Convegno a Pinerolo con Pandolfi e Umberto Agnelli di Renzo Villare

Convegno a Pinerolo con Pandolfi e Umberto Agnelli Convegno a Pinerolo con Pandolfi e Umberto Agnelli Una politica economica europea è alla base delle scelte italiane "Per tre anni — dice il ministro — l'aumento dei salari deve limitarsi a coprire l'inflazione,, - Piti risorse alle imprese - Agnelli chiede coraggio alla de PINEROLO — L'Europa economica e l'Europa politica sono stati i temi trattati ieri a Pinerolo dal ministro del Tesoro Pandolfi e dal senatore Umberto Agnelli in un convegno organizzato dal Comitato di zona della democrazia cristiana al quale ha partecipato un folto pubblico con molti giovani. Presentato dal segretario provinciale de Silvio Lega che ha sottolineato l'importanza di un dialogo sempre più aperto fra le forze politiche e la popolazione attiva del Paese il convegno è stato condotto nel successivo dibattito dal sen. Dionigi Coppo. Il tema «Piano triennale: una proposta per lo sviluppo, una scelta per l'Europa*, ha dato modo ai due oratori di trattare ampiamente il problema delle due Europe (politica ed economica) inserito nell'attuale momento italiano. Ha detto Agnelli: -In pre¬ senta di una crisi politica estremamente grave non dobbiarno dimenticare necessità e comportamenti per raggiungere subito l'obiettivo di una Europa economica, di una Europa politica il più presto possibile». L'unica via realistica perseguibile è quella di orientare in senso europeo le varie forze interne di ciascun Stato: partiti, sindacati, imprese, enti locali, associazioni, istituzioni culturali. Perciò Agnelli ha sostenuto che - tali organismi devono abituarsi a guardare al di là dei confini nazionali, e dare alle proprie azioni un respiro europeo*. Il ministro Pandolfi ha affermato che la stretta interdipendenza che corre fra la costruzione dell'Europa e lo sviluppo economico e sociale italiano è un tema altamente stimolante. «Credo sia questo il traguardo che ci sta di fronte. Tutto quello che facciamo per l'economia ci avvicina all'Europa». Ed il piano triennale rappresenta un momento importante di questo avvicinamento. Illustrandone i metodi di elaborazione ed i criteri di attuazione. Pandolfi ha ricordato che il documento da lui redatto si incentra su tre punti essenziali: contenimento della spesa pubblica: politica salariale: politica del lavoro. Occorre ridurre le spese correnti — ha detto Pandolfi — per dare più spazio a quelle per finanziamenti {-Tutto quello che deve andare allo Stato per coprire il debito pubblico viene sottratto alle imprese»); è indispensabile una politica di moderazione salariale se vogliamo arrivare alla piena occupazione, allo sviluppo economico, ad una moneta stabile («Per un pe- riodo transitorio di tre anni l'andamento salariale deve servire soltanto per recuperare il potere d'acquisto perduto con l'inflazione»); è necessaria una diversa politica del lavoro basata sui due criteri di mobilità e flessibilità nei sistemi contrattuali (..Per la rigidità adottata negli ultimi tempi si è avuto un fenomeno di decentramento ed è nata la cosiddetta "economia sommersa", cioè quell'economia che ha riguadagnato flessibilità anche a prezzo dell'inosservanza delle regole fiscali o contributive»). Il ministro ha anche accennato alla riforma sanitaria sostenendo la necessità di avere un servizio pari a quello degli altri Paesi -altrimenti c'è il rischio che un obiettivo di progresso si tramuti in condizione di collasso». Una condizione posta da Pandolfi per raggiungere gli obiettivi è di natura politica: ricostruire lo Stato. ..// degrado della pubblica amministrazione è diventato un problema nazionale». Per Agnelli essere europei significa anzitutto rimettere ordine nel nostro sistema economico. -Dopo perplessità e polemiche abbiamo aderito allo Sme (Pandolfi. nel suo in tervento. aveva spiegato i mo tivi dello slittamento del nuo vo sistema monetario europeo). Può essere un fatto positivo a patto che si creino le condizioni perché all'adesione non debba seguire, dopo qualche mese, una precipitosa ritirata». Questo significa tradurre al più presto in pratica il Piano triennale che -dopo le velleità programmatorie del centro-sinistra e dopo il marasma economico seguito alla crisi petrolifera rappresenta il primo tentativo serio e organico di riorganizzare l'economia italiana». Dopo aver ancora ricordato — per la seconda volta in pochi giorni — che i dati dell'attuale ripresa -non devono creare illusioni: essa non interessa tutti i settori e tutte le regioni in eguale misura» ed essersi dichiarato d'accordo con Pandolfi sui pericoli e sulle illusioni che può provocare una -economia sommersa». Agnelli ha concluso il suo intervento augurandosi che tra impresa e sindacato si realizzi un rapporto diverso. -Per i sindacati italiani imparare ad agire in senso europeo significa adottare con coerenza la politica dell'Eur di un anno fa e farla rispettare alla base ("Sottoscriverei subito un accordo che si rifa-' cesse a quella politica" aveva affermato Pandolfi). La de delie uscire da certe soggezioni psicologiche verso il sindacato e avere il coraggio di prendere posizione, anche in termini decisamente critici, quando esso si muoi'e in senso contrastante alle esigenze complessive del Paese». Renzo Villare

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