Bilancio regionale è stato portato a 1558 miliardi

Bilancio regionale è stato portato a 1558 miliardi Aggiunte le spese di sanità Bilancio regionale è stato portato a 1558 miliardi Consultati ieri industriali e costruttori Il bilancio della Regione sale da 1079 miliardi a 1558 miliardi e 308 milioni. E' il frutto di due variazioni apportate la prima il 23 gennaio dalla giunta e la seconda pochi giorni fa. Motivo: prima erano stati inseriti nel documento una ventina di miliardi, che poi sono stati conglobati nel più sostanzioso apporto offerto dal Fondo sanitario che, come è noto, è di 911 milardi e 414 milioni. Questa somma supera di oltre 400 miliardi i soli stanziamenti per l'assistenza ospedaliera, di qui l'aumento delle previsioni di entrate, quindi, di spesa. Tutte queste modifiche sono state apportate, con due lunghe serie di calcoli, al bilancio preventivo che dovrebbe essere discusso e approvato lunedi e martedì prossimi perché stanno scadendo i termini dell'esercizio provvisorio concesso alla fine dell'anno scorso. Ieri intanto si sono svolte nuove consultazioni: sono stati di scena ancora la Federazione degli industriali, guidata dal presidente ing. Frignarli e l'Unione dell'edilizia col presidente Balbis. Gli edili soprattutto hanno messo in rilievo che • questa consultazione avviene su un documento vecchio in quanto è già stata presentata la nota di variazione della quale abbiamo avuto notizia, ma che non e stata sottoposta al nostro esame-. E' la nota che abbiamo riportato qui sopra. Industriali e costruttori lamentano che questo preventivo, il primo vero programmatorio, non sia ancorato al bilancio pluriennale 1979-81 e ciò, secondo i costruttori, .indica la difficoltà dì mettere in moto il processo di programmazione da parte della Regione: Nell'esame globale del documento gli industriali insistono su un punto: la rilocalizzazione delle aziende. E' già stata ap¬ provata la convenzione quadro — dicono — ed è un buon passo: ma ora è necessario mettere in atto -una strategia complessa die, parallelamente alla formazione della prima società d'interventi destinata all'area torinese, veda delinearsi da un lato l'azione degli istituti di credito, dall'altro quella della Regione per una definizione delle condizioni economiche globali che rendano possibile il trasferimento delle aziende-. E', insomma, un invito a mettere in moto al più presto gli strumenti della programmazione. I costruttori lamentano i ritardi degli investimenti in opere pubbliche e per infrastrutture (comprese le aree industriali at-' trezzate) che interessano direttamente il cantiere. E fanno una proposta mperduein ferventi di 4 miliardi in conto interessi le cui annualità impegnerebbero il bilancio regionale per un breve periodo di anni rendendo però possibile la messa in moto di un consistente volume di investimenti: Non spiegano di quale opera si tratti, attendono di «poterla illustrare nelle opportune sedi-.

Persone citate: Balbis