobrynin nelle prossime ore. I movimenti militari dell'Urss sono anche seguiti dalle basi Usa in Asia. e. c. YUNVNAN CINA J }*V J Haiphong VIETNAM LAOS