Ammazzò la moglie S'impicca in bagno

Ammazzò la moglie S'impicca in bagno Il delitto, il 15 luglio a Chivasso Ammazzò la moglie S'impicca in bagno Nel manicomio criminale di Ferrara - Aveva già tentato di uccidersi dopo l'uxoricidio Giuseppe Oppedisano. 30 anni, ricoverato al manicomio giudiziario di Reggio Emilia, si è ucciso impiccandosi nel bagno della corsia. Il 15 luglio scorso aveva ammazzato a coltellate la moglie, Giuseppa Lo Presti (sorella del costruttore Rocco, di Bardonecchia) che abitava a Chivasso. Subito dopo il delitto tentò di sopprimersi gettandosi dalla passerella alta una decina di metri che attraversa la ferrovia Torino-Milano nei pressi della stazione di Chivasso. Era sopravvissuto alle fratture. Quando Oppedisano uccise la donna era uscito da una settimana, da) carcere: dove aveva scontato una condanna a dieci anni per aver ammazzato il marito della sorella. Nel luglio aveva ottenuto la libertà vigilata, contava di rifarsi una vita accanto alla moglie. Giuseppa Lo Presti negli anni in cui il marito era in prigione aveva sofferto molto ma, poco alla volta, era riuscita a cancellare i tristi fantasmi di un'esperienza infelice. Lavorava alla Lancia, e godeva la piena fiducia di tutti, il suo comportamento era irreprensibile. L'apparizione ed i progetti del marito gettarono la donna nello sconforto: temeva soprattutto la violenza dell'uomo ohe la opprimeva con una morbosa quanto ingiustificata gelosia. Il 14 luglio, una sorella di Oppedisano. andando a bussar alla porla dell'alloggio di Giuseppa, trovò la cognata inorai. Accanto al cadavere, un biglielto in cui Giuseppe chiedeva perdono ai Lo Presti. Qualche ora dopo l'uxoricida si buttò sui binari della ferrovia.

Persone citate: Giuseppe Oppedisano, Lo Presti, Oppedisano

Luoghi citati: Bardonecchia, Chivasso, Ferrara, Milano, Reggio Emilia, Torino