La slavina che ha ucciso: il pretore sul posto con due tecnici della neve

La slavina che ha ucciso: il pretore sul posto con due tecnici della neve La slavina che ha ucciso: il pretore sul posto con due tecnici della neve Il pretore di Lanz,,, dott. Angelo Dibone, ha aperto un'inchiesta sulla tragica morte dello studente Giuseppe Airola-Gnota di 15 anni, travolto da una valanga domenica sulle montagne di Usseglio. in alta valle di Lanzo. Lo studente, con il padre Giuseppe di 42 anni, impresario edile, la sorella Anna di 13 anni ed altri sciatori era agganciato allo skilift che porta alla punta Lance. Improvvisamente dal costone alla loro destra si è staccata una slavina, larga non più di trenta metri, la quale ha investito lo skilift, trascinando a valle in un turbinio di neve i malcapitati. . Purtroppo per Giuseppe non c'è stato nulla da fare: è morto mentre lo portavano al Cto. Il padre Michele è stato salvato, cosi pure gli altri sciatori. Secondo alcuni testimoni tre sciatori, con il loro passaggio sul costone innevato di fresco, avrebbero provocato la slavina. Ieri mattina una commissione formata da Marco Ventura Piselli maestro di sci di Bardonecchia e dal geom. Aldo Casassa di Lanzo si è recata sul posto per un sopralluogo con il compito di verificare lo stato della neve al momento della disgrazia e se erano state prese tutte le necessarie cautele da parte della titolare dell'impianto. Luisa Tavarari di 33 anni. Nella medesima zona due anni fa era già morto in analoghe circostanze un altro giovane. Antonio Romano. Nel frattempo i carabinieri di Viù stanno cercando d'identificare i tre sciatori che hanno provocato con il loro comportamento imprudente la valanga mortale. Infatti gli sciatori., esperti sanno bene che «tagliare, un ripido costone innevato di fresco può provocare delle slavine. L'inchiesta ordinata dal pretore dovrà chiarire anche come mai rimpianto di risalita si trovava su di un pendio notoriamente pericoloso.

Persone citate: Aldo Casassa, Angelo Dibone, Antonio Romano, Giuseppe Airola, Lanz, Marco Ventura

Luoghi citati: Bardonecchia, Lanzo, Usseglio, Viù