Con 94 miliardi dello Stato riprende l'attività edilizia

Con 94 miliardi dello Stato riprende l'attività edilizia Approvata la suddivisione per i quindici comprensori Con 94 miliardi dello Stato riprende l'attività edilizia E la prima franche (biennale) del piano decennale - Sarà possibile costruire circa 10 mila alloggi per 50 mila vani - A ospedali e mutue 147 miliardi Sarà possibile dare il via in Piemonte entro dieci mesi da ieri, cioè entro il 20 dicembre, alla costruzione di circa 6800 nuovi alloggi per 34 mila vani e al risanamento di 3 mila alloggi per altri 15 mila vani. In totale 49 mila vani che sono poca cosa rispetto alle centinaia di migliaia necessari per rendere la situazione ottimale, ma sono qualcosa. Lo rende possibile il piano decennale dell'edilizia varato dal governo la cui prima tranche biennale ha assegnato al Piemonte 11 miliardi e 349 milioni per l'edilizia agevolata (e quindi assegnati in conto interesse) e 83.647 miliardi per l'edilizia sovvenzionata, concessi in conto capitale. Giunta regionale (in particolare l'assessore Rivalta) e II Commissione del Consiglio presieduta dal socialista Calsolaro hanno lavorato a stretto contatto tre mesi con venticinque sedute allo scopo di giungere ad una soddisfacente suddivisione dei fondi; l'Unione dell'edilizia ha dato un valido contributo di suggerimenti. Anche perché se l'edilizia riprende si possono avviare a soluzione i problemi del settore che, come ha riferito l'assessore Rivalta, è ridotto a 65 mila dipendenti in tutta la regione, con 22 mila nel comprensorio torinese dove l'occupazione ha avuto una contrazione di 4-5 mila persone. Nei termini previsti dal bando sono state presentate mille domande, ne sono state accolte 123 e già questo dà la dimostrazione della scarsità di mezzi. Comunque la tabella indica la suddivisione per comprensorio degli 83 miliardi dell'edilizia sovvenzionata. Per la convenzionata si calcola che gli undici miliardi e rotti possano mettere in movimento investimenti per 134.034 miliardi. La suddivisione per comprensorio è: Torino 67.028 miliardi: Ivrea 3.6: Pinerolo 3.794: Vercelli 4.065: Biella 4.681: Borgosesia 2.067: Novara 8.866: Verbania1 3.953: Cuneo 4,752; Saluzzo- Savigliano - Fossano 4,554: Alba— Bra 4,320; Mondovl 2.592: Asti 5.972; Alessandria 10.190: Casale 3.6. La scelta è avvenuta con la collaborazione dei Comprensori e a scopo riequilibratore, perché, dice Rivalta. non c'é soltanto la situazione di degrado dell'area torinese; ci sono altrettante situazioni di degrado in altre aree che sono quelle di abbandono e di stasi dello sviluppo regionale. Con gli 83 miliardi dell'edilizia sovvenzionata sarà possibile: fare 1920 nuovi alloggi (9600 vani); risanare, attraverso i Comuni. 821 alloggi (4 mila vani): risanare attraverso gli Istituti case popolari 1000 alloggi (di cui 800 a Torino) per complessivi 5 mila vani. Con gli 11 miliardi dell'edilizia agevolata si potranno costruire 1524 alloggi mediante cooperative a proprietà indivisa, 1229 con le cooperative individuali, 2172 mediante le imprese: in totale 4925 alloggi per complessivi 24.500 vani. Sempre attraverso- - quest'ultima forma di finanziamento si potranno risanare 1200 alloggi per 6 mila vani. Il totale complessivo lo abbiamo dato all'inizio. Questa delibera preparata nella notte dalla giunta è stata approvata all'unanimità dal consiglio dopo gli interventi di Cardinali (psi). Marchini (pli). Genovese (de), Menozzi (de). Beltrami (de). Bontempi (pei). Oggi sarà portata a Roma. * Altri stanziamenti, questa volta per la sanità, fatti dalla giunta su proposta dell'assessore Enrietti. Per il primo trimestre dell'anno sono erogati 90 miliardi agli ospedali. 57 agli enti mutualistici. Quest'ultima voce è resa necessaria dalla riforma sanitaria che affida alle Regioni anche la gestione delle mutue. Di conseguenza il fondo sanitario per il Piemonte è stato stabilito in lire 911.414.349.500 e dovrà essere cosi distribuito: 50 milioni ai Comuni per le attività sanitarie passate alla loro competenza; 80 milioni alle Province; 286.757 alle mutue; 435.857 agli ospedali: 46,8 per l'assistenza indiretta: 12 per ulteriori oneri. * Sempre su proposta dell'assessore Enrietti è stato approvato un disegno di legge per la «disciplina del trattamento domiciliare dei pazienti emofilici». -Si tratta — dice Enrietti — di far assumere in prima persona a questi malati la responsabilità della propria cura e del proprio controllo autorizzando il trattamento domiciliare dopo addestramento specifico-. ir Nella seduta del consiglio il presidente Viglione ha annunciato che la competenza sull'artigianato è passata dall'assessore Alasia all'assessore Marchesotti.