Scontro frontale a Lang Son di Mimmo Candito

Scontro frontale a Lang Son Scontro frontale a Lang Son (Segue dalla 1 ' pagina) tagliare una possibile via di rifornimenti a Lang Son attraverso la provincia di Quang Ninh. Ma il vero scontro, la battaglia storica, deve ancora cominciare. Ieri sono stati visti nella zona quadrimotori turboelica sovietici del tipo TU-95. da ricognizione. L'invasione cinese è stata finora fronteggiata (a terra, almeno) solo dagli 80 mila uomini della milizia locale, che hanno resistito e combattuto adottando le tattiche della guerriglia. Perfetti conoscitori della catena montagnosa di confine, hanno sfruttato ogni vantaggio del terreno per frenare, e talvolta immobilizzare, le divisioni cinesi. Poco esercitate alle azioni di guerra, le truppe di Yang Tech Cliec hanno sofferto moltissimo le incursioni guerrigliere, sbandando sovente e perdendo a più riprese i collegamenti tra i comandi operativi. Ma la sproporzione tra le due potenze di fuoco era enorme, e i miliziani hanno adottato forme elastiche di resistenza e di contenimento. Il numero delle vittime è stato altissimo, una sorta di sacrificio volontario. Hanoi non dà cifre, gli esperti militari non giudicano esagerato un numero di 10 mila perdite. Lo sforzo militare maggiore è ancora condotto da loro. Mercoledì, per esempio, nel tentativo di alleggerire la pressione su Lang Son hanno attaccato due colline che dominano la strada provinciale e che le batterie cinesi avevano conquistato nella giornata di domenica; divisi in due battaglioni e coperti da un intenso fuoco di artiglieria che li proteggeva da Sud, sono riusciti a riprendere le due quote dopo una battaglia disperata andata avanti per cinque ore. La notizia è data con grande clamore e ricchezza di par ticolari dal giornale dell'esercito viet, il Quan Doi Nahn. ma i morti e i feriti delle due parti sono tantissimi. Scrive il giornale: «Ora un terzo battaglione degli eroici miliziani si prepara ad attaccare Dong Dang». Dong Dang è la stazione ferroviaria della regione di Lang Son. un centro vitale per il collegamento con la Cina e per il controllo della strada verso Hanoi. E' stato conquistato lunedi dai cinesi, ma i miliziani cercano di rompere la linea continua che proteg¬ ge l'avanzata dei loro nemici. Soprattutto per ridurre, a Est, la pressione su Lang Son. Questo è il centro più grosso di tutta la zona, una quieta città di contadini e di traffico commerciale costruita su un primo slargo dell'altipiano. Aveva 46 mila abitanti, ieri ne erano rimasti 13 mila. E la fuga continua. I camion militari che trasportano verso il Nord truppe, munizioni, rifornimenti e trainano cannoni da 105 mm, incrociano in una confusione angosciata le colonne di profughi che scendono a Sud. Sono le storie amare di tutte le guerre. Pechino fa sapere invece che i suoi profughi, fuggiti dalla zona del confine, so no tornati ieri a lavorare campi. E' l'unica notizia dalla capitale cinese, la censura pare totale. Forse è un brutto segno. Il ministro degli Esteri giapponese. Sonoda. ha espresso ieri «la speranza die le grandi potenze restino fuori da questa guerra». Ma alle notizie dal fronte la borsa di Singapore ieri è crollata. L'Asia aspetta e trema. Mimmo Candito

Persone citate: Dong Dang, Lang Son, Quan, Quang

Luoghi citati: Asia, Cina, Hanoi, Pechino, Singapore