Banditi delusi dallo scarso bottino aprono il gas e rischiano di fare morire la vittima

Banditi delusi dallo scarso bottino aprono il gas e rischiano di fare morire la vittima Banditi delusi dallo scarso bottino aprono il gas e rischiano di fare morire la vittima Inspiegabile impresa criminale in corso Maroncelli - Si tratta di una vendetta? - Altro fatto: genitori di studenti rapinati catturano i tre presunti responsabili dell'aggressione Due rapinatori armati di rivoltella hanno aggredito ieri pomeriggio in casa un operaio mentre andava al lavoro; l'uomo, stordito da una botta in testa, ha rischialo di morire asfissiato, perché prima di abbandonare l'alloggio, i criminali hanno aperto i rubinetti del gas, torse per vendicarsi di non aver trovato nulla di prezioso. Non è esclusa neppure l'ipotesi di una vendetta personale. L'uomo è stato salvato appena in tempo dalla moglie, rientrata qualche ora dopo. Giovanni Raguseo. 25 anni, operaio Fiat, stava scendendo verso le 13.30 dal quarto piano di corso Maroncelli 36. dove abita, quando sulle scale gli sono venuti incontro due giovani: uno coi baffi, l'altro con la barba, armati di pistola: "Rientra, gli hanno intimato. Sulla soglia di casa, l'uomo si è sentito svenire: un malvivente l'aveva colpito al capo con il calcio della rivoltella. I due hanno messo a soqquadro l'alloggio, razziando i quadri di stoffa che la moglie. Ida. di 23 anni, realizza per hobby, e stavano per portarli via. quando qualcosa li ha disturbati. Prima di abbandonare l'alloggio, hanno aperto i rubinetti del gas: l'alloggio lentamente si è saturato di esalazioni, il Raguseo è rimasto intontito fin verso le 20 allorché è rientrata la moglie con il bambino di tre anni che era andata a ritirare dalla nonna. Sentendo l'odore di gas. la donna non ha schiacciato l'interruttore della luce, ma ha chiamato la vicina e ha dato l'allarme. Il marito, in slato di choc, è stato portato alle Molinette dalla polizia: è ricoverato al reparto Rianimazione «per inalazione di gas e contusione cranica-. Le sue condizioni non destano preoccupazione. * L'altra sera avevano aggredito e rapinato due studenti, in at¬ o i a a a , e tesa del tram in corso Matteotti. Poche ore dopo sono stati identificati e fermati dai parenti dei due giovani che stavano dando loro la caccia. E sono finiti in carcere. Si tratta di Carlo Petazzo. 19 anni, via Ventimiglia 146: Rosario Stampo. 18 anni, via Garibaldi 20 e Giampiero Alessio. 19 anni, corso Toscana I fatti. Domenica sera, verso le 19, Gian Carlo Bozzarelli e Dario Pasquale. 17 anni, entrambi abitanti in via Tripoli, erano fermi in corso Matteotti, aspettando il «58»: «Siamo stati circondati da una decina di ragazzi, ci hanno picchiati a calci e pugni. Ci siamo messi a gridare, alcuni passanti hanno visto. ma lianno preferito tirare avanti Forse credevano scherzassimo.. Invece i due studenti sono stati spinti in un portone, rapinati: «Abbiamo dovuto consegnare loro i giubbotti, l'orologio, una catenina, il portamonete». Sconvolti per l'accaduto il Bozzarelli e Dario Pasquale sono tornati a casa, raccontando tutto ai genitori. Questi, assieme ad alcuni amici, hanno deciso di cercare subito i rapinatori: .Certamente sono ancora nella sona, /i troveremo.. E sono usciti, con due o tre automobili, battendo la zona tra Porta Nuova e corso Matteotti. Il Petazzo. l'Alessio e lo Stampo sono stati trovati in via Parini. Giampiero Alessio, Carlo Petazzo e Rosario Stampo sono finiti in carcere

Persone citate: Carlo Petazzo, Dario Pasquale, Giampiero Alessio, Gian Carlo Bozzarelli, Giovanni Raguseo, Raguseo, Rosario Stampo