Gromyka lancia la carta cinese e minaccia di far fallire i Salt
Gromyka lancia la carta cinese e minaccia di far fallire i Salt Confermando la condanna all'«aggressione di Pechino» Gromyka lancia la carta cinese e minaccia di far fallire i Salt Il ministro si è rivolto "a quelle forze Usa che vorrebbero utilizzare i nuovi rapporti cino-americani per un ritorno alla guerra fredda,, MOSCA — Una velata minaccia agli Stati Uniti di far saltare l'accordo sulla limitazione delle armi strategiche (Salt) se la politica di Washington si traducesse in un aiuto concreto alla Cina è stata fatta ieri dal ministro degli Esteri sovietico Andrei Gromyko in un discorso pronunciato a Minsk. Gromyko. dopo aver notato che i progressi finora ottenuti nel negoziato Salt permettono di sperare in una rapida e positiva conclusione dei patti strategico-nucleari «se l'altra parte non pone ostacoli ad un accordo generale e se viene concretamente osservato il principio dell'equaglianza e della reciproca sicurezza», ha dichiarato testualmente: «Al vertice del partito e del governo abbiamo più volte richiamato l'attenzione sul fatto che certi atti da parte degli Stati Uniti, come la continua espansione dei bilanci militari, il lancio di nuovi programmi d'armamento, il gioco della "carta cinese" così apprezzato da coloro che a Washington pensano poco al futuro, non servono in alcun modo gli scopi degli accordi (Salt) né i fini della pace in generale». Gromyko ha infilato la «carta cinese» fra altri «ostacoli» già in precedenza menzionati nei discorsi dei capi del Cremlino sulla via della distensione con gli Usa. ma alla luce della risoluta condanna dell'aggressione di Pechino che egli ha fatto nella prima parte del suo discorso — nel quale ha ripetuto la richiesta ai cinesi di «fermarsi prima che sia tardi» — appare chiaro che la condotta americana nei confronti della Cina è considerata ora come determinante dal vertice sovietico, per l'andata in porto degli accordi Salt. Il responsabile della diplomazia di Mosca ha infatti aggiunto che se le azioni americane da lui denunciate «vengono compiute allo scopo di esercitare pressioni sull'Unione Sovietica, questi tentativi sono futili e raggiungeranno soltanto l'effetto contrario». «Se gli Stati Uniti desiderano in questo modo placare coloro che si oppongono al miglioramento delle nostre relazioni — ha proseguito Gromyko — l'esperienza mostra che ciò serve solo ad aumentare l'avidità di Pechino nell'impossessarsi di terre altrui». Dopo aver reiterato la richiesta sovietica di ritiro immediato delle forze di Pechino dai territori occupati e aver denunciato «il corso militaristico e progressivamente aggressivo dei dirigenti cinesi negli affari mondiali», nonché la loro «ossessione con le idee dell'egemonismo e dell'espansionismo». Gromyko ha accennato a quelle forze in America «che vorrebbero usa¬ re i nuovi rapporti cino-ame-, ricani per un ritorno alla guerra fredda». Nel suo discorso Gromyko ha anche passato in rassegna i principali avvenimenti internazionali, osservando tra l'altro che i colloqui di Camp David porteranno solo ad un ulteriore aumento della tensione in Medio Oriente Parlando dei «buoni rapporti» che legano l'Urss a diVersi paesi dell'Occidente, tra cui la Francia, la Germania; federale e l'Italia, a proposito di quest'ultima il dirigente del Cremlino ha sottolineato che «le nostre relazioni reciprocamente vantaggiose con l'Italia si sinluppano con successon\ (Ansa)
Persone citate: Andrei Gromyko, Gromyko
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