Carter presenta un piano per razionare la benzina di Ennio Caretto

Carter presenta un piano per razionare la benzina Scatterà se si aggrava la crisi petrolifera Carter presenta un piano per razionare la benzina Previsto il tesseramento per i consumi (7 litri al giorno per utente) e la chiusura dei distributori il sabato e la domenica - Il Presidente ha chiesto al Congresso i «poteri facoltativi» per attuare l'eventuale emergenza DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Il tesseramento della benzina e la chiusura dei distributori il sabato e la domenica sono i punti principali di un piano d'emergenza per il risparmio dell'energia presentato al Parlamento e annunciato a una conferenza stampa dal presidente Carter. Per attuarlo il Presidente americano ha chiesto al Congresso di concedergli i ..poteri facoltativi... Il piano, ha detto Carter, entrerà in funzione solo in caso di estrema necessità. Ma con l'aumento del prezzo del petrolio già applicato da alcuni Paesi produttori, e che potrebbe diventare generale dopo la riunione dell'Opec del 26 marzo, e con le difficoltà denunciate dall'Iran per la ripresa delle sue esportazioni, è possibile che l'emergenza venga dichiarata e il piano varato in aprile. Attualmente, circa il 20 per cento della produzione petrolifera dell'Opec viene venduto a prezzi assai superiori a quelli, già maggiorati, stabiliti a dicembre. Gli ultimi incrementi sono stati attuati dal Kuwait, in ragione del 9.35 per cento, con retro datazione al 20 febbraio, e dal Venezuela, in ragione del 15 per cento, a partire da domani. La notizia, data ieri, ha avuto un'eco molto negativa a Washington. L'Arabia Saudita, che è la principale fornitrice degli Stati Uniti, si è impegnata a svolgere opera calmieratrice. Ma a Washington si dubita che essa abbia successo, sebbene certi aumenti, quali quello del Kuwait, siano presentati come «temporanei-. Gli altri punti del piano a cui il Parlamento ha diritto di opporre il veto, purché lo faccia entro sessanta giorni, cosa improbabile, sono la riduzione del riscaldamento e dell'aria condizionata negli edifici pubblici, e il bando delle insegne pubblicitarie luminose. Il Presidente ha escluso per il momento la limitazione dei parcheggi pubblici. Questa e altre misure, tra cui la liberalizzazione del prezzo del petrolio prodotto negli Stati Uniti, che ora è controllato, sono però allo studio di una j speciale commissione che gli presenterà un rapporto entro pochi giorni. Carter ha calcolato che il solo piano d'emergenza consenta un risparmio di 700 mila barili di petrolio al giorno, 200 mila in più di quelli importati dall'Iran. Inizialmente, il tesseramento della benzina avverrebbe in questo modo: un massimo di due galloni al giorno (circa 7 litri) per veicolo nei giorni feriali, al prezzo attuale, e accesso in casi particolari a un mercato libero, con un prezzo maggiorato di almeno il 50 per cento (quasi tutto tasse allo Stato). Quasi 5 miliardi di tagliandi sono già pronti: li aveva fatti preparare per ogni evenienza l'ex presidente Ford nel '75. Il con- j j trollo del riscaldamento, dell'aria condizionata e delle insegne luminose verrebbe compiuto a caso dalla polizia. Sovraintenderebbe al piano nel suo insieme il ministro dell'Energia Schlesinger. che ne è stato il promotore. Diversi sono i motivi che hanno spinto il presidente Carter a questa decisione. Nelle ultime settimane, parecchie compagnie petrolifere hanno ridotto le forniture ai distributori, tra di esse la Shell, la Texaco, la Continental, la Richfield. Due compagnie aeree di linea, la Twa e la National, hanno annullato dei voli, altre li hanno effettuati con aerei più piccoli. In quasi tutti i settori, da quello industriale a quello elettrico, sono aumentate le pressioni per un rincaro delle bollette. Il ministero del Tesoro ha accertato che la perdita del petrolio iraniano e soprattutto quella delle esportazioni tecnologiche a Teheran, aggravano il deficit della bilancia dei pagamenti americani di 4-5 miliardi di dollari. Dichiarando che «un buon governo deve essere previdente-. Carter ha sostenuto la necessità che gli Stati Uniti «inaugurino un nuovo corso j energetico-, e che ..diano un esempio all'Occidente-. Egli ha abbracciato la tesi di Schlesinger. secondo il quale «si sta delineando una crisi potenzialmente più grave di quella del '73-74-. Senza ca>; dere nel panico, il Presidente! propone un graduale ma alla fine drastico taglio nei consumi, e la conversione dell'industria ad altre forme di energia solare e atomica, ma soprattutto al carbone. Per quanto riguarda il petrolio, vuole che aumenti la produzione interna degli Stati Uniti e l'impor¬ tazione dai Paesi non dell'Opec, come il Messico. Insieme col piano d'emergenza. Carter ha anche preparato un piano per la creazione di riserve petrolifere che possano durare tra nove mesi e un anno. Originariamente concepito sotto Ford, questo secondo piano è stato affidato all'ex-capo della Nasa Parker dal ministro Schlesinger. Parker, che dirigendo l'ente spaziale progettò la conquista della Luna, considera le riserve «più importanti dell'Apollo-. Il costo delle due imprese è quasi eguale. 25-26 miliardi di dollari. Le riserve hanno raggiunto questo mese i 75 milioni di barili di petrolio, e per l'85 raggiungeranno V. miliardo di barili. Sono tenute in cinque colossali grotte sotterranee, nel Texas e nella Louisiana. Petroliere provenienti da tutto il mondo hanno rifornito questi depositi sotterranei dal Mississippi e dal Golfo del Messico anche dopo la rivoluzione iraniana lungo oleodotti di 50-60 km. Il quartiere generale dell'operazione è a New Orleans, e vi partecipano le massime aziende degli Stati Uniti, come accadde per l'Apollo. Qualche mese fa. in una grotta è scoppiato un incendio che ha distrutto 30 mila barili. Si parlò di un sabotaggio, o di un attentato, e da allora l'esercito sorveglia tutto. Il presidente Carter ha anche voluto prendere i primi contatti con i Paesi amici per un piano da contrapporre all'Opec. Ennio Caretto

Persone citate: Schlesinger