Con Navone o senza, la nuova prigione sarà costruita entro il tempo prefissato di Ezio Mascarino

Con Navone o senza, la nuova prigione sarà costruita entro il tempo prefissato Fermezza del governo e della Regione; ora il problema è politico Con Navone o senza, la nuova prigione sarà costruita entro il tempo prefissato I ministri della Giustizia e dei Lavori pubblici hanno adottato le iniziative opportune perché i lavori comunque continuino - Sanlorenzo; "Dopo quattro morti, è una questione nazionale: non si può cedere,, , 11 nuovo carcere delle Vallette sarà ultimato nei tempi previsti, nonostante gli atti terroristici e le gravi intimidazioni che hanno tentato di bloccarne i lavori. E' questa la volontà politica emersa dall'incontro romano tra il costruttore Giuseppe Navone ed i ministri della Giustizia, Bonifacio, e dei Lavori Pubblici. Stammati, ai quali il titolare dell'impresa ha chiesto di essere esonerato dalla prosecuzione dell'opera. Al termine dei colloqui i ministri, riservandosi le decisioni in merito, hanno detto in un comunicato che essi «ritengono esigenza primaria che il nuovo carcere sia realizzalo puntualmente nei tempi previsti, e in questo spirito hanno adottato le opportune iniziative perché i lavori comunque continuino». Alle ripetute sollecitazioni di Bonifacio e Stammati il costruttore Giuseppe Navone avrebbe tuttavia ribadito la propria deci-, sione di denunciare i contratti' d'appalto e ritirarsi dalla costruzione della nuova casa circondariale di Torino. Rifiutando altri commenti i portavoce dei ministeri interessati hanno espresso «comprensione» per la sua difficile posizione: •! lavori, però, continueranno — è stato aggiunto — e l'occupazione verrà salvaguardata-. Nel cantiere di strada Pianezza 300 l'attività potrebbe dunque riprendere già oggi, o al più tardi domani, anche se resta da chiarire chi risulterà formalmente titolare della prosecuzione dell'appalto. E' in ogni caso tutelato con questa decisione l'interesse, non solo della città ma del Paese tutto, di non cedere in alcun modo al ricatto dei terroristi. Il medesimo orientamento ha espresso l'amministrazione regionale, convocando per oggi pomeriggio alle 18. nel palazzo della Giunta, un incontro a cui parteciperanno i due presidenti. Viglione e Sanlorenzo. il prefetto e rappresentanti dell'avvocatura dello Stato. Al colloquio so-' no stati invitati anche i rappresentanti dell'impresa Navone e funzionari dei due ministeri. La necessità e la decisione di far riaprire il cantiere è emersa nell'incontro che 1 lavoratori dell'azienda hanno avuto ieri mattina con i capigruppo del Consiglio regionale e l'Ufficio di presidenza. La situazione è stata riassunta dal delegato della Federazione lavoratori delle costruzioni. Cerutti. che. pur accettando come umana la logica della paura, ha definito la chiu¬ sura del cantiere come scelta dì. abdicazione-, «cedimento alle minacce del terrorismo-. Non è tanto quindi, il problema dei 150 posti di lavoro che verrebbero a mancare, quanto' la decisione politica dì non cedere, su cui si è puntato. E lo hanno fatto tutti gli intervenuti, con sfumature più o meno diverse: il presidente del consìglio. Sanlorenzo. i capigruppo Bianchi (de). Cardinali (psdi), Bontempi (pei). Marchini (pli). Rossotto (uld). Vaccarino (pri). 'La questione del carcere di Torino — ha detto Sanlorenzo — è una questione nazionale: ha già fatto 4 morti e tre feriti. Le Br vogliono dimostrare che la loro strategia vince-. E' intervenuto il capogruppo de Bianchi: «E dimostrare anche che sono in grado di reclutare il mondo criminale intomo ai loro scopi di emersione presentandoli come fini politici-. La decisione di chiedere un incontro col governo, l'impresa, le forze sindacali, i costruttori, è stata presa come risposta politica alla criminalità. Ciò non toglie che non si debba considerare il caso umano, la necessità di ..non lasciar isolata la famiglia Nai'one-. Gli obiettivi emersi dalla riunione sono due: primo. continuare e concludere la costruzione del carcere: secondo, costruire nella garanzia assoluta di chi vi opera. In questo sen-, so è partita immediatamente la richiesta diretta al questore e al prefetto per una vigilanza continua e assoluta del cantiere. Sanlorenzo ha detto fra l'ai-' tro: -Navone può anche decidere di abbandonare il cantiere, ma noi chiediamo che i lavori vadano avanti con altre formule o con altri imprenditori-. In questo senso ha chiesto la riunione immediata con tutti coloro che sono in grado di dare una risposta positiva a questo problema. Sull'esigenza di sicurezza del cantiere e sulle misure di sorveglianza In atto anche il questore. Plrella, ha fornito ieri chiarimenti: «Fin dal 77 vi sono disposizioni che prevedono frequenti puntate in zona di pattuglie della polizia, dei carabinieri e della Digos, per prevenire attentati, e negli ultimi tempi il pattugliamento è stato rinforzato- ha detto il questore, aggiungendo di non aver ricevuto per il' momento altri ordini per un presidio continuo al nuovo carcere. Da un punto di vista formale, del resto, l'edificio rimane giuridicamente costruzione «privata» fino alla consegna all'amministrazione dello Stato, e soltanto il ministero dell'Interno può disporre misure più drastiche di sorveglianza. Assente la maggior parte degli operai, recatisi in gruppi alla Regione e ad un comizio dei metalmeccanici in piazza Solferino, ieri sono rimasti nel cantiere alcuni dipendenti ed i custodi. Ma stamane, all'inizio dei turni, l'affluenza sarà nuovamente totale, nella speranza che il lavoro possa riprendere con regolarità. Servizio di Roberto Reale, Domenico Garbarino, Alvaro Gili, Ezio Mascarino.

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