Pochi spiragli dalla cd di Luca Giurato

Pochi spiragli dalla cd Pochi spiragli dalla cd (Segue dalla 1 ' pagina) gazione de e il presidente incaricato è durato quasi due ore. «Il perno della nostra impostazione — ha detto Zaccagnini — è il programma triennale secondo le specificazioni e le esigenze fissate dalla direzione centrale della de e i conseguenti indirizzi sinteticamente esposti dalle organizzazioni sindacali. Concrete indicazioni delle modalità attraverso le quali si riduce il passivo della spesa pubblica, rientro della dinamica salariale nelle medie europee e costruzione di politiche dì investimenti per dare cei 'e^za allo sviluppo dell'occupazione. Abbiamo quindi ricordato al presidente incaricato la volontà della de di ricostruire il quadro politico tra le forze die avevano dato vita al governo Andreotti, in un accordo equilibrato in cui gli stessi limiti indicati dal nostro partito e elle ovviamente abbiamo riconfermato vanno intesi obiettivamente come un realistico contributo a perseguire nella chiarezza la politica di solidarietà nazionale». Accettereste ministri della cosiddetta area comunista, dato che il presidente del Consiglio non è più democristiano? «La nostra posizione è nota ed è stata ribadita in modo mi pare molto chiaro nel comunicato che ho appena letto. Mi pare che non ci sia nulla da aggiungere». Lei è il primo segretarie della de che deve guidare una delegazione a trattare dopo 30 anni con un presidente non democristiano. Che sensazione ha provato? «Devo dire che non abbiamo avuto nessuna sensazione di particolare disagio. Ci siaìno trovati a nostro agio perfettamente con l'on. La Malfa del quale conosciamo la lunga milizia democratica-. I membri della delegazione de sono stati avvicinati dai giornalisti. Hanno rilasciato «confidenze» sostanzialmente unanimi. Le ha sintetizzate assai bene Giovanni Galloni, presidente dei deputati: «Non potevamo certamente cambiare il nostr atteggiamento soltanto perché era cambiato il presidente. Abbiamo una linea politica che intendiamo portare fino in fondo. Sono deliberati dei nostri organi direttivi e una nostra linea politica precisa». Ma non tutti, nella de. sono intransigenti come i leaders della delegazione. Sia gli ex cento di «proposta», sia altri gruppi, sostengono con entusiasmo l'azione del presidente incaricato soprattutto per evitare le elezioni anticipate, assai probabili, per non dire inevitabili, se La Malfa fallisse. «La Malfa — ha affermato il sottosegretario Mazzola — rappresenta una sicura garanzia nel solco delle tradizioni democratiche ed occidentali del nostro Paese: noi abbiamo il dovere di aiutare concretamente il suo tentativo di formare un governo che raccolga, intorno a un programma di risanamento economico e di rilancio delle prospettive europee, le componenti pomicile che si rifanno alle correnti di pensiero e di tradizione europea». Luca Giurato

Persone citate: Andreotti, Giovanni Galloni, La Malfa, Zaccagnini